15 anni, 8 mesi e 15 giorni.
Ad oggi Francesco Camarda, classe 2008, di ruolo attaccante, è il più giovane esordiente in Serie A.
È storia. È record.

L'enfant prodige del calcio italiano è entrato all'84esimo minuto di Milan vs Fiorentina al posto di Luka Jovic, attaccante serbo classe 1997, uno dei grandi ex del match poiché arriva al Milan proprio dalla Fiorentina.
Di Francesco Camarda si dice un gran bene. Quello che sarà di lui e della sua carriera lo racconteranno i posteri ma oggi ha messo il primo mattone della sua storia calcistica da professionista.
I 73 mila circa di spettatori presenti a San Siro di Milano si sono prodigati in un coro incredibile nel pronunciare il suo nome al suo ingresso in campo. Coincidenza ha voluto che il suo numero di maglia fosse proprio il 73.
I feedback su di lui lo esaltano e sono positivi. Ovviamente il suo cammino nel calcio che conta è tutto ancora da compiere ma le aspettative che ci sono su di lui sono diverse da quelle che ci sono state rispetto a tanti altri esordienti. Siamo di fronte a un talento italiano che potrebbe anche essere il futuro bomber della nazionale italiana.

Camarda è un talento che ha bruciato molte tappe, a partire da quando ha iniziato a tirare i primi calci al pallone.
Francesco Camarda ha fatto circa 500 gol nelle giovanili. Vi riporto alcune dichiarazioni che hanno fatto su di lui:
In quel mezzo migliaio di gol da bambino tra calcio a 7 e a 9, si inserisce il record maturato nell’anno a metà del covid – stagione 2019/2020 con l’Under 12 –, quando il bomberino rossonero, a 11 anni, ha messo a referto 172 reti dal 31 agosto al 22 febbraio. Cioè 28 al mese e dunque 7 a settimana“.
Un ex dirigente rossonero che lo ha avuto in squadra lo descrive così: «Un giocatore prima di tutto attento e rispettoso, sempre in ascolto del mister, correttissimo verso arbitri e avversari. Mai un problema nello spogliatoio. E poi potenza e tecnica: partecipa alla manovra, gioca con e per la squadra e sottoporta… beh, lì è infallibile»

I numeri di Camarda:
Un almanacco da capogiro: 22 reti in 25 partite nel suo primo campionato a 11, vinto con l’Under 15, compresa l’incornata in finale contro la Fiorentina; 22 reti in 18 partite con l’Under 17; 7 reti in 13 partite, quest’anno, con la Primavera. Francesco è l’unico classe 2008 sul pianeta ad aver segnato all’esordio sia in campionato che in Youth League nella categoria anticamera della prima squadra. Con la doppietta al Newcastle è diventato il più giovane italiano di sempre nella Champions dei giovani. E poi la nazionale italiana. Anche con maglia azzurra gol a raffica: 6 in 9 gare con l’Under 15; 3 in 7 gare con l’Under 16; 4 in 6 gare con l’Under 17.
Quindi Camarda viene descritto come un attaccante che partecipa alla manovra offensiva, che sa dialogare con i compagni e sa essere letale sotto porta. È già storia il gol in rovesciata che ha fatto con il Milan primavera in Youth League contro il PSG. Camarda gioca sotto età in primavera. In media gli altri ragazzi hanno due anni più di lui.

Per finire questo focus su Camarda per completezza di informazione vi riporto alcuni suoi cenni biografici: 
Francesco Camarda nasce a Milano il 10 marzo del 2008. È un calciatore italiano, attaccante del Milan.
È il debuttante più giovane nella storia della Serie A fino ad oggi.
Camarda è entrato a far parte del settore giovanile del Milan nel 2015 dopo gli inizi con l'Afforese. Nel corso degli anni si è messo in mostra per l'elevata prolificità sotto porta che lo ha portato spesso a giocare da fuori quota.
A partire dalla stagione 2023-2024 è stato promosso in Primavera con cui ha debuttato il 26 agosto contro il Monza. Nel novembre 2023, dopo la deroga da parte della FIGC, è stato convocato in prima squadra da Stefano Pioli per la sfida di campionato contro la Fiorentina.
Ha debuttato quindi il 25 novembre 2023 entrando in campo nel secondo tempo di Milan-Fiorentina in Serie A con la maglia del diavolo rossonero.

