Quando si sta vivendo un brutto sogno, o per meglio definirlo un incubo, la prima mossa da fare è cercare di svegliarsi, o in autonomia o con l'aiuto di qualcuno esterno che ci dia una scossa o che ci tiri un pizzicotto per aprire gli occhi e tornare alla realtà, cessando quell'attimo di terrore che si sta vivendo.
Questa è una tecnica insegnateci dai nostri genitori, dei nostri nonni che, quando eravamo piccoli, ci consigliavano di usare questi piccoli trucchetti per sfuggire alle nostre paure più profonde.

Nonostante quest'anno abbia raggiunto la soglia dei trent'anni e non sia più un bambino, credo che anche Paul Pogba abbia provato più volte a farsi aiutare da qualcuno per svegliarsi da questo incubo che sta vivendo da quell’11 luglio 2022 in cui è tornato alla sua vecchia casa, la Juventus.
Un incubo a tinte bianconere, che persiste da tempo con brevi intervalli di risveglio e ritorno alla vita reale ma che vengono riassorbiti seduta stante dalla attività onirica maledetta del numero 10 bianconero.
Dopo mesi di sofferenza, critiche e silenzi obbligati Pogba stava ricominciando ad assaporare una parvenza di normalità, riacquistando confidenza con il campo, il suo habitat naturale e provando a svegliarsi e a svegliare anche i suoi compagni di squadra nei momenti di difficoltà con la sua qualità, con la sua presenza, con la sua classe ed in questo c'era anche riuscito; difatti grazie alla sua intuizione ha permesso a Federico Gatti di pareggiare l'andata della semifinale di Europa League contro il Siviglia a tempo quasi scaduto.
Ancora prima, nella partita casalinga con il Lecce aveva svolto 20 minuti di partita incoraggianti, uno spezzone di partita in cui tifosi, Massimiliano Allegri e tutto l’ambiente poteva finalmente dire: “Ok, sembra che la nostra stella stia tornando a brillare.”
Invece questa dolce illusione è terminata nel giro di qualche giorno poiché ieri sera, nel posticipo casalingo della Juventus contro la Cremonese, Pogba alla sua prima partita da titolare in stagione e prima partita da titolare in assoluto allo Stadium dopo 20 minuti di gioco ha dovuto di nuovo tornare a dormire, rivivendo quell'incubo così legato a lui, condensando nuovamente tutti quei mesi di sofferenza pregressi in un'altra serata.

La stagione della Juventus quest'anno è stata caratterizzata da diverse vicende negative, prima su tutte il caos societario e la penalizzazione subita in campionato, con tutti i nessi e connessi mediatici ma una grande mancanza è stata proprio la non presenza di Pogba, ritornato alla base proprio per porre di nuovo la Juventus al di sopra di tutti ma ciò non è stato possibile.
L'esito degli esami svolti oggi dal calciatore al J Medical hanno evidenziato una piccola lesione che di fatto conclude la stagione del polpo e visto lo storico del calciatore da un punto di vista medico, non sarebbe anomalo anche esultare per questo responso.
Sono convinto che tutti i tifosi bianconeri, ma anche la società stessa, continueranno ad aspettare il proprio campione, continueranno a dargli fiducia incondizionata e saranno pronti a svegliarlo nuovamente da questo brutto incubo, in attesa di cancellare il nero e far splendere solo il bianco nella sua nuova vita da juventino.

Forza Paul, ricordati il nostro motto, hai una maglia numero 10 da difendere, onorare e sfoggiare, hai una squadra che è con te, sempre: fino alla fine.

 

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