Lione 2020, Porto 2021, Villareal 2022.

Qualcuno la chiamerà maledizione degli ottavi, qualcun altro la definirà sfortunata coincidenza ma la realtà dei fatti ci racconta che da tre anni a questa parte la Juventus non riesce ad andare oltre gli ottavi di finale di quell'agognata Champions League, al cui accostamento emergono spontanei solo sentimenti quali malinconia, dispiacere e delusione.
Una delusione che è evidente tra i tifosi, sia al momento del fischio finale alloa stadium sia consultando le varie pagine social, sia leggendo tra le righe nelle dichiarazioni di Massimiliano Allegri nel post partita dove, mediante la sua eccelente dialettica, ha cercato di oscurare una condizione difficile da accettare ma che è realtà: la Juventus ha dei limiti tecnici e attualmente non è in grado di competere con la maggior parte delle top squadre europee.

Questo concetto lo hanno ribadito, in maniera più netta ed esplicita, due colonne bianconere del recente passato, come Claudio Marchisio e Patrice Evra ai microfoni di Prime Video, i quali hanno evidenziato la mancanza di qualità in alcuni reparti (centrocampo su tutti) e la non capacità di lettura e gestione della partita nei novanta minuti; e per quanto si possano condannare gli errori individuali (vedasi il fallo da rigore di Rugani in occasione del primo gol) alla Juventus mancano le fondamenta per poter gareggiare a questi livelli, quasi frantumate mi viene da dire dopo il 2015, l'ultimo anno in cui, a parer mio, la Juventus era nella top 10 in Europa, con una difesa rocciosa (La BBC) ed un centrocampo da playstation.
Non mi sento neanche di condannare Allegri e accodarmi ai vari inviti social per cacciarlo una seconda volta, perchè Allegri di professione fa l'allenatore e non il prestigiatore e francamente mi domando: come si riesce a realizzare una buona pizza se non si hanno degli ingredienti di qualità?
La soluzione a questa domanda è la seguente: ci si adatta, si fa quel che si può, sperando di soddisfare comunque coloro che assaggiano il prodotto che offri. Questa ricetta forse può andare bene in Italia, ma in Europa ci sono altri standard da tenere conto e la vecchia signora oggi non ha cavaliere che tenga.

Parole di un tifoso amareggiato, di un tifoso deluso ma di un tifoso che non cesserà mai di manifestare la propria passione e difendere la speranza, in attesa che un giorno tali sacrifici possano essere ripagati.

Fino alla fine