Il Milan vince in Emilia e trova tre punti che mancavano ormai da quasi un mese. Ottima la prova dei ragazzi di Gattuso che, a tratti, hanno dato l'impressione di avere il totale controllo della gara. Dopo il primo quarto d'ora di assestamento, dovuto soprattutto alla posizione di Castillejo, i rossoneri hanno preso in mano il match sbloccando la gara con una percussione fantastica di Kessié. Nella ripresa, nonostante qualche patema d'animo e lo spettro della solita rimonta, Suso è salito in cattedra, trovando prima uno splendido gol con una parabola d'autore e poi offrendo assist a profusione ai compagni. Il terzo gol porta la firma di Castillejo, autore di una buonissima prova, dopo una combinazione con Chalanoglu. 

A quel punto, con l'idea che la gara fosse ormai finita, la solita distrazione difensiva consente a Djiuricic di trovare la prima gioia personale con i neroverdi. Al gol subito, la squadra rossonera è sembrata poter tornare vittima di questo problema che l'ha afflitta nelle ultime tre giornate, ma il Sassuolo non è riuscito a sfruttare qualche buona situazione. In pieno recupero, poi, ancora Suso trova la seconda rete dopo un calcio di punizione finito sulla barriera. Il fischio finale suona come una liberazione per Biglia e compagni, che possono festeggiare su un campo storicamente ostico, la prima vittoria esterna della stagione. 

Ottima la prova di Abate, capace di salvare i compagni in più di una occasione, positivo anche Rodriguez. Bonaventura ha giocato una partita meno appariscente di altre, ma si è reso utile per legare il gioco tra centrocampo ed attacco, cosa che ancora non riesce bene a Chalanoglu che appare in ritardo di condizione. Ovviamente benissimo Kessié, bravo a rubare palloni e trasformarli in ripartenze. I due spagnoli, davanti, sono stati una costante spina nel fianco della difesa emiliana. Suso, soprattutto, ha fatto ammattire Rogerio che non lo ha mai visto. 

Nel Sassuolo bene Lirola, che sta attirando le attenzioni dei grandi club con prestazioni di ottimo livello, e bene Sensi, sempre nel vivo del gioco. Da rivedere Marlon, che a volte sembra giocare con troppa superficialità, dando troppo credito alle proprie abilità tecniche. Male davanti sia Di Francesco che Berardi che Boateng, praticamente mai pericolosi se non in qualche sporadica situazione di gioco.


Cosa può cambiare con questa vittoria?
Abbiamo avuto modo di analizzare nel dettaglio la situazione del Milan, squadra costruita bene e con delle ottime individualità nei titolari. L'assenza di un vice Higuain (complice l'infortunio di Cutrone), ha messo in evidenza qualche deficit di rosa. Nella partita contro il Sassuolo, però, Gattuso ha saputo trovare delle alternative importanti. Il gioco espresso da Castillejo è stato convincente. Buoni movimenti, ottimo controllo di palla. Può sicuramente essere una soluzione in più da sfruttare magari nei momenti di difficoltà. 

L'ex Villareal avrà probabilmente una nuova chance da titolare nella gara di Giovedi in Europa League, e presumibilmente a fargli spazio sarà Chalanoglu, ancora non decisivo come nella fase centrale della scorsa stagione. Se lo spagnolo dovesse sfruttarla bene, sarà difficile per Gattuso tenerlo fuori dall'undici titolare. 

Per quanto riguarda, invece, il Sassuolo, De Zerbi dovrà riflettere su alcune scelte e capire dove questa squadra può ancora migliorare. L'inizio di stagione è stato convincente, con una serie di risultati importanti. Dalla gara contro la Juventus, però, sembra essersi rotto qualcosa e gli automatismi della squadra neroverde non sono più cosi funzionali. Berardi ha notevolmente abbassato lo standard, Di Francesco, in alcune fasi della partita, scompare. Boateng, a volte, sembra predicare nel deserto e per la maggior parte del tempo si muove senza ricevere la palla. Anche la scelta dell'ex Locatelli al posto di Magnanelli non ha dato quella briosità nel gioco che probabilmente l'ex tecnico del Foggia voleva. 

Una menzione, in questa gara, merita anche il VAR. Giacomelli ha diretto la gara in maniera sufficiente, ma pesano alcuni errori sul risultato. Innanzitutto c'era un rigore per il Sassuolo sul 2 a 0 per il Milan per un fallo di Biglia su Di Francesco. Appare strano come l'arbitro non sia stato richiamato dai colleghi in cabina per un contatto nettissimo. Peraltro Biglia, già ammonito, avrebbe rischiato la seconda sanzione. 

Altro episodio in cui il direttore di gara non è stato aiutato dalla tecnologia è il gol segnato dal Sassuolo. Mentre Djiuricic sta concludendo a rete, appare evidente come Boateng sgomiti sul viso di Romagnoli e ne impedisca il corretto posizionamento. Anche questo episodio avrebbe meritato quantomeno una "review", e una sanzione disciplinare per l'ex centrocampista rossonero. 

Corretta, invece, la valutazione sul gol finale di Suso, a cui era stato strozzato l'urlo in gola per un fuorigioco ininfluente di Cutrone sulla seconda conclusione a rete dopo la ribattuta della barriera. Dopo qualche minuto di verifiche, il gol è stato correttamente validato e lo spagnolo ha potuto esultare per la sua doppietta. 


E adesso, dove può arrivare questo Milan?
La classifica del Milan è ancora deficitaria, ed i numeri, che nel calcio spesso non sono importanti, ma l'unica cosa che conta, dicono che la squadra di Gattuso ha 3 punti in meno della scorsa stagione, con una gara da recuperare. Questi numeri, però, stridono se andiamo ad analizzare nel dettaglio le partite dei rossoneri. Se guardiamo ai primi tempi di tutte le gare,  Il Milan avrebbe ben 15 punti, con una gara in meno, e potenzialmente sarebbe al secondo posto in classifica. La mancata gestione del risultato, ha già fatto perdere per strada agli uomini di Gattuso 6 punti, che potrebbero risultare decisivi nel prosieguo. 

L'inversione di tendenza vista ieri sera, dovrà assolutamente essere confermata anche contro il Chievo tra 6 giorni, in modo da chiudere, prima della sosta, con una condizione mentale più libera. A quel punto, sarà dovere di Gattuso, nei limiti di ciò che concederanno le pause nazionali, recuperare fisicamente chi è ancora indietro, e lasciare assimilare ancora di più gli schemi ai suoi ragazzi, visto che subito dopo la pausa ci sarà il derby. E l'Inter vista nelle ultime giornate, non è, di certo, il migliore degli avversari.