Dopo questo doveroso focus sul protagonista di questo articolo, ovvero Francesco Camarda, andiamo ora a commentare e a descrivere come è andata la partita che ha visto esordire il giovane bomber rossonero. Camarda in questo match ha corso molto ma ha toccato solo un pallone.
Il Milan ha vinto contro la Fiorentina in quel di San Siro per uno a zero con gol su rigore di Theo Hernandez, che servito da Luka Jovic si è incuneato nell'area avversaria viola ed è stato steso da un difensore avversario. Rigore netto che Theo Hernandez si è procurato e ha realizzato spiazzando l'estremo difensore viola.
Premetto subito che ovviamente sono felice dei tre punti, che sono la cosa che più contava, e mi rendo conto che essere critici dopo una vittoria può sembrare strano ma io guardo in prospettiva futura, in virtù dei prossimi match.
Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Sono 3 punti di platino. La Fiorentina è un osso duro, una squadra sempre difficile da affrontare ed è quindi anche una vittoria importante che il Milan ha vinto grazie ad uno strepitoso Mike Maignan, che è stato artefice di due miracoli clamorosi. Il Milan nel secondo tempo e nell'arrembaggio finale viola ha sofferto davvero troppo.

Ho notato questo, ed è un qualcosa che si ripete spesso. Il Milan deve imparare a dosare le energie. Per fare questo deve imparare ad addormetare la partita, con un giro palla che faccia correre a vuoto gli avversari e li faccia stancare. Deve fare un migliore possesso palla. 
Il Milan fa un gioco molto dinamico, parte bene, è frizzante nella manovra, la palla gira veloce e la squadra corre molto. Crea molto ma concretizza veramente poco. Jovic davanti al portiere avversario si è fatto parare un tiro che doveva essere gol. Ha tirato in maniera troppo debole, senza la giusta voglia di spaccare la porta.
Dopodiché ad un certo punto, verso il secondo tempo nel finale, la squadra tende ad abbassarsi troppo, subentra un po' di stanchezza che fa perdere anche lucidità e che obbliga spesso il portiere rossonero Mike Maignan, il migliore della partita, a fare straordinari e miracoli in porta.
Non puoi tenere ritmi altissimi per tutta la partita. Amministrare la palla per rifiatare, fare un po' di possesso palla, di melina, per fare correre e mandare a vuoto il pressing degli avversari è importante. Una squadra non può andare sempre a mille ogni partita. In questo dobbiamo migliorare. Migliorando in questo avremmo più energie e anche la lucidità di gioco ne trarrà giovamento. La stanchezza porta la squadra ad abbassarsi e a subire così gli attacchi avversari.
Per il resto, contavano i tre punti e quelli ce li siamo presi. Il gioco può migliorare così come deve migliorare il cinismo e la freddezza sotto porta. Jovic deve assolutamente uscire dal letargo perché questa è la sua ultima occasione della carriera. Se fallisce qui non ne avrà altre ad alti livelli.

Ovviamente il protagonista e il focus, o meglio ancora, i riflettori di questo match non potevano che essere sul gioiellino rossonero classe 2008 Francesco Camarda, che si prende la copertina di questa partita come è giusto che sia. Sperando che possa scrivere pagine memorabili in futuro per il Milan e per la nazionale italiana.

Questo il tabellino di Milan-Fiorentina di Serie A del 25 novembre 2023:
MILAN-FIORENTINA 1-0
Marcatori: 45’+2 Theo Hernandez (r)
MILAN (4-3-3): Maignan; Calabria (dal 90’+2 Florenzi), Thiaw, Tomori, Theo Hernández; Musah (dal 83’ Krunic), Reijnders, Pobega; Chukwueze, Jović (dal 84’ Camarda), Pulisic (dal 60’ Loftus-Cheek). A disp.: Mirante, Nava; Bartesaghi, Simić; Adli, Romero; Camarda, Traorè. All.: Pioli.
FIORENTINA (4-2-3-1): Terracciano; Parisi, Martínez Quarta, Milenković, Biraghi; Arthur (dal 46’ Maxime Lopez), Duncan (dal 81’ Mandragora); González, Bonaventura (dal 88’ Kouame), Sottil (dal 81’ Ikone); Beltrán (dal 70’ Nzola). A disp.: Christensen, Martinelli; Comuzzo, Mina, Pierozzi; Amatucci, Barák, Infantino; Brekalo. All.: Italiano.
Arbitro: Di Bello di Brindisi.
Ammoniti: 12’ Arthur, 45’+1’ Parisi, 56’ Tomori, 77’ Pioli.