Il caos scommesse. Il calcioscommesse è l'ennesimo scandalo che colpisce il nostro calcio, un mondo che è sempre più sporco, che non è nient'altro uno specchio della nostra società, sempre più malata.

Fabrizio Corona, un personaggio sicuramente discutibile, ha dato il via a questa importante inchiesta con il suo sito Dillinger news e ha alzato tutto questo polverone. 

Calciatori, presidenti e persino un giornalista sono a quanto pare coinvolti. Fagioli, Tonali, Zaniolo sono stati i primi nomi che sono usciti inerenti a questo ennesimo scandalo che ha coinvolto il nostro calcio.

Tutto questo fango che sta colpendo il nostro calcio non fa altro che allontanare gli appassionati da esso. E dimostra ancora una volta quanto siano distanti i due mondi, quello di giovani calciatori milionari, se parliamo di giocatori della Serie A o dei massimi campionati europei, e quello dei tifosi, che nella quasi totalità sono della classe povera o media, sono operai, impiegati, meccanici, commessi, pizzaioli, infermieri, venditori ambulanti e così via, con stipendi bassi o normali. La ludopatia è una cosa molto seria, è una dipendenza molto grave sul quale non bisogna per nessun motivo scherzare. Le persone che sono schiave di questo demone vanno assolutamente aiutate. E tuttavia colpisce nella maggior parte dei casi la classe povera o media, che vive di stenti, fatica ad arrivare a fine mese e cerca la vincita nel gioco per avere una svolta economica migliore anche solo per la giornata o il mese. E' una droga a tutti gli effetti il gioco, ed è quel brivido, quella emozione, quella scossa di adrenalina che ti dà l'attesa di sapere se si è vinto o meno che porta alla dipendenza dal gioco. Per poi volerla riprovare di nuovo. Anche se si vince. Poi c'è il fatto che spesso si va sotto economicamente e quindi si gioca nella speranza di recuperare la somma per ripagare il debito. Spesso si finisce in mano a strozzini o gente poco raccomandabile e quindi si entra anche in dei giri pericolosi, compresa la criminalità organizzata.

Fagioli si è indebitato in maniera importante, Tonali ha scommesso sul Milan, ma la società rossonera non ne sapeva nulla e non rischia nulla, ma non è su questo che mi voglio soffermare. Capisco il dramma di chi entra in questo vortice oscuro e diventa ludopatico, anche se non tutti quelli che giocano sono ludopatici, e non voglio sembrare cinico ma è difficile comprendere cosa spinge un giovane milionario, che vive di calcio, che è fortunato, a scommettere, a entrare in questo giro, anche su siti illegali. E' vietato e tu calciatore milionario hai poche regole da rispettare e non scommettere sul calcio è una di queste, trovo che sia un sacrificio minimo per chi conduce vite così agiate. Non voglio scadere nella retorica come a voler dire che chi è ricco o benestante non ha problemi e non può cadere in nessun modo. I ricchi o gente di successo possono cadere anche in depressione. Ilicic è stato un calciatore famoso che ha avuto problemi di depressione, lo stesso Paul Gascoigne ha avuto problemi di alcolismo e anche Diego Armando Maradona ha avuto problemi di droga ed era tutta gente idolatrata, uomini si sport, ricchi e di successo. Lo stesso Fagioli ha dichiarato che avendo molto tempo libero, scommettere era un modo per vincere la noia.

Quando hai potenzialmente tutto, sei ricco e hai benessere a volontà, tutto può venire a noia e cerchi sempre altri modi per crearti nuove emozioni, a volte anche in maniera stupida. Sono fondamentalmente dei disadattati sociali, che non conoscono la vita e la realtà che li circonda. E non conoscendo la realtà che li circonda, hanno anche difficoltà a interagire con il mondo circostante, sono meno forti psicologicamente e quindi non reggono i problemi e gli ostacoli che possono avere nella vita, non sono abituati ai problemi e spesso anche al primo minimo ostacolo reagiscono con rabbia, in maniera arrogante e presuntuosa, a volte anche in maniera idiota, psicopatica e folle, come se tutto gli fosse dovuto e non vogliono avere il minimo ostacolo. Non sono capaci di rialzarsi come se il problema fosse un qualcosa che a loro non debba toccare. Danno eccessiva importanza a cose sciocche, ma è perché spesso vivono in una bolla tutta loro, un loro mondo dorato e non sarebbero a loro agio nel mondo vero, fatto di gente comune e di problemi veri. Sono viziati come i figli di papà.

