Convocato proprio in questi giorni da Mancini nella Nazionale maggiore (il primo dei nati negli anni 2000) e da molti ritenuto il futuro del centrocampo italiano, Sandro Tonali è finito prepotentemente nel mirino del Milan, pronto a presentare già nella sessione di calciomercato invernale un'offerta al Brescia, squadra dove milita ed è cresciuto, vicina ai 20 milioni, comprensiva dei cartellini di alcuni giocatori delle giovanili rossonere.

Cercato sia in Italia che in Europa, nonostante il presidente delle rondinelle, Massimo Cellino, parta da una valutazione di 30-35 milioni per intavolare una trattativa, con Inter, Juve, Chelsea e Roma già interessate, ma soprattutto il Napoli, che, proprio in questi giorni, starebbe provando ad irrompere sul giocatore, non dovrebbero comunque esserci problemi nel raggiungere un accordo, visti gli ottimi rapporti che intercorrono tra le due società  con anche lo storico gemellaggio tra le rispettive tifoserie. A propendere poi per la scelta definitiva, ci sarebbe il diretto volere di Tonali, la cui fede calcistica è proprio per il Milan.

Centrocampista centrale, paragonato a Pirlo, soprattutto per la sua capigliatura e somiglianza, Tonali è in realtà un regista si, ma molto meno tecnico rispetto alle caratterstiche che erano del primo, di contro però più fisico e dinamico. Uno dei protagonisti del recente secondo posto dell'Under 19 all'Europeo in Finlandia, già da tempo nel giro delle under azzurre, il classico ragazzo casa e pallone, con la testa sulle spalle, nonostante i suoi 18 anni è già da due stagioni uno dei migliori giocatori della Serie B, dimostrandosi un modello in campo quasi come un veterano.

Utilizzabile come centrale di centrocampo, con attitudini prettamente difensive, nei pensieri di Gattuso e della dirigenza, andrà con tutta probabilità a sostituire il lungo degente Biglia, che dopo l'operazione al polpaccio, resterà fuori dai campi di gioco per almeno 4 mesi.

A lasciargli spazio in rosa, sarà con tutta probabilità uno o più tra Montolivo, Bertolacci e Mauri, ormai esclusi dal progetto, la cui rescissione o cessione porterà nelle casse di via Aldo Rossi parte della differenza cash necessaria per l'approdo in casacca rossonera del nativo di Lodi.