Nuovo anno e nuovo calciomercato invernale, il cosiddetto mercato di riparazione che inizia il 2 gennaio e finisce il 31 gennaio alle ore 20:00
Come sappiamo il calciomercato di gennaio è un mercato particolare che dura poco, che parte con la stagione ampiamente iniziata ed è un mercato estremamente complesso e che nulla ha a che vedere con il mercato estivo che dura quasi tre mesi.

Quando si fanno delle considerazioni sul calciomercato invernale, quello di gennaio, di queste cose bisogna tenerne conto. E considerati i tempi ridotti e il fatto che a stagione in corso le società si stanno tutte giocando i loro obiettivi, le squadre non tendono a liberare i loro migliori calciatori ed è raro vedere a gennaio calciatori importanti spostarsi. Raro ma non impossibile.
Bisogna quindi ingegnarsi, essere estremamente scaltri e cogliere ogni minima occasione che il mercato offre.

E il Milan non è rimasto con le mani in mano ma ha fatto di necessità virtù ed è stato intuitivo e lesto nel prendere elementi estremamente interessanti, utili, duttili e futuribili.
Il Milan ha piazzato subito tre colpi in questo inizio di calciomercato di gennaio 2024. Due sono italiani e uno è un giovane serbo nato in Germania e su quest'ultimo il Milan ha addirittura superato la concorrenza del Manchester City.

Il Milan ha preso Matteo Gabbia, difensore centrale canterano rossonero, fatto rientrare alla base dal Villareal dopo 6 mesi di prestito per arginare la moria di infortuni in difesa, ha preso il jolly italiano Filippo Terracciano dal Verona, classe 2003, e dulcis in fundo, ha preso il giovanissimo elemento offensivo Popovic.
Ma andiamo a conoscerli meglio.

Matteo Gabbia torna alla base. Classe 1999, prodotto del settore giovanile del Milan, è un onesto mestierante della difesa. Come riserva ci può anche stare a stagione in corso. È stato il classico acquisto, in questo caso ritorno alla base, fatto per necessità. È un vivaio del Milan, può anche essere utile per la questione delle liste e comunque ha messo in cascina 6 mesi di esperienza in Spagna con il Villareal dove comunque tra Liga Spagnola ed Europa League ha accumulato 13 presenze. È stato fatto ritornare solo per esigenza. Non è un calciatore che ti fa svoltare il reparto difensivo, però può fare il suo. In passato ha giocato anche in prestito alla Lucchese in C1. E ora questi 6 mesi in Spagna. Nelle giovanili rossonere giocò anche come mediano prima di arretrare definitivamente il suo raggio di azione come difensore centrale. Può ricordare in un certo senso Daniele Rugani come tipologia di calciatore. È alto 1.88 com per 78 kg di peso, ha senso della posizione, sa giocare la palla in maniera semplice. Ed è di piede destro.

Filippo Terracciano nasce a Verona l'8 febbraio del 2003. È un prototipo del calciatore moderno. Un jolly estremamente duttile e utile. Lui si è definito un centrocampista capace di fare entrambi le fasi di gioco, quella offensiva e la fase di interdizione. Ha una struttura fisica importante che in Serie A e anche a livello europeo e internazionale può essere particolarmente impattante in maniera positiva. È alto 1.86 cm per 68 kg. Deve irrobustirsi un po' ma per come è strutturato può essere un alter ego di Loftus Cheek. Lui sa calciare con entrambi i piedi, ha resistenza e forza fisica, è preponderante quando incede palla al piede e può giocare anche terzino destro, terzino sinistro, esterno destro, esterno sinistro e difensore centrale. Un vero e proprio jolly. È cresciuto nelle giovanili del Verona e ha esordito in prima squadra nel Verona nel 2021. Al Milan potrà crescere e migliorare ma parte già da una ottima base. È un calciatore italiano. È stata una occasione di mercato per via dei problemi economici del Verona che il Milan non si è lasciato scappare e ha fatto benissimo. Si parla di 4.5 mln più bonus e Terracciano ha firmato con il Milan un contratto di 5 anni.
Negli ultimi tempi il Milan non ha comprato molti profili made in Italy. I calciatori italiani presenti in rosa nella stragrande maggioranza provengono dal vivaio del Milan. I calciatori italiani hanno costi esosi e di valore non ce ne sono molti in questo momento storico, tuttavia qualche pepita da valorizzare e fare splendere si può trovare anche tra i calciatori italiani. E Filippo Terracciano può esserne un fulgido esempio.
Per farvi capire quanto è duttile questo ragazzo, Filippo Terracciano ha giocato con il Verona:
-Esterno destro 29 partite
- Esterno sinistro 3 partite
- Terzino destro 25 partite
- Difensore centrale 6 partite
- Terzino sinistro, 5 partite
- Centrocampista centrale 27 partite.
Tra l'altro il padre di Terracciano è stato compagno di squadra di Stefano Pioli quando era calciatore nel Fiorenzuola.

Matija Popovic è un talentino serbo nato l'8 gennaio del 2006 che il Milan ha preso a parametro zero poiché si era svincolato. Classico acquisto stile Lazetic per intendersi sperando che possa fare meglio. È un talentino che era ricercato anche dal Manchester City. Lui è nato in Germania ad Altotting ma è serbo ed è un elemento offensivo. Un trequartista che può giocare esterno di attacco e anche punta centrale. Il suo piede preferito è il destro ma si diletta anche con il mancino. È un giocatore che ha ampi margini di miglioramento. È il classico investimento in prospettiva che il Milan fa benissimo a fare. Dotato di una tecnica di base importante, stupisce per la sua altezza visto che è alto 1.95 cm. Molto longilineo, verrà sfruttato maggiormente dalla primavera di Ignazio Abate pur risultando un elemento della prima squadra. È un giocatore tutto da scoprire e fare crescere.
Popovic è cresciuto nelle giovanili del Vojvodina e poi è passato alle giovanili del Partizan Belgrado dove poi ha proseguito la sua carriera. Nel 2022-2023 nell'Under 17 del Partizan Belgrado ha segnato 20 gol in 24 presenze. Potrebbe anche essere un talento generazionale. Sta al Milan valorizzarlo ma parliamo di un calciatore già molto alto e con un potenziale importante.

Come inizio ci può stare. Il Milan cala un tris di colpi intelligenti, che possono servire. Terracciano in particolare è un elemento che può solo che crescere al Milan e migliorare ma la sua duttilità sarà una risorsa preziosa per i rossoneri.

Voto all'acquisto di Matteo Gabbia: 6. Un voto d'ufficio. Era già del Milan ed è stato fatto rientrare alla base. Conosce ambiente e si porta in dote 6 mesi di esperienza in Spagna dove ha anche giocato abbastanza.

Voto all'acquisto di Filippo Terracciano: 7: Giovane, con ampi margini di miglioramento, ha una struttura fisica importante. Nel calcio moderno la duttilità è un valore quasi imprescindibile e Terracciano ne ha da vendere. Sarà utile.

Voto all'acquisto di Matija Popovic: 6. Classico giovane da fare crescere e valorizzare. Sono una tipologia di acquisti che il Milan fa sempre bene a fare ma che non sono per l'immediato. Sono acquisti per il futuro.