Non a caso i tassi di suicidi tra le persone di alto reddito e che stanno bene economicamente è più alto rispetto a quelle che hanno un reddito medio-basso. Secondo uno studio dell'OMS del 2019, il rapporto tra i tassi di suicidi nei paesi ad alto reddito è di 16.5 per 100.000 persone, mentre nei paesi a reddito medio basso è di 7.1 per 100.000 persone. Nei primi casi i dati riguardano principalmente gli uomini, nel secondo caso riguardano principalmente le donne. Principalmente, non esclusivamente.

Come dicevo prima, non voglio scadere nella retorica ma nemmeno nel politicamente corretto e nel buonismo, che sono cose che odio davvero. I calciatori milionari sono persone privilegiate, ricche e fanno uno dei mestieri più belli del mondo. Sono spesso ignoranti, stupidi e completamente fuori dal mondo. Ignoranti nel senso che ignorano il mondo reale, quello in cui vive la maggior parte della gente. E quando non conosci la realtà che ti circonda, sarai sempre ignorante anche se sei colto, viaggi e hai studiato. E' importante per non essere dei disadattati sociali e conoscere la realtà che ti circonda perché se sei milionario è perché la gente comune, che fa parte della realtà che ti circonda, segue la squadra del cuore e di conseguenza permette a te calciatore di essere milionario investendo nel calcio. Se non ci fossero i clienti - tifosi che investono nel calcio, non esisterebbero i calciatori milionari. E il tifoso va rispettato. E tu ti devi relazionare con esso, anche se vive in un mondo completamente diverso dal tuo. Sono i tifosi che viaggiano, vanno allo stadio, leggono i siti, leggono i blogger di calcio, che fanno così visualizzazioni, comprano merchandising, magliette, fanno abbonamenti alle pay TV, ascoltano le partite alla radio, guardano i programmi di calcio in TV, comprano quotidiani sportivi, riviste di calcio e così via. I soldi provengono nella maggior parte dei casi dai tifosi.

Purtroppo i calciatori milionari, spesso delle volte, non essendo stati dall'altra parte della barricata, non riescono a godersi e a comprendere la fortuna che hanno. Ci sono casi in cui i calciatori prima di diventare tali, hanno vissuto la povertà quindi hanno più facilità ad empatizzare con la realtà e il tifoso che li circonda e che vive di stenti o quasi. Altri ancora hanno vissuto la povertà, ma hanno come dimenticato quel loro passato e si sono anche loro dissociati dalla vera realtà. Come diceva Charles Bukowski: "Solo i poveri conoscono il significato della vita: chi ha soldi e sicurezza può soltanto tirare a indovinare".

Il mondo del calcio è marcio, e anche a livello inconscio, tutto questo marciume, porta lentamente a spegnere quella passione del tifoso, che senza rendersene conto, piano piano si allontana dal calcio e lo comincerà a seguire sempre meno. Dai mondiali in Qatar, fatti in un posto dove non c'è rispetto per i diritti umani e dove operai sottopagati hanno costruito stadi che poi, molti di essi, sono stati abbattuti poco dopo per ospitare solo qualche partita. Molti di questi operai sono morti per costruire questi stadi, senza contare che abbiamo dirigenti radiati che sono spesso in TV a parlare di calcio nonostante le loro malefatte, e questo è tremendamente diseducativo e di cattivo esempio, presidenti arrestati in passato per tangentopoli, altri presidenti che sono semplicemente dei cafoni arricchiti che non sanno fare comunicazione, ex giocatori che non sanno parlare bene l'italiano che commentano il calcio, giornalisti faziosi che sono simili ai più beceri ultrà antisportivi e che non sanno essere obiettivi nel loro giudizio, dei dirigenti in federazione che sono incapaci e arroganti e che fanno figli e figliastri in base alla legge del pesce grande che mangia il pesce piccolo, in base alle loro logiche di potere, ebbene, queste e tantissime altre porcherie, stanno allontanando anche i giovanissimi dal seguire e praticare questo sport. Il calcio sta mettendo a repentaglio il suo futuro. Mancano gli esempi positivi nel calcio, che ispirino al bene e spingano le persone a seguire e a praticare questo sport. Sono troppo pochi gli esempi positivi rimasti nel calcio. E finché a comandare nel calcio non ci sarà gente in gamba e perbene, gli scandali aumenteranno e andrà sempre peggio. Occorre un profondo cambiamento a cominciare dai vertici che dominano la gestione di questo sport. Occorre gente che ami davvero il calcio e lo sport e non solo gente che ama il profitto e il potere che può avere dal calcio. Solo la gente che ama davvero il calcio può ripulirlo e salvarlo.