Facciamo un po' di chiarezza sul tema del giorno, ovvero il fallo di mano e da rigore di Benatia, che già ammonito non si vede espellere per secondo giallo dall'arbitro Mazzoleni, come molti invece si aspettavano. Alcuni, per lo più sostenitori della Juventus, sostengono che l'arbitro abbia valutato correttamente l'episodio, in quanto ritenuto Involontario, e ci sta, o meglio ci sta che lui lo abbia interpretato, ma non che lo abbia interpretato in maniera sbagliata. Purtroppo termini come Volontario e Non o Interpretazione dell'arbitro non sono molto chiari. 

Partiamo da monte, ovvero dal domandarsi se fosse rigore o meno, cosa ad alcuni ancora poco chiara, e forse allo stesso arbitro Mazzoleni, che è dovuto ricorrere al VAR nonostante il fallo sia stato subito percepito non solo dai giocatori rossoneri e stessi bianconeri (che non hanno quasi protestato, nemmeno lo stesso Benatia), ma anche da un intero stadio. Probabilmente proprio essendo ricorsi al VAR, la situazione ha spostato l'attenzione solo sul rigore e non sull'aspetto punitivo a livello di sanzione di cartellino, tant’è che gli stessi giocatori del Milan, probabilmente trasportati dall'euforia per appunto la rettifica alla decisione iniziale e l'assegnazione del rigore stesso, non hanno più di tanto protestato in merito al secondo giallo.

Per far chiarezza analizziamo punto a punto il regolamento completo:

Il regolamento, ovviamente, dedica uno spazio specifico al fallo di mano, per la precisione a pagina 92 del testo vigente, Regola 12.

Fonte primaria: Il fallo di mano, implica un atto intenzionale di un calciatore che con la mano o il braccio viene a contatto con il pallone. I seguenti criteri devono essere presi in considerazione (attenzione qui non parliamo di ammonizione, ma solo ed esclusivamente di quando e perché si fischia il fallo):

1) Il movimento della mano verso il pallone (e non del pallone verso la mano).

2) La distanza tra l'avversario e il pallone (pallone inaspettato).

3) La posizione della mano non significa che ci sia necessariamente l'intenzione.

4) Toccare il pallone con un oggetto tenuto con la mano (es. indumenti parastinchi etc..) è considerato una infrazione.

5) Colpire il pallone lanciando un oggetto (scarpa parastinchi etc..) è considerato una infrazione.

Nel caso di Benatia vengono quindi coinvolti il punto 1, 2 e 3, quindi si entra nello specifico: A quali criteri deve attenersi l'arbitro per stabilire che un calciatore ha toccato il pallone con la mano o il braccio intenzionalmente?

Deve valutare se il contatto sia voluto dal calciatore e se questi allarghi, alzi, allunghi, muova o comunque tenga la mano o il braccio con l'intenzione di costruire maggior ostacolo alla traiettoria del pallone. Non deve essere considerato intenzionale il gesto istintivo solo nel caso in cui dedito a coprirsi il volto, il basso ventre o rimanga attaccato al corpo(perchè di certo non se lo può staccare), e infranga quindi il famoso “volume corporeo”, ma anche in questo ultimo caso, entra in ballo e bisogna far riferimento ad altra regola, perchè le braccia in area di rigore e in alcune situazioni, andrebbero tenute dietro il corpo.

Detto che, nel caso di Benatia, se non fosse stato volontario, Mazzoleni non avrebbe proprio dovuto fischiare fallo, veniamo alla fase due del regolamento.

Fonte secondaria: precisazioni del Settore Tecnico, questo ulteriore documento NON modifica il testo del regolamento ma, semplicemente, lo integra. Integrare significa aggiungere altri elementi utili al giudizio, senza cambiare i parametri basilari.

1) Il fallo di mano, per essere punito e quindi sanzionabile con un calcio di punizione o rigore, deve essere VOLONTARIO (e qui rispondiamo già a parecchi quesiti, perchè se Mazzoleni alla fine ha fischiato fallo vuol dire che ha ritenuto l'intervento di Benatia volontario).

