Eleganza e efficacia in difesa. Tempestività, senso della posizione, bravo nelle letture e negli anticipi, persino sulle palle alte e pratico e concreto nella marcatura, una garanzia per la retroguardia.
Thiago Silva è stato questo e molto altro. Thiago Silva al Milan ha lasciato un ricordo bellissimo. Ma ovunque dove sia andato, tranne nell'esperienza in Russia dove una brutta tubercolosi ne condizionò irreversibilmente quella esperienza e lo costrinse ad operarsi per non perdere un polmone, ha lasciato il segno.

Esistono dei paradossi per quello che concerne alcuni difensori centrali.
Alcuni, e posso citare Leonardo Bonucci, per lui una stagione anche al Milan, in quell'annata in cui la proprietà rossonera era in mano ai cinesi e a un certo Yonghong , hanno piedi ottimi, sono bravissimi nel lanciare la palla, hanno visione di gioco, escono bene palla al piede, hanno un bel modo di calciare, ma poi, ed è qui il paradosso, come nel caso di Bonucci, non eccellono nella marcatura, nel sentire l'uomo, in quella che per un difensore centrale dovrebbe essere una caratteristica essenziale.
Bonucci era così. Eccelleva nel giocare la palla, ma poi si perdeva in un bicchiere d'acqua. Non era bravo nell'anticipo, nella marcatura. Non si distingueva per questo, ci provava, ma era più bravo ad avanzare in fase offensiva che non in fase difensiva.

Thiago Silva invece eccelleva anche in questo. È stato uno dei migliori in assoluto. Classe ed eleganza ma anche praticità. È stato uno dei difensori centrali più forti di sempre. Si distingueva da molti altri suoi colleghi di ruolo proprio per la sua bravura nel giocare la palla con i piedi. Questo perché nelle giovanili della Fluminense veniva impiegato come centrocampista. È cresciuto in questo ruolo per poi abbassare il suo raggio d'azione. La stessa cosa successe con il portiere Mike Maignan, che nelle giovanili giocava centrocampista e poi fu spostato in porta. La bravura e la tecnica nei piedi rimane intatta facendo così di loro degli unicum o quasi nei loro ruoli.
Il piede preferito di Thiago Silva è sempre stato il destro ed eccelleva anche nel tackle.

Thiago Emiliano da Silva, conosciuto come Thiago Silva, nasce a Rio de Janeiro il 22 settembre del 1984. La sua carriera inizia in Brasile nelle giovanili del Fluminense dal 1998 fino al 2000, per poi passare al Barcelona-Rj e poi nella Rs Futebol, sempre in Brasile, club dove esordirà in prima squadra nel 2002 nel terzo e ultimo livello calcistico nello stato del Rio Grande do Sul. Nel 2003 sempre con l'Rs Futebol gioca nel secondo livello calcistico nello stato del Rio Grande do Sul. Da gennaio 2004 fino a settembre del 2004 gioca nella Juventude nel massimo campionato dello stato di Rio Grande do Sul, il Gauchao.
Nel settembre del 2004 arriva in Europa in Portogallo, nel Porto. Qui iniziano problemi di salute che non gli permettono di spiccare subito il volo. Al Porto nel 2004-2005 gli vengono diagnosticati problemi respiratori e anche a seguito di un infortunio non esordisce mai in prima squadra ma viene aggregato con la squadra B dei portoghesi che milita nella terza serie nazionale.
L'anno dopo va in prestito in Russia dove una tubercolosi lo costringerà a stare fermo un anno senza vedere il campo, alla Dinamo Mosca. Insomma, in Europa la sua avventura non comincia nel migliore dei modi.
Nel 2006 per rilanciarsi e riprendere in mano la sua carriera torna all'ovile, nella Fluminense, lì dove tutto è cominciato. E ci riuscirà finalmente e la sua carriera prenderà un nuovo slancio. Vince il suo primo trofeo nel 2007 quando trionferà in Coppa del Brasile con la Fluminense ed esordisce in Coppa Libertadores dove nel 2008 arriverà in finale perdendo contro l'LDU Quito. 146 presenze complessive con 14 reti all'attivo.

Si guadagna così il ritorno in Europa e in Italia dove sbarca al Milan per 10 mln di euro. Arriva al Milan nel dicembre del 2008 ma i rossoneri lo tesserano solo nella stagione seguente.
Al Milan arriva la sua definitiva consacrazione. Si impone e si afferma come uno dei migliori difensori del mondo, con il Milan gioca dal 2009 fino al 2012 e con i rossoneri vince uno scudetto nel 2010-2011 e una Supercoppa italiana nel 2011 contro l'Inter. Con il Milan complessivamente tra campionati di Serie A, coppe nazionali e Champions League in 119 match realizza 6 reti. 
Dal 2012-2013 il Milan per problemi di bilancio cede sia lui che Ibrahimovic al Psg. Thiago Silva gioca in Francia nel Psg dal 2012-2013 fino al 2019-2020. Per ben 8 anni e tra campionati di Ligue1, coppe nazionali e Champions League con i parigini in 315 match segna 17 reti. In Ligue1 furono annate dove era difficile contrastare il Psg e trionfa molto a livello nazionale mettendo nella sua bacheca personale 7 campionati francesi, 7 Supercoppe francesi, 6 coppe di lega francesi, 5 coppe di Francia ma nessun trionfo internazionale. Per quelli deve volare in Inghilterra.
Nel 2020-2021 vola al Chelsea e in 3 anni con i blues vince la sua prima Champions League nel 2020-2021, una Supercoppa Europea nel 2021 e un mondiale per club sempre nel 2021.

E a proposito di Mondiali, con il Brasile ha partecipato a quattro mondiali (2010, 2014, 2018, 2022), oltre a quattro Coppe America (2011, 2015, 2019, 2021) e ad una Confederation Cup nel 2013. Con il Brasile vinse una Coppa America nel 2019 e una Confederation Cup nel 2013. Con i verdeoro oltre ad avere giocato nelle sezione olimpica del Brasile nel 2008 e nel 2012 accumulando 11 presenze e prendendo un bronzo a Pechino 2008 e un Argento a Londra 2012, con la nazionale maggiore del Brasile ha giocato 113 match con 7 reti segnati.

Thiago Silva è stato un fenomeno vero. Un difensore incredibile, totale, bravo sia a difendere che attaccare.
È stato un difensore moderno e antico al tempo stesso. Ha saputo rialzarsi dai vari infortuni e stop e si è preso tutto. Ha trionfato con i club soprattutto sia a livello nazionale e internazionale. Non si è mai perso in un bicchiere d'acqua proprio perché la classe non è acqua.
Thiago Silva che nella sua carriera ha giocato anche terzino all'occorrenza e mediano, non è stato un difensore come tanti. È stato molto di più.
È stato un fenomeno nel suo ruolo. Una rarità. Una leggenda.
Semplicemente... è stato Thiago Silva.