Mi chiamo Gianmarco, ho ventisei anni, tifo Juventus da quando ne ho dieci e in questi sedici anni di strada ne ho percorsa assieme alla mia squadra.
Ricordo in maniera nitida gli anni bui, i due settimi posti di fila, le figuracce in Europa League dove cadevamo sotto colpi di giocatori sconosciuti (indimenticabile la partita Lech Poznan- Juventus subendo la tripletta di un certo Rudnevs), il passaggio di consegna forzato tra allenatori troppi acerbi (Ferrara su tutti) ad allenatori a fine carriera privi di stimoli (Zaccheroni e Del Neri) che allenavano giocatori non all'altezza della Juventus seppur con biglietti da visita incoraggianti (Roma- Juventus 1-3, 30 Agosto 2009, decisa dai nuovi acquisti Diego Ribas da Cunha e Felipe Melo).
Fortunatamente, ricordo in maniera altrettanto nitida anche gli anni belli, gli anni del ritorno del figliol prodigo Antonio Conte, creatore della corazzata bianconera che ha dominato incontrastato in Italia, la BBC, il record di 102 punti, il primo regno targato Max Allegri ricco di scetticismo ma protagonista di altrettante vittorie, insperati traguardi europei raggiunti e l'accoglienza in squadra di campioni del calibro di Cristiano Ronaldo.
Proprio l'ultimo allenatore menzionato ha deciso il 28 maggio 2021 di riaprire un nuovo ciclo con la Juventus, raccogliendo l'eredità di Andrea Pirlo, dopo un'annata al di sotto delle aspettative. Come tanti tifosi juventini ho pensato: "Beh, lui conosce l'ambiente, ha rifiutato il Real Madrid, la società e i giocatori si fidano di lui... vediamo che succede". 

Reseconto della prima stagione 21/22: quarto posto in campionato (osannato come se fosse il primo), fuori agli ottavi di champions con il modesto Villareal, Supercoppa italiana e Coppa italia perse contro la rivale di sempre, l'Inter campione d'Italia in carica. Poi però è arrivato il mercato estivo, sono arrivati Di Maria e Bremer, è ritornato il fenomeno Pogba, Chiesa in fase di cupero e tanti giovani interessanti. 
La mia squadra era di nuovo tra le favorite, era di nuovo pronta a vestire un ruolo da protagonista, ma invece le mie ambizioni sono state nettamente superate da un'amara disillusione. Nelle prime nove partite stagionali 22/23, la Juventus ha vinto due partite, pareggiate quattro e perse tre, delle quali due nelle prime due giornate di Champions League, compromettendo la qualificazione agli ottavi e segnando un record di 0 punti dopo le prime due partite. Come detto in apertura di questa lettera, ne ho di ricordi brutti che ho potuto nascondere in un cassetto della mia memoria, ma la stagione attuale rischia di superare, paradossalmente, quei tempi bui cosi lontani.
Ci si sta chiedendo in questi giorni quale sia il problema della Juventus attuale, passando tra diversi interrogativi: Allegri merita di essere esonerato? I giocatori non stanno onorando come dovrebbero la maglia della Juventus? La società ha perso il controllo del proprio progetto tecnico?

Noi comuni mortali tifosi possiamo esporre le nostre teorie, additare, sfogarci con qualche riga e magari anche arrabbiandoci con il nostro allenatore, con i giocatori che tifiamo e di cui indossiamo la maglia perchè come nelle più belle storie d'amore, ci si arrabbia, ci si intristisce solo se ci si tiene ed io alla mia Juventus ci tengo tanto, da quando ho dieci anni e sono stanco di rimanere sveglio in questo incubo che è diventato troppo reale.

In ogni caso, come si dice in questi casi, fino alla fine forza Juventus.