Giuliano Sarti è stato il portiere della Fiorentina dell'Inter e della Juventus. Oggi siamo ad un anno dalla sua scomparsa.
In questi giorni parliamo di questioni di soldi, ingaggi proprio di portieri italiani. Donnarumma, Perin e Buffon. Il Calciomercato è in fermento per il futuro di questi portieri. 

È doveroso ricordare Sarti che è considerato uno dei migliori portieri nella storia del calcio italiano, ha trascorso i migliori anni della propria carriera con le maglie di Fiorentina, Inter e Juventus. Sarti ha esordito in A con la maglia della Fiorentina, con la quale, dal 1954 al 1963, ha vinto uno scudetto, una coppa Grasshoppers (torneo dell'Europa Centrale tra i club sportivi che erano risultati vincitori dei campionati nazionali), una Coppa Italia e una Coppa delle Coppe. Il "Portiere di ghiaccio", così era soprannominato, approdò nella "Grande Inter" di Helenio Herrera, che di lui ebbe a dire :" El hombre de la revolution".
All'Inter si era affermato definitivamente e aveva conquistato due scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali. Giuliano Sarti nel 1968 va alla Juventus e fa il secondo portiere a Roberto Anzolin.
Gioca l’ultima stagione in Serie D, all’Unione Valdinievole chiudendo la sua carriera nel 1970.

Alcuni tifosi interisti lo ricordano per un errore commesso contro il Mantova.  Quell'errore destò dei forti dubbi. All'ultima giornata del campionato 1966-67 sul campo del Mantova avvenne un clamoroso episodio. L'Inter venne battuta per colpa di un incredibile errore del portiere Giuliano Sarti, i nerazzurri vennero superati dalla Juventus di Heriberto Herrera che si aggiudicò lo scudetto. L'anno seguente, Sarti passava al club bianconero.

E' il 1° giugno del 1967, un giovedì, la Lega ha spostato l'ultima giornata, per l'impegno internazionale dell'Inter. Ultima gara di campionato. L'Inter guida la classifica con 48 punti, la Juve segue a 47. La squadra di Helenio Herrera deve affrontare una apparente tranquilla trasferta a Mantova, mentre i bianconeri hanno una sfida non facile in casa contro la Lazio che deve evitare la sconfitta per non retrocedere in B.
I neroazzurri entrano in campo con Sarti, Burgnich, Facchetti, Bedin, Guarneri, Picchi, Domenghini, Mazzola, Cappellini, Suarez, e Corso. L'Inter deve vincere a tutti i costi per aggiudicarsi il titolo. Al Mantova viene offerto un premio partita in caso di vittoria per incentivare l'impegno.
Ad alimentare il caso, contribuisce anche l'arbitro Francescon, che una volta terminato l'appello, dice: "Ragazzi, è inutile che oggi andiate a terra in area del Mantova. Tanto ve lo dico subito: un rigore a voi non lo concederò. Non ho nessuna voglia di sentirmi dire che vi ho regalato lo scudetto".
Inizia Mantova - Inter, gli ospiti incominciano alla grande, Suarez è padrone assoluto del campo, Mazzola colpisce la traversa a Zoff ormai battuto, il primo tempo termina 0-0. Stesso risultato a Torino tra Juventus - Lazio.
Al 4' minuto della ripresa il fattaccio. Bedin perde la palla a metà campo, Di Giacomo prende palla, di fronte a se a solo il libero dell'Inter Picchi. Invece di puntare la porta si lascia curiosamente accompagnare verso la zona della bandierina dall'ex compagno di squadra, che gli dice: "Stai largo". Di Giacomo effettua un innocuo cross al centro. Giuliano Sarti, completamente solo si fa incredibilmente sfuggire la palla che entra in rete. L'Inter è distrutta ma reagisce, nel finale ci sono due episodi sospetti in area del Mantova. Prima Suarez e poi Mazzola vengono atterrati, ma l'arbitro non concede il rigore.
Intanto la Juventus passa in vantaggio con Bercellino e raddoppia con Zigoni. I bianconeri sorpassano l'Inter e conquistano il 13° scudetto.
Pochi giorni dopo l'errore di Sarti, Emilio Violanti, giornalista della Gazzetta dello Sport, predice: "Vedrete che ora finirà alla Juventus, ci starà un paio d'anni e poi sparirà dal giro del grande calcio. Perché questi episodi il grande calcio li rifiuta".  Giuliano Sarti finì alla Juventus, ci restò due anni e poi scomparì dal giro del grande calcio.

Comunque L'IFFHS, l'organismo riconosciuto dalla FIFA che si occupa delle statistiche e record riguardanti la storia del calcio, lo ha annoverato tra i più forti portieri europei del XX secolo, collocandolo in 43ª posizione. I cugini interisti con lui tra i pali hanno ottenuto dei grandi risultati. 
Ad ogni situazione dove sorgesse il dubbio di un probabile "biscotto", un articolo o un intervista a Giuliano Sarti era quasi d'obbligo chiedendogli come ci si sente in una tale situazione. Chissà se fosse stato in vita anche quest'anno, una sua opinione tra De Vrij e il rigore su Icardi o sul tormentone deve giocare o deve rimanere fuori, qualcuno al "Portiere di ghiaccio" l'avrebbe chiesto? 

È doveroso il ricordo al primo anniversario della sua scomparsa. Questo è un episodio che non cancella assolutamente la storia di un grande campione. Grazie Giuliano Sarti...