Cristiano Ronaldo ha rotto definitivamente con il Manchester United.
Il campione portoghese lascerà i Red Devils e non ha nessuna intenzione di andare a svernare in campionati minori. Si sente ancora in grado di essere un giocatore importante e vuole restare nel calcio che conta.

CR7 è praticamente fuori rosa. E a gennaio, dopo il mondiale con il Portogallo, si trasferirà in un altro club. Ha rilasciato un'intervista al giornalista Piers Morgan in cui ha asserito che con il Manchester United i rapporti sono ai minimi storici. Sostiene che la società non gli abbia creduto quando ha saltato il pre-campionato con il Manchester United per voler restare vicino a sua figlia, che si stava curando una bronchite e per stare vicina alla compagna Georgina in quel momento particolare. Se l'è presa anche con Rooney, che secondo lui è geloso della sua persona, sia perché gioca ancora ad alti livelli, sia perché si reputa più bello di lui. E questo darebbe fastidio a Rooney, secondo CR7. Ed è anche il motivo che scatena le critiche da parte di Rooney verso di lui; sempre secondo il portoghese.
Cristiano Ronaldo ha poi attaccato la famiglia Glazer, rea di interessarsi solo al marketing per fare soldi con il club senza alcun interesse per la parte sportiva e ha rivolto delle critiche anche a Ten Hag, reo di non rispettarlo secondo il campione portoghese. CR7 ha dichiarato che se lui non riceve rispetto da Ten Hag, anche lui sarà irrispettoso nei confronti del tecnico olandese dei Red Devils.
Parole che ovviamente non hanno fatto piacere al Manchester United, che ha punito CR7 con una multa salata. Il portoghese ha rotto con lo spogliatoio, con l'ambiente United, con i compagni e con la società. E se ha fatto queste dichiarazioni è per arrivare ad una rottura totale e forzare così la sua cessione, ormai obbligata.

Ma dove potrebbe andare CR7? Sicuramente resterà in Europa, tra i migliori campionati. Il Chelsea è l'ipotesi più accreditata ed è molto probabile che finisca lì. Ma non certo. Questa estate veniva accostato sia al Napoli che al Milan tra gli altri. Adesso CR7 viene nuovamente accostato al diavolo rossonero. Ma è davvero possibile?
Difficile sicuramente, molto difficile, ma non lo metterei tra le cose impossibili che non possono accadere nel calciomercato di gennaio. Il Milan qualcosa farà. C'è il rinnovo di Leao che in qualche modo può intrecciarsi con l'arrivo di Cristiano Ronaldo al Milan. Una sorta di aiutarsi reciprocamente tra il Milan e Mendes, che è sempre quello che più comanda sul rinnovo di Leao. Una specie di 'una mano lava l'altra', per la serie: "tu mi aiuti con CR7 che è una patata bollente difficile da sistemare, per almeno 6 mesi o un anno e mezzo, con buonuscita certa che gli darà il Manchester United, con ingaggio almeno un minimo ridotto del portoghese che è comunque a fine carriera, è un classe 1985, ha 37 anni, e in cambio ci si viene incontro sul rinnovo di Leao". "Tu fai un favore a me e io faccio un favore a te". Una specie di alleanza Jorge Mendes- Ac Milan.

Il Milan è in mano a Red Bird. E Mendes è uno che lavora con i fondi, fa affari con loro e non credo che punti ad una inimicizia con Red Bird. Al tempo stesso Red Bird si presenterebbe alla piazza rossonera con un colpo mediatico di alto livello che garantirebbe solo con il suo acquisto una pubblicità planetaria e praticamente le prime pagine di quasi tutti i quotidiani del mondo e dei siti sportivi. E non solo sportivi.
Cristiano Ronaldo è uno che può dare ancora molto, anche se non ancora per molto, ma un anno e mezzo ad alti livelli in Serie A li può fare ancora. E in più il Milan è agli ottavi di Champions. Questo rende possibile l'ingaggio di CR7; senza la Champions da giocare non sarebbe stato possibile: lui vuole giocare la Champions! 
Il Milan crea molto ma sciupa molto. CR7 verrebbe messo credo punta centrale e anche se gli capita mezza occasione, ha ancora la capacità di buttarla dentro. E lui non sciupa. Lo si può mettere anche esterno destro d'attacco se non gli si chiede di fare un lavoro di copertura come fa Saelemaekers.

Per quanto riguarda lo spogliatoio, è vero che c'è Ibra, che comunque ha 41 anni, ma tra fuoriclasse ci si intende. Sono entrambi dei vincenti e potrebbero davvero portare ad una crescita esponenziale i giovani rossoneri che possono solo migliorare allenandosi tutti i giorni con campioni come CR7 e Ibra. Sarebbero i due leader maggiori della squadra. Hanno una mentalità vincente, quindi sono da Milan. E Pioli non potrebbe che essere contento di allenare un fuoriclasse in più.

L'argomento è divisivo ma personalmente sarei favorevole all'innesto di CR7 al Milan. Uno così fa ancora la differenza. E come parliamo sempre di un periodo breve, di 6 mesi o al massimo un anno e mezzo. Non di più. L'esperienza di CR7 al Milan sarebbe breve, ma intensa e vincente. Ma anche a livello di marketing garantirebbe una buona linfa.
In Serie A la sua la direbbe ancora, i dubbi che ci sono credo siano per quello che concerne lo spogliatoio e la convivenza con Ibra. Ma secondo me è un falso allarme. Con CR7 si fa un upgrade notevole. Resta comunque più probabile che finisca al Chelsea.

Tutto è in mano a Red Bird. Se Gerry Cardinale vuole fare questo regalo al popolo rossonero ha le carte in regola per portare, dopo il fenomeno brasiliano, un altro Ronaldo al Milan.
Questo volta portoghese.