Ancora Alessio. Sempre Alessio.

Dopo il gol al Genoa nel recupero infrasettimanale della prima giornata, Alessio Romagnoli ha replicato quanto fatto a San Siro siglando il gol vittoria nel posticipo dell'undicesima di Serie A. Grazie a questa rete, quindi, i rossoneri riescono ad ottenere la terza vittoria consecutiva che li proietta in piena zona Champions parimenti alla Lazio.
In un campo storicamente ostico, soprattutto per il Milan, e dopo una gara complicata in cui i ragazzi di Gattuso hanno mostrato delle ottime trame ed una fase difensiva migliorata rispetto alle ultime apparizioni, il gol del difensore ha spazzato via le nubi che si stavano annidando nel cielo di Udine. 6 calciatori infortunati, ai quali si è aggiunto Gonzalo Higuain dopo la botta subita da Mandragora, e un super Musso, non sono quindi riusciti a frenare la voglia del Milan di proseguire in questo percorso di crescita, che sta confermando la bontà del lavoro di Leonardo e Maldini in sede di calciomercato. Esempio lampante è la prova di Bakayoko, convincente e finalmente nel vivo del gioco dei rossoneri. 

Il Capitano, come detto, ancora decisivo. Nonostante il pesante numero di maglia indossato, la fascia al braccio conquistata grazie al lavoro ed all'abnegazione, la devozione a questi colori che lo hanno reso un calciatore importante. Tutti ingredienti che hanno consentito a Romagnoli di non fare rimpiangere(non che ci volesse molto ndr) Leonardo Bonucci, fuggito alle prime difficoltà per tornare alla corte dei più forti. Proprio su questo aspetto il pubblico di fede rossonera ha deciso di porre l'attenzione, perchè questa estate dopo l'esclusione dall'Europa League, mentre c'era chi scalpitava per soddisfare un capriccio, c'è stato anche chi si è legato alla maglia in maniera decisa, senza fronzoli e con convinzione. In un inizio di stagione complicato per la fase difensiva, il numero 13 rossonero è stato sempre tra i migliori pur se con qualche piccola sbavatura(leggasi Empoli), ma sempre in grado di mettere una pezza alle disattenzioni dei compagni. Una leadership indiscussa, confermata anche dall'atteggiamento che gli altri ragazzi hanno dimostrato di avere verso di lui. Probabilmente l'aiuto di Paolo Maldini nel gestire quella pesantissima fascia, starà influendo notevolmente nella crescita di Romagnoli. 

Ed allora, dopo una gara praticamente perfetta, in cui la sua prestazione era già da almeno 7 e mezzo, Alessio cosa fa? Decide di andare a recuperare, al 95esimo, una palla a centrocampo e di sganciarsi per provare a dare la sterzata decisiva al Milan.
Dopo una buona giocata di Cutrone ed un ripetuto scambio con Suso, un sinistro al fulmicotone nell'angolo opposto, con l'impronta dei grandi attaccanti, è valso all'ex difensore di Roma e Samp una corsa sfrenata verso la Curva dei tifosi rossoneri, per festeggiare un risultato straordinario.
Nemmeno il VAR è riuscito a contenere la gioia per questo 1 a 0 che può svoltare una stagione. Certo, non tanto per i 3 punti in se e per se, quanto per la spinta emotiva che questo può comportare. Oltre gli infortuni, oltre alcuni errori sottoporta, oltre alcune situazioni sfortunate, questo Milan ha dimostrato di avere carattere, di avere la voglia di vincere oltre i minuti regolamentari. In quella che può essere ormai ribattezzata la zona Romagnoli.

Importante è stato anche l'avere interrotto l'incredibile serie di 15 partite di Campionato consecutive in cui il Milan ha sempre subito almeno una rete. Ieri, grazie anche a Donnarumma, la porta è rimasta inviolata, anche se qualche rischio di troppo è stato ancora corso. 

Se Gattuso riuscirà a trovare la chiave giusta per blindare il pacchetto difensivo, i rossoneri potranno continuare a dire la loro contro chiunque perchè davanti la fantasia e la qualità di Suso, la voglia e l'istinto di Cutrone e la classe di Higuain rendono il Milan una delle squadre più prolifiche di tutti i maggiori campionati europei. Se poi delle alternative arrivano anche dal pacchetto arretrato, tanto di guadagnato. 

Vincenzo Tripodo