L'assemblea dei presidenti della Lega di Serie A ha approvato i nuovi pacchetti per la vendita dei diritti tv per il triennio 2018-2020. Due le grandi novità introdotte dai presidenti della A.

      La prima: nessun operatore, in prima battuta, potrà acquistare e di conseguenza trasmettere l'intero campionato di Serie A. Il campionato non è stato suddiviso a squadre, ma a fasce orarie. La foto vi indica le tre fasce. 

     Per esempio se la piattaforma con cui vi siete abbonati acquista il pacchetto verde e il pacchetto blu, ma quella settimana la tua squadra gioca nella fascia oraria del pacchetto giallo voi non la potete vedere. Fate pure tutte le combinazioni per divertimento. Ma già nei social impazza l'ira dei tifosi che si sentono presi in giro. 

         La seconda novità è l'obbligo di trasmettere le immagini delle partite di campionato in chiaro solo dopo le 22. Il bando per i diritti tv del campionato vieta la trasmissione delle azioni migliori e dei gol del campionato prima delle 22 di domenica sulle tv non a pagamento. Gli highlights della Serie A saranno disponibili in chiaro prima sul web poi in tv. Qual è il rischio? Il rischio è che non ci saranno più quelle trasmissioni che, al termine delle partite, fanno vedere le azioni migliori e i gol del campionato. Rimarrà il ricordo della famosa sigla di 90° minuto ma non più la trasmissione.  Per esempio tre ore dopo la fine delle partite vuol dire che se la tua squadra del cuore gioca nella striscia oraria della domenica 20:30 non prima dell' 1:30 di notte possono fare vedere in chiaro gli hinglingts del match.

  Come vedete questa scelta della Lega di seria A? Perché questa scelta? L'assemblea ha scelto all'unanimità questa strada, in quanto la vendita per prodotto dovrebbe garantire un introito di € 300 mln in più rispetto alla vendita per piattaforma. Questo vuol dire che saranno necessari almeno due abbonamenti diversi. 

     Ci possono essere però accordi commerciali fra gli operatori che si sono aggiudicati la licenza. È prevista la possibilità da parte del licenziatario di uno o due pacchetti, di ritrasmettere le proprie partite sulla piattaforma di un altro broadcaster attraverso accordi commerciali.

     Al momento la novità è stata più negativa che positiva. Nei vari social network le persone promettono di disdire ogni tipo di abbonamento a piattaforme di pay preview, che significa tradotto "paga per vedere", che esse siano satellitari o digitali. La Lega di Serie A vende il suo spettacolo. Come una casa cinematografica vende i suoi film. Ma difficilmente si va in una sala cinematografica a vedere un film e ci viene detto che purtroppo loro hanno acquistato la fascia pomeridiana per quella serale occorre andare in un altro cinema. 

    Ma questa scelta è stata vista come una cosa "legalmente illecita", che ha svantaggiato coloro che amano questo sport. Impazzeranno nei social has tag popolari #nopaytv oppure #ioguardo... un altro campionato. Peggio ancora commenti che incoraggiano la "pirateria".  Non sappiamo il costo dei vari pacchetti, magari sarà più accessibili anche se capisco la riluttanza a crederci.

      La scelta di scambiarsi la trasmissione dei canali nelle loro piattaforme dei due competitor più importanti in Italia, Ski e Mediaset, mi dà una speranza che possano accordarsi anche su come ottenere la visione del pacchetto completo di Lega Serie A.
Insomma una rivoluzione che ha creato un bel po' di malumore e non sicuramente gioie.

Speriamo in bene, buona visione a tutti.