C'è un club in Ucraina che é più brasiliano che ucraino. Un po' come fu l'Arsenal di Arséne Wenger, che era più francese che inglese, ma per volontà del suo ex manager francese, che come peculiarità aveva quella di riempire la sua squadra di suoi connazionali francesi, e spesso delle volte erano calciatori molto competitivi. Lo Shakhtar Donetsk è più brasiliano che ucraino ma non per via del suo allenatore. Ci sono motivi diversi rispetto all'Arsenal francese di Wenger che fu.

Lo Sachtar Donec'k o Shakhtar Donetsk come viene chiamato nella traslitterazione anglosassone, ha partecipato al campionato sovietico fino al 1991, fino allo scioglimento dell'URSS, ed è una delle squadre più importanti e vincenti d'Ucraina insieme alla Dinamo Kiev. Ed è uno dei club ucraini ad aver vinto competizioni europee. Il suo primo trofeo europeo è stata la conquista della Coppa Uefa nel 2008/2009. E' stato fondato nel 1936 e durante la sua partecipazione al campionato sovietico, all'inizio la squadra si chiamava Stachanovec. I suoi colori sociali sono l'arancione e il nero. I suoi simboli sono la talpa e la miniera. Disputa le partite in Ucraina nella città di Charkiv allo stadio Metalist. E' la squadra della città di Donec'k. Partecipa alla Prem"jer-ilha, in Ucraina. E' una delle squadre più vincenti d'Ucraina e vanta diversi trionfi nazionali. Non disputa le partita alla Donbass Arena, che è il suo stadio di proprietà e che è costato 300 milioni, e che ha poco più di 52.000 posti a sedere, a causa della guerra del Donbass, per ragioni di sicurezza, dal 2014. Si spera in futuro possa tornare a giocare nel suo stadio di proprietà. Il magnate ucraino Akhmetov ha preso il controllo della società nel 1996 attuando una politica interessante e vincente. Ha investito nelle infrastrutture e molto nell'acquisizione di calciatori brasiliani, creando un sistema di scouting all'avanguardia. La squadra ucraina viene definita "la squadra più brasiliana d'europa". Ha un particolare feeling con i calciatori verde-oro.

Tra i vari brasiliani che hanno militato nello Shakhtar possiamo senz'altro citare Matuzalem, ex Lazio (c), Brandao (a, primo calciatore brasiliano dello Sachtar), Elano (c), Jadson (c), Fernandinho (c), Willian (c), Ilsinho (d), Luiz Adriano, ex Milan (a), Douglas Costa (c), Alex Teixeira (c), Bernard (c), Marlos (c), Taison (a), Fred (a), Dentinho (a), Ismaily (d), Dodò (d).  Ma altri ce ne sono e altri ce ne saranno. Questa è solo una minima parte dei tanti calciatori brasiliani che hanno scritto pagine di storia di questo club ucraino. A San Paolo per descrivere questa strategia di mercato dello Shakhtar Donetsk, che compra prevalentemente giocatori verde-oro, hanno coniato l'espressione:  "todos comprados a preço de banana no Brasil e negociados depois por uma fabula", ovvero "tutti comprati a prezzo di banana e venduti per una favola".

Questa strategia è vincente sia in campo che economicamente. Per fare degli esempi, Alex Teixeira é stato pagato 6 milioni al Vasco Da Gama ed è stato ceduto allo Jiangsu Suning a 50 milioni. Fred fu pagato 15 milioni all'Internacionale e fu ceduto al Manchester United per 40 mln, mentre Douglas Costa fu pagato 8 mln al Gremio e ceduto a 30 al Bayern Monaco, Fernandinho fu pagato 7.8 mln dall'Atletico PR e ceduto al Manchester City per 40 mln. Willian fu pagato 14 mln al Corinthians e fu ceduto all'Anzhi per 35 mln. Questi sono solo alcuni esempi.

Gli stessi calciatori brasiliani, nonostante non ricevano ingaggi che magari riceverebbero in altre leghe europee più quotate, comunque migliorano di molto gli emolumenti rispetto a ciò che prendono in Brasile, e accettano di buon grado di venire a Donetsk. Nonostante il clima molto più freddo rispetto a ciò che c'è in Brasile, hanno facilità di adattamento grazie alla nutrita colonia brasiliana che c'è sempre nello Shakhtar, e hanno la possibilità di giocare per poi ambire ad andare verso altri lidi europei a guadagnare ulteriormente di più, sia economicamente che a livello di fama e lustro andando a giocare in leghe più quotate rispetto al campionato ucraino. Inoltre è più facile e rapido ottenere un permesso di lavoro in Ucraina rispetto a Spagna o Inghilterra. Anche questo attira i talenti brasiliani ad andare a Donetsk a giocare nello Sachtar.

L'obbiettivo di Akmetov è quello di rendere sempre più lo Shakhtar l'orgoglio della sua regione, la più grande attrazione di Donetsk. I talenti brasiliani fanno parte di questo concetto che ormai è un dogma di questo club.  Lo Shakhtar ha anche un account twitter in lingua portoghese proprio per la forte presenza di calciatori brasiliani presente ogni anno nell'organico del club. L'acquisto di tanti calciatori brasiliani fa parte della cultura calcistica del club stesso.