"Vado via, ma non per colpa mia. Questa proprietà non mi ha dato la possibilità di esprimermi, mi tenevano fuori da tutto. Con Baldini non ci sarà mai un rapporto e Pallotta si fida di lui quindi uno di noi due doveva farsi da parte e l'ho fatto io. Tornare? Se la nuova proprietà mi vorrà tornerò e sicuramente avrò più poteri decisionali"  Con queste parole Francesco Totti saluta Roma e la Roma. Almeno per il momento.  

Tante squadre hanno contattato l'ex dirigente giallorosso, c'è chi lo vorrebbe anche in nazionale a lavorare a fianco di Roberto Mancini ma nelle parole di Totti si percepisce la decisione di essere stato costretto a lasciare ma si percepisce la certezza di poter tornare a casa. 

"Io le cose che succedono a Trigoria le conosco a memoria ma non perché voglio fare il prepotente ma perché ci sono nato, conosco ogni abitudine, so cosa serve per cambiare le cose e cosa deve essere cambiato, se la nuova proprietà punterà su di me, avrà fiducia nelle mie potenzialità certamente tornerò, io non me ne sarei mai andato". Sembra mandare messaggi ai nuovi proprietari della Roma più che a Pallotta e soci. 

Ma è un sogno o una realtà il cambio di proprietà? C'è lo dice lo stesso Francesco in conferenza: "Ho girato tanto ed è vero che ci sono molte persone che vogliono prendere la Roma ma io non so nulla e fin quando non vedo tutto nero su bianco non ci credo". Insomma qualche interesse c'è ma nulla di concreto. 

Dalla prossima stagione il capitano sarà in curva a tifare la Roma ma con uno sguardo rivolto alla tribuna per vedere seduto un nuovo presidente pronto a credere in lui e... in Daniele De Rossi.