Il Milan ha vinto fornendo una ottima prestazione per 2 a 1 contro il PSG in quel di San Siro, dopo che all'andata il Psg aveva vinto per 3 a 0 contro il diavolo rossonero.
In questo match di ritorno del girone infernale di Champions League che ospita il diavolo, il Milan ha rifilato due gol al PSG con una splendida rovesciata di Leao e un colpo di testa imperioso di Giroud su un ottimo cross di Theo Hernandez. Il PSG era andato in vantaggio con Skriniar ma il Milan ha reagito subito e bene.

Non sono mancati i cori contro Gigio Donnarumma, uno degli ex della partita, come Florenzi. A Donnarumma hanno lanciato della banconote chiamate Dollarumma con l'intento di contestargli il suo essere mercenario per essere andato via a zero al PSG tradendo la squadra che lo ha cresciuto e valorizzato. Da sottolineare la grande prova di Loftus Cheek, sul quale poi approfondirò di più, e di capitan Calabria. Ma non è su questo e sulla partita nello specifico che mi vorrei soffermare, ma piuttosto vorrei analizzare l'atteggiamento della squadra e l'inaspettata reazione sublime e fantastica degli uomini al servizio di Pioli. Un qualcosa che non mi aspettavo nella maniera più assoluta.

Mi chiedo e vi chiedo, come sia possibile che una squadra che a questo punto dico sembrava scollata, completamente disunita, piombata nell'anarchia, una squadra che sembrava non capire e non seguire più il suo condottiero, che era come svogliata, senza la giusta garra charrua, senza avere la giusta determinazione e fame, quasi arresa a subire gli ostili eventi che la aspettavano, una squadra quasi morta, ebbene, mi chiedo e vi chiedo come sia stato possibile che sia riuscita a reagire in questo modo dimostrando l'opposto di quello che ci ha fatto vedere nella sconfitta contro l'Udinese e la Juve in campionato o contro lo stesso PSG in Champions.
Quale è stata la molla che ha portato a questa inaspettata reazione sublime?

C'entra l'arrivo di Cardinale che in qualche modo ha fatto sentire l'ambiente meno solo e più unito? C'entra il ritorno di Ibrahimovic come dirigente del Milan che può avere dato una ulteriore motivazione e la scossa necessaria per questa svolta?
Può essere stata la commissione interna dello spogliatoio che si è riunita e ha deciso di prendere le redini della situazione con un tacito accordo con il resto della squadra togliendo pressione all'allenatore come successe all'epoca di Alberto Zaccheroni che portò al Milan lo scudetto del centenario? C'entra la società che ha fatto capire che si va avanti con Pioli, che piaccia o meno ai calciatori e allora la squadra, guidata dalla commissione interna dello spogliatoio ha deciso di ricompattarsi cercando di non buttare all'aria tutto il buono fatto fino ad ora facendo buon viso a cattivo giuoco? 

Va comunque precisato che una vittoria non risolve tutti i problemi. Ora occorre dare continuità ai risultati, continuare ad avere il giusto atteggiamento e la giusta fame di vincere e fare un filotto di vittorie che vanno ad annullare il filotto di sconfitte. Sicuramente questa vittoria può fare da morale e dare la giusta scossa alla squadra. Il Milan poteva vincere anche con un risultato più largo. Occorre maggiore cinismo sotto porta. Alcuni calciatori ancora non hanno dato il contributo sperato ma possono venire fuori come Chukwueze e Jovic. Anche loro quando chiamati in causa devono essere più incisivi perché possono esserlo. Le pretese sono tante verso chi può dare molto.

Il Milan è questo, quello visto con il Psg, senza ombra di dubbio perché l'organico rossonero è molto competitivo. Se però la squadra non è motivata a dovere e non ha fiducia in chi la conduce, possono venire meno certe qualità perché non si ha la giusta voglia di fare bene. Ci si sente sfiduciati. Solo ricompattandosi e restando uniti remando tutti nella stessa direzione, facendo gruppo, si possono raggiungere grandi risultati e traguardi. Occorre compattezza e unione di intenti. Venirsi incontro. E forse questo venirsi incontro e restare uniti può essere stato ottenuto da un accordo tra la commissione interna dello spogliatoio con Pioli e il suo staff. Accordo sigillato con il benestare della dirigenza e della società.

Il ritorno di Ibrahimovic può essere più importante di quanto si creda. Ibrahimovic ha una mentalità vincente. Porta in dote una mentalità vincente. Ha grinta e voglia di vincere sempre. E questa dote la porta con sé anche da dirigente. È come se fosse una sorta di aura che lo accompagna e che può impregnare tutta la squadra che a sua volta può tornare ad avere quella mentalità vincente. Ibra vuole vincere anche da dirigente. Anche il messaggio che può arrivare all'esterno oltre che all' interno può essere impattante in maniera positiva sulla squadra e può mettere soggezione agli avversari. Ibra significa vincere. Voler vincere a tutti i costi. E se hai Ibra in dirigenza la mediocrità non è ammessa. Ibra vuole vincere e lavora solo con chi vuole vincere.
Ibra trasmette sicurezza e sicuramente una grande carica. Questa sicurezza può arrivare anche a Pioli e alla squadra come riflesso della sua presenza in società. La presenza di Ibrahimovic tra i dirigenti può essere fortemente motivante per tutto l'ambiente rossonero.

Il Milan deve avere 11 Loftus-Cheek in campo. Il centrocampista inglese è straripante fisicamente. Una forza della natura. Giocatore maestoso e sontuoso. Giganteggia a centrocampo. Ha tutto. Quantità e qualità. C'è sempre nei raddoppi, nei contrasti eccelle e arriva sempre prima sul pallone, nelle progressioni palla al piede grazie alle sue lunghe leve e alla sua forza fisica, il suo fisico statuario, la sua altezza e imponenza, la sua importante struttura fisica unita alla sua velocità è incantevole e vince spesso molti duelli fisici, ebbene, tutto queste qualità lo rendono un giocatore completo ed eccellente sia in fase di interdizione e sia in fase offensiva. Loftus-Cheek è validissimo anche tecnicamente. Ha personalità, grinta, capacità di dribbling, visione di gioco ed è dotato di una ottima progressione palla al piede come scrivevo in precedenza. È un centrocampista top, una mezz'ala che può giocare anche più avanzato come incursore offensivo, e in Serie A fa sicuramente la differenza ma anche in contesti europei e internazionali può essere determinante. È tra gli elementi più imprescindibili per il Milan

Il Milan deve dare continuità di risultati e stamparsi a mente e riproporre la giusta cattiveria e la giusta determinazione agonistica e attenzione avuta con il Psg anche nei prossimi match.
Se sarà così, il diavolo rossonero può uscire dalla tenebre e rivedere la luce. Quella luce che può portare alle vittorie e dare grandi soddisfazioni.