Trilogia di Icardi

Parte III (farsesca)

Già, voglio confermare il vecchio detto che dice "non c'è due senza tre" e mi accingo a scrivere ancora di Icardi, per la terza volta nel giro di pochissimi giorni.

Fin qua, a scapito di una scontata antipatia di ritorno, di cui mi farò ragione, ho perorato posizioni favolevoli a Maurito Icardi, guardando da angolazioni diverse la vicenda che si sta protraendo oltre il lecito, quasi oltre il tollerabile, senz'altro oltre i confini rassicuranti del buon senso.
Adesso voglio immaginare che i suoi numerosi detrattori, almeno a contare quelli che si espongono a dare un giudizio (spesso affrettato, di pancia e non ragionato, altrimenti anche ben argomentato e non banale), abbiano completamente ragione. Dunque: è colpevole!

Ebbene, quando si condanna una persona la pena dev'essere commisurata al danno causato. Giusto? 
E allora, se ha torto, ditegli grazie! 
Ma non un grazie sottovoce, che si sente a malapena e può essere scambiato per un qualsiasi mugugno o un imbarazzato suono di assenso poco convinto.
Ditelo a voce alta, con allegria e con occhi che brillano di gioia!
Eccedo? E perché? Se dalla sua colpa tanti hanno tratto beneficio!

Vediamo chi dovrebbe ringraziarlo:

1) Chi lavora nel campo dell'informazione sportiva, ad esempio. Perché ci si può sbizzarrire a dire tutto e il contrario di tutto; raccogliere le mille voci che si spendono con leggerezza o grevità, accalorati da questo argomento risibile; aggiungendo voci famose e voci non riconoscibili; scoop fatti perfino di cavolate, come il simpatico amoreggiare sul web di Ivan Perisic e Maxi Lopez, che si scambiano cuoricini in dispetto all'antipatico nemico (in verità penso che Perisic non sia così stupido, ma sia stato traviato dal fascino melevolo dell'ex di Wanda Nara), ecc. Insomma, in mancanza di meglio, un buon riempitivo per le pagine bianche.

2) Il già citato Ivan Perisic, descritto come oppresso dalla presenza di Icardi e dai commenti della di lui signora e che, liberato da questo peso, miracolato come Lazzaro, è rinato e ha smesso di passeggiare sconsolato lungo la sua fascia, come se fosse su un bagnasciuga in costume sotto il sole estivo, e ha ripreso a correre come ai bei tempi.

3) Il citato Maxi Lopez, che non eccelso come calciatore, presentatosi perfino colpevolmente incinto al raduno, nel periodo in cui prestava servizio a Torino (per  quelli che danno del poco professionale a Maurito!), indispettendo il buon Mihajilovic, a cui così era utile solo per le punizioni, nel senso che gli faceva risparmiare un uomo in barriera, e da sempre eroe per i detrattori di Icardi, perché ha potuto trovare l'amore. Anche se gli amori nati in rete, a guardare i thriller dedicati a questo argomento, sono rischiosi e non sempre hanno un happy-end.

4) Luciano Spalletti, perché ha potuto ricompattare uno spogliatoio che non sempre lo capiva. Forse continua a non capirlo, ma lo segue ciecamente (colpiscine uno per educarne cento!). Speriamo di non andare a sbattere.

5) Ancora Luciano Spalletti perché ha trovato negli occhi di Lautaro Martinez quello che cercava, trovando il centravanti che gli risolve i problemi (frecciatina a Icardi che l'anno prima si era limitato a soli 29 goal). La domanda che mi pongo è: prima non lo guardava o solo adesso Lautaro ha questi occhi? Buona la prima?

6) Lautaro Martinez perché, in buona fede, senza lavorare per la sua caduta, ha potuto trovare lo spazio che merita. Deve ancora crescere, per fortuna, ma non tutte le disgrazie vengono per nuocere e, almeno lui, è un amico di Icardi. Ed è quello che ne beneficia con merito, senza tradimenti o isterie.

7) La Juventus perché potrà riproporre lo scambio Gonzalo Higuain - Maurito Icardi, con maggiori possibilità di riuscita, cedendo un giocatore di ritorno dal Milan e dal Chelsea (Chelsea che non può fare mercato e con Sarri in disgrazia) in cambio di un centravanti forte, più giovane e motivatissimo.

8) Bobo Boninsegna e Pietrino Anastati, stanchi di essere citati per lo scambio più sbilenco (diciamo così) di centravanti del secolo scorso. L'uno Boninsegna (58 presenze e 22 goal alla Juve) di 5 anni più vecchio (e interista fino al midollo e bandiera nerazzurra) fu regalato, con l'aggiunta di 800 milioni del 1976, per avere Pietrino Anastasi (46 presenze, 7 goal all'Inter), di cui Boniperti voleva sbarazzarsi. Indovinate chi si fregò le mani pensando di avere rifilato una sòla e chi fece davvero l'affare. Adesso, l'affare Zaniolo è un po' inquietante, dal mio punto di vista, in previsione di questo scambio, però, almeno loro, non saranno più citati come esempio di "scambio" e Paratici avrà un motivo per accostarsi, anche se da lontano, al mitico Boniperti.

9) Paratici, per il motivi ai punti 7 e 8.

10) Gonzalo Higuain perché non tornerà a Torino, ospite non gradito, ma verrà accolto entusiasticamente dall'altra sponda calcistica di Milano. Nei momenti di stanchezza, qualora fosse in sovrappeso, potrebbe raggiungere Perisic sulla fascia e passeggiare in compagnia. Stia attento a non ingelosire Maxi Lopez, però.

11) Parte della tifoseria interista, quella felice di essersi liberata della serpe in seno Icardi e aver preso un attaccante di levatura mondiale, nonché buona forchetta.

12) Tutta la tifoseria milanista, per i motivi di cui si parla al punto 11 (un po' anche per il 10).

13) La tifoseria juventina per i punti 8, 9 e 10, con un pizzico di nostalgia del passato e con le certezze del presente.

14) Ausilio, per tutti i punti precedenti. In particolare quelli 7, 8 e 9, fin quando non li capisce e, soprattutto, fino a quando non li capisce Steven Zhang.

15) ...e mettiamoci anche Matteo Politano che potrà finalmente esultare con le mani alle orecchie senza rischiare che Ivan il terribile gli spacchi l'osso del collo.

Non se ne abbia a male nessuno, frugando fra le righe trovate parecchia ironia a condire tante verità.

Mi scuso con i nomi citati. Per la maggior parte seri professionisti per cui nutro rispetto: la natura dello scritto esigeva personaggi caricaturati.

Ok, lo so che ho rotto e mi avvio ad un mesto silenzio sul caso Icardi...

Saluti.