Il Milan ha il dovere, proprio per la competitività del suo organico, di andare in fondo... sia in Europa League che in Coppa Italia, oltre a mantenere viva la piccolissima fiammella per la corsa scudetto finché la matematica ce lo consentirà.
Un affondo va fatto sulla questione infortuni, ormai diventato un vero e proprio tallone d'Achille, un qualcosa che non si riesce a risolvere. E che andrebbe analizzato maggiormente e meglio, perché deve esserci una soluzione. Bisogna andare alla radice del problema. Sono arrivato a pensarle tutte, persino che siano sacrifici umani da parte di Pioli e del suo staff per ottenere prosperità dagli Dei. Scherzi a parte, siamo a ridosso della pausa natalizia e il nuovo anno coinciderà con la riapertura del mercato invernale di gennaio e vorrei fare alcune riflessioni in merito a questa prima parte di percorso rossonero di questa stagione.

Partiamo dall'Europa League: il Milan ha pescato il Rennes, squadra francese il cui proprietario è il ricchissimo Pinault, che tuttavia non investe tantissimo nel club francese, fortunatamente per noi, e che comunque, per quello che concerne la proprietà, è in ottime mani. Premesso che non va sottovalutato nella maniera più assoluta come impegno perché per queste squadre trovarsi a giocare contro il Milan è un sogno a occhi aperti, per loro è storia e ovviamente daranno il massimo per non sfigurare al cospetto del Milan. Tuttavia non si può negare che perlomeno, sulla carta, al Milan è andata bene.

Mi sono piaciute le parole di Giorgio Furlani in merito al sorteggio di Europa League, dove ha detto che è indifferente aver pescato il Rennes perché il Milan vuole vincere l'Europa League, per cui se si vuole andare in fondo alla competizione, bisogna essere preparati ad affrontare le migliori della competizione senza paura.
Nel match vinto contro il Monza abbiamo scoperto Jan-Carlo Simic, difensore centrale molto interessante di grande personalità classe 2005 tedesco di origine serba che il Milan prese dallo Stoccarda. Non è parente dell'ex Milan Dario Simic. Si è presentato bene, ha esordito contro il Monza e ha addirittura segnato all'esordio contro il club brianzolo su assist di Leao, oltre ad avere fatto una prova difensiva attenta e senza sbavature.
Un elemento che sembra smaliziato e pronto per essere inserito in prima squadra, e questo ci consente di allungare l'organico, dare un maggiore profondità numerica alla rosa a disposizione di Stefano Pioli. E qui ci possiamo collegare con il mercato di gennaio che a sua volta può collegarsi alla questione infortuni. Mi spiego meglio: ormai abbiamo constatato che gli infortuni sono il problema principale di questa annata rossonera. Un problema che ha danneggiato il Milan in maniera pesante e che non permette ai rossoneri di poter essere competitivi come effettivamente dovrebbero essere. 29 infortuni da inizio stagione, una mattanza. Questo decima la squadra e non si riesce a dare continuità e ad avere per qualche partita consecutiva una formazione base. È un problema dal quale, al netto delle parole di circostanza, non si riesce a trovare rimedio. È un problema anche per i calciatori perché se hanno continui infortuni muscolari, forse derivati da una preparazione atletica errata, da una cattiva gestione del riposo, può essere un problema nutrizionale così come può essere il fatto che non si è fatta molta palestra per quello che concerne i pesi, magari si fa più cardio, e quindi magari non ci si è rinforzati in tal senso, ebbene, se hanno continue ricadute, i calciatori non possono garantire le migliori performance in campo. Le ipotesi sono molteplici e non se ne viene a capo. 

E siccome un top team non deve lasciare nulla al caso, credo che allungare la rosa sia la cosa migliore, ovvero a gennaio fare più entrate che uscite. Allunghi la rosa in modo da avere più risorse e in questo modo cercare di prevenire la moria di infortuni, per non essere sempre decimati. Al netto di questo, bisogna lavorare alacremente per risolvere questo serio problema che sta condizionando negativamente la stagione del Milan.