2) viene considerato volontario quando un calciatore muove intenzionalmente l'arto verso il pallone, o assuma con il braccio una posizione innaturale, cioè non funzionale al movimento del resto del corpo (e qui abbiamo visto un Benatia trasformarsi in Superman)

Attenzione: occupare maggior volume non è di per se punibile, se non collegato ad un movimento non congruo del braccio.

Specifico: Come vedete non viene mai indicata la dizione “calcio di rigore” perché il fallo di mano (ovviamente) deve essere punito in qualsiasi zona del campo con la medesima disciplina. E deve essere punito in qualunque momento della gara: il regolamento non cita mai la circostanza “se mancano pochi secondi alla fine si può sorvolare” … o se "Se un giocatore viene appena ammonito, ciò non significa che se nell'azione successiva compia un atto altrettanto sanzionabile non debba esserlo ulteriormente".

Per riassumere, questo rigore è solare, lo era dagli spalti per i tifosi, non lo era evidentemente per Mazzoleni che è dovuto ricorrere al VAR. Ma ci sono tutti gli elementi che abbiamo analizzato: 1 – aumento volume corporeo 2 – distanza 3 – posizione innaturale.

veniamo ora all'errore di non ammonire Benatia e quando deve essere applicata l'ammonizione:

L' ammonizione deve essere applicata se un calciatore commette in un modo imprudente una delle sette infrazioni sanzionabili con un calcio di punizione diretto o con un calcio di rigore:

1) Proteste all'arbitraggio.

2) Ritarda la ripresa di gioco.

3) Comportamento antisportivo.

4) Simulazione.

5) Interruzione di una chiara occasione da goal. 

Mi sembra siano 7 ma mi fermo al 5°, ottenendo quella che doveva essere l'interpretazione arbitrale corretta, se Mazzoleni ha fischiato il fallo da rigore vuol dire che il fallo di mano è stato valutato quale intenzionale, Era una chiara occasione da Goal? Direi di Si.

Quello che probabilmente trae in inganno parecchi utenti è di limitarsi al volontario o involontario, ma non è così, perchè l'interpretazione dell'arbitro va si a suo discapito, ma attenzione a non perdervi in un bicchiere d'acqua, perchè se l'interpretazione è sbagliata, è sbagliata non si scappa, cioè non significa che io vedo bianco e tu nero quindi io dico la mia e tu la tua, non è libertà di pensiero, sennò ogni arbitro direbbe la sua e in queste occasioni tutti entrerebbero scomposti a braccia larghe. Per interpretazione dell'arbitro si intende che debbano, questi punti del regolamento, come in una combinazione consequenziale, matchare o meno, non vanno viste come regole a se stanti e singole. Detto questo, è per questo motivo che i responsabili tecnici (cioè i responsabili delle varie categorie nazionali), su incipit del Settore Tecnico (l’organo che vigila sul e spiega il regolamento in caso di necessità) spesso indicano delle vie da seguire per la valutazione di fatti complessi. A fronte di una semplicità apparente, ci sono taluni particolari di enorme difficoltà. In questo ambito il fallo di mano è sicuramente il più complesso, ancor più difficile del fuorigioco perché implica la valutazione di tanti elementi in pochissimi decimi di secondo, oltre alla capacità di individuare il tocco stesso.

Sicuramente si, è sempre facile sportivamente parlando, vedere persone che difendano la propria squadra a prescindere, e difficilissimo fare il contrario, fa male soprattutto quando si sentono coinvolti indirettamente, con questo articolo spero solo sia più chiaro il regolamento (che già chiaro di suo non lo è), senza sminuire di certo la Juventus o qualsiasi altra squadra a prescindere dallo storico di favoritismi o meno arbitrali, nonostante la mia fede calcistica, la superiorità tecnica della squadra bianconera e il suo merito in campo non si discute, ma sicuramente contestare l'operato del signor Mazzoleni, che non definisco arbitro, già recidivo di più errori in più occasioni e che, come altri elementi, penso essere semplicemente sopravvalutato, essendo eletto dal collegio arbitrale e dalla FIGC quale Internazionale, nonostante ci siano altri direttori di gara in Italia più meritevoli.

NB: Vi riporto link al documento che si occupa di vari aspetti, tra i quali fuorigioco, falli di mano e dati statistici, consultabile nella sua interezza: http://www.aia-figc.it/download/23_03_2015incontromarzo_definitivo.pdf .