"Si ha sempre paura di ciò che non si conosce". OSHO

"Se puoi trovare un percorso senza ostacoli, probabilmente non ti porta da nessuna parte". FRANK A. CLARK

"Non è abbastanza fare dei passi che un giorno ci condurranno alla meta, ogni passo deve essere lui stesso una meta, nello stesso momento in cui ci porta avanti" GOETHE

La rinascita rossonera passa attraverso un nuovo cammino, quello che riporterà il Milan ai fasti di un tempo glorioso e vincente. Quello che si appresta a intraprendere il nuovo Milan è un percorso medio-lungo, un percorso nuovo, una strada che non è mai stata intrapresa, un qualcosa che non si conosce e perciò spaventa. Ciò che non si conosce, se si ha il coraggio di scoprirlo, può essere meglio di ciò che si conosce molto bene. Il nuovo Milan è misterioso ma affascinante.

Ivan Gazidis ha rilasciato una intervista al quotidiano "La Gazzetta dello Sport". L'amministratore delegato è stato molto schietto, diretto, concreto, ha spiegato l'intenzione che ha per rilanciare il Milan e ha fatto il punto della situazione. Gazidis vive nel mondo reale, quindi niente spese folli stile Psg e Manchester City con i loro sceicchi arabi che spendono 222 mln di euro per il cartellino del Neymar Jr di turno o che erogano 21 mln di euro netti di stipendio più bonus vari ed eventuali al Guardiola di turno. Il Milan non spenderà 200 mln di euro e oltre per il cartellino di un calciatore. Questo è bene chiarirlo, tuttavia non significa che il Milan non spenderà. Non comprerà top player affermati ma potenziali top player sbarcheranno in rossonero. Il Milan li comprerà non per cederli e fare plusvalenza ma li terrà in un percorso di crescita parallelo tra il potenziale top player e lo stesso Ac Milan. Quindi diventeranno top player per fare le fortune del club rossonero.

Ivan Gazidis è un top manager di fama internazionale, uno dei migliori e uno dei più apprezzati. Non è un pinco pallino qualsiasi. Nato a Johannesburg in Sudafrica il 13 settembre de 1964, passaporto inglese, laurea ad Oxford nel 1986, vanta esperienze importanti negli Stati Uniti, nella creazione della Mls, dove diventa vice-commissario nel 2001. In questa esperienza il destino porta nel suo cammino Stan Kroenke, proprietario dei Colorado Rapids. I due si conoscono negli Stati Uniti. Nel 2008 lo stesso Kroenke acquista l'Arsenal e affida a Gazidis il ruolo di amministratore delegato dei gunners. Dal 2009 al 2018 Gazidis porta il fatturato dell'Arsenal da 263 mln di sterline a 487mln di sterline. Come risultati sportivi ottiene come vittorie 3 Fa Cup e 3 community shield oltre ad una semifinale di Champions League e 1 semifinale di Europa League. E' presente nel consiglio direttivo dell'Eca e dal 5 dicembre 2018 è l'amministratore delegato del Milan. Questa è una rapida panoramica sulla figura professionale di Gazidis.

Ricollegandomi su quanto scritto prima, ovvero sull'intervista che il manager sudafricano ha rilasciato a "La Gazzetta dello Sport", Gazidis ha dichiarato che con la proprietà, il Fondo Elliott, hanno una visione chiara sul da farsi. Per prima cosa togliere le zavorre finanziarie al Milan, rimetterlo in carreggiata e modernizzare il club a a partire dalla creazione di un app ufficiale passando per lo stadio di proprietà, che sarà moderno, tecnologico e all'avanguardia e che deve essere invidiato nel mondo, che sia San Siro restaurato e modernizzato oppure una nuova costruzione. Il Milan verrà riorganizzato economicamente e dovrà essere un club che genera profitti per poi reinvestirli. Il Milan verrà rinforzato nell'organico per tornare a competere in Italia, in Europa e nel mondo. Non c'è una deadline di Elliott. Il Milan verrà rilanciato con i tempi giusti e senza fretta. Senza fare il passo più lungo della gamba ma cercando di avere sempre una importante competitività costante.

Verranno presi potenziali top player affiancati da qualche elemento esperto che abbia leadership e possa fungere da guida per i più giovani.  Gazidis ha proprio dichiarato che" non compreremo giovani talenti per rivenderli ma perchè restino e facciano la storia futura del Milan". Se Gazidis si occuperà del lato commerciale del club e dello sviluppo economico di esso, la parte prettamente calcistica sarà in mano a Paolo Maldini. Avrà un ruolo chiave e centrale nella costruzione della rosa, nella scelta dell'allenatore e tutto ciò che è inerente al campo. Al suo fianco Geoffrey Moncada, che non si limiterà solo allo scouting. Ci sarà anche Shad Forsyte, ex Arsenal, americano, e si occuperà del miglioramento delle performance atletiche della squadra. Coordinerà il lavoro dei preparatori atletici, un Head of Performance.

Gazidis & Maldini come Galliani & Braida. Sono loro le figure centrali che prenderanno per mano il Milan e lo porteranno ad affrontare questo nuovo cammino. Una strada nuova, affascinante, lunga, misteriosa, più internazionale.  Ci saranno figure straniere nel management oltre che italiane. Il Milan sarà un club sempre più improntato all'internazionalità. Non ci saranno più Gattuso e Leonardo. Rescissione consensuale per il primo e dimissioni per il dirigente brasiliano. Gattuso, grande uomo e grande cuore rossonero, ha rinunciato allo stipendio per i prossimi due anni, dichiarando che il suo rapporto con il Milan va oltre una questione legata al denaro. Gattuso è un idolo del popolo rossonero, resterà sempre nei nostri cuori e mai lo dimenticheremo. Maldini avrà il compito di scegliere il nuovo tecnico che prenderà il posto di Gennaro Ivan Gattuso.

Il Milan farà l'europa league, rispetterà il FFP e sarà competitivo. Elliott ha già salvato il Milan una volta. Se non avesse versato quei 220 mln di euro dopo l'inadempimento di Yonghong Li sarebbero stati dolori seri. Il Milan adesso guarda al futuro con ottimismo, conscio che il percorso di rinascita sarà lungo ma la meta sarà sicuramente raggiunta. Il Milan tornerà grande. Questo è il The Gazidis plan.