Simic così come Camarda fanno parte delle rotazioni della prima squadra, anche se magari non come le prime scelte e comunque sono anche a disposizione della primavera, quindi faranno la spola tra primavera e prima squadra, ma sono a tutti gli effetti come Chaka Traorè e anche Zeroli, effettivi anche della rosa della prima squadra.
Ma non basta. A gennaio, a mio avviso, al netto di qualche uscita che forse potrebbe esserci come Krunic, va fatto un terzino sinistro che potrebbe essere Miranda, un paio di difensori centrali o almeno uno che potrebbe essere Lenglet dall'Aston Villa via Barcellona, difensore centrale francese, e magari a centrocampo Ricci del Torino con magari qualche contropartita da girare ai granata come Daniel Maldini, ancora di proprietà del Milan e che non sta giocando ad Empoli.
Al netto della ascesa di Jovic che sta crescendo molto, va presa anche una punta. Si parla di Guirassy, attaccante francese naturalizzato guineano e nazionale della Guinea, quindi come Bennacer sarà impegnato in Coppa d'Africa per un mese, oppure si parla di David del Lille ma a gennaio è davvero arduo prenderlo. Più facile a giugno. Si parla anche di Zohouri per il centrocampo, anche se è giovanissimo e forse sarà per la primavera, ed è in arrivo il giovane Popovic.
Lungi da me criticare questi colpi giovani. Sono acquisti che il Milan deve fare e che sono felice che il Milan faccia e che io da tifoso approvo assolutamente, però sarebbe anche il caso di cominciare a prendere qualche elemento affermato e pronto all'uso, anche esperto. Il Milan sembra fare il compra e aspetta. Sono tutti acquisti che sono buoni per il futuro, che puoi valorizzare e poi utilizzare per un periodo per poi rivenderli e fare plusvalenza ma bisogna pensare anche ai risultati sportivi immediati, per cui occorre anche qualche elemento subito pronto che utilizzi e sfrutti al massimo per l'immediato senza poi, salvo rari casi, poter rivendere per fare plusvalenza. Qualche elemento cotto e mangiato.
Di Geoffrey Moncada ho fiducia, specie se si parla di francesi, sul quale lo reputo una sorta di guru di quel mercato, sia per quello che concerne gli acquisti dalla Ligue 1 e sia per gli acquisti di calciatori francesi in generale, indipendentemente dalle leghe in cui giocano. Auspico anche qualche acquisto made in Italy. Il nome di Samuele Ricci è un profilo interessante e il Milan ha molte contropartite giovani e in prestito che possono fare al caso del Toro. 

Dipenderà anche dal fondo Red Bird e da quanto vorrà investire nel mercato di gennaio. Lo Stadio a San Donato Milanese è sicuramente un caposaldo ed è una priorità assoluta ma c'è anche il campo e il calciomercato che sono fattori al quale il fondo deve prestare la dovuta attenzione se si vorrà andare in fondo alle competizioni e non andare invece a fondo e sprofondare in una annata avara di emozioni e di gioie finali.
Red Bird deve anche saldare il debito con il fondo Elliott e si parla di fondi arabi e di vari investitori mediorientali pronti a rilevare il Milan. Altrimenti se non restituisce in tempo i soldi al Fondo Elliott, il colosso americano torna proprietario del club rossonero.
Bisogna inoltre andare a fondo alla questione Stadio e chiuderla e il 2024 sarà l'anno della svolta in tal senso. Il futuro è roseo ma l'immediato merita maggiore attenzione.

Infortuni, mercato, obiettivi, il Milan deve andare a fondo per quello che concerne la questione infortuni e capire il perché di tutto questo, deve affondare per i colpi di mercato e chiudere i giusti rinforzi nella finestra di gennaio, e deve andare in fondo agli obiettivi di Europa League e Coppa Italia. Tenendo sempre un occhio al campionato. Non si sa mai.
In fondo il fondo Red Bird ha i fondi se volesse per rendere il Milan ancora più competitivo. Qua al Milan bisogna vincere e l'Europa League è l'unica coppa internazionale che manca al diavolo rossonero da esporre nella sua gloriosa e ricca bacheca dei trofei. Bisogna andare in fondo a tutte le competizioni e non andare a fondo...
Indipendentemente dal fondo che ha le redini dell'AC Milan.