Eccentrico, vulcanico, senza peli sulla lingua ma un grande conoscitore di calcio.
Questo è il ritratto di Maurizio Zamparini, una delle figure più importanti dell’ultimo ventennio calcistico che quest'oggi purtroppo è venuto a mancare a causa di una malattia con la quale stava combattendo in questi ultimi tempi, pochi mesi dopo la tragica morte del figlio Armando ad appena 23 anni.
Il presidente, appellativo con il quale era solito riferirsi a Zamparini, ha legato la propria carriera imprenditoriale e calcistica principalmente a due squadre: la prima il Venezia, acquisita nel 1986 e portata nel giro di quattro anni alla promozione in serie A dopo la trafila nelle serie minori con Walter Novellino in panchina e la seconda il Palermo, squadra chi ha acquistato nel luglio 2002, ricoprendo la carica di presidente e patron  fino al 2018, scrivendo pagine indelebili della storia rosanero in Serie A, portando la squadra a raggiungere posizioni di rilievo e calcando sovente anche palcoscenici internazionali.

Per gli amanti del calcio Zamparini è stata una benedizione poiché grazie alle sue intuizioni il Palermo ha potuto formare e forgiare nel corso degli anni alcuni dei più grandi calciatori che il calcio italiano ed europeo hanno potuto ammirare: gli esempi più noti sono i vari Cavani, Dybala, Pastore, Ilicic e Miccoli.

Di pari passo alla sue grandi intuizioni di mercato, Zamparini si è sempre contraddistinto per il suo carattere deciso ed a tratti persino arrogante, guadagnandosi in ogni caso grandi riconoscimenti e attestati di stima all’interno del mondo del calcio e tra i suoi colleghi. E’ stato noto anche per la sua tendenza a cambiare con facilità l’allenatore della propria squadra, come dimostra il gran numero di allenatori cambiati nel corso degli anni alla guida del Palermo (il povero Beppe Iachini ne sa qualcosa…), consuetudine che gli è valso l’espressione di  “mangia-allenatori”; Difatti in totale di 32 anni di presidenza ha intercambiato la bellezza di 66 allenatori.

Il  calcio perde oggi una grande persona ed un grande uomo, a pochissimi giorni dalla recente scomparsa di un'altra grande figura calcistica come il mister Gianni DI Marzio e mi sembra opportuno omaggiare il presidente con una top 11, dai tratti decisamente offensivi, dei talenti che hanno calcato il campo del Renzo Barbera: Sirigu; Barzagli Kjaer Zaccardo Grosso; Pastore Ilicic; Miccoli Dybala Cavani; Toni
Grazie di tutto, Presidente!