L'estate 2022 si sta dimostrando, sempre più, come la vetrina di eventi che scombussolano indirettamente la nostra routine. Pensiamo alle dimissioni del premier Draghi e la conclamata crisi di governo, alle amare accettazioni circa l'aumento dei costi dei servizi primari e non, alla convivenza ancora scomoda con il COVID-19. Quindi più che mai le proprie passioni e i propri hobby diventano la via per sfuggire alle preoccupazioni sociali e la sessione estiva di calciomercato rappresenta, per gli amanti del "football" (parafrasando il buon Lele Adani), l'occasione perfetta. Ed il calciomercato di quest'anno si candida seriamente ad essere sul podio delle sessioni più avvincenti e ricche di grandi colpi degli ultimi anni. 

Finora abbiamo assistito a grandi ritorni di figliol prodighi, come il caso di "Big Rom" Lukaku, che dopo 12 mesi di latitanza in quel di Londra e riabbraccia il suo compagno Lautaro per riformare la collaudata Lula; lo sbarco sul pianeta Roma di Paulo Dybala, dopo sette anni di Juventus e dopo essere stato per tanto tempo al centro dei desideri dei tifosi nerazzurri, pre-gustori di un tridente Lukaku-Lautaro-Dybala che è destinato a rimanere scritto solo su articoli di giornale. Ma come dimenticare la presa della Bastiglia Bianconera, con l'acquisto di campioni conclamati, come il Fideo Angel Di Marìa, il secondo ritorno illustre direttamente da Manchester, il retroattivo possessore della maglia numero 10, Paul Pogba, e l'erede designato di Giorgio Chiellini, quel Gleison Bremer strappato sul gong a suon di milioni all'acerrima rivale meneghina.

Il Napoli saluta due pilastri come Insigne ed il Komandante Koulibaly ma abbraccia una nuova promessa dalla difficile pronuncia, il georgiano Kvaratskhelia, e si prepara a calcare nuovamente i palcoscenici della Champions League. Il campione d'Italia uscente, il Milan, continua la sua graduale crescita sulle orme dell'entusiasmo di una tifoseria che sogna nuovi colpi, proveniente dal Belgio e dalla Francia, per confermarsi e per difendere lo scudetto nella maniera più adeguata possibile, aspettando nel 2023 il loro innarestabile highlander, Zlatan Ibrahimovic. Le trattative di mercato ammirate e seguite finora hanno alzato l'asticella di competività delle big del nostro campionato, alimentando promesse di vendette, affermazioni europee e ri-conquiste di scudetti, in un anno in cui il campionato avrà luogo per la prima volta nella storia nella seconda decade di agosto, causa il mondiale in Qatar e stabilire a monte un vincitore è un'impresa, fortunatamente, ardua. Non resta che goderci la seconda parte restante di questo calciomercato, che alimenta sogni, paure, ma sopratutto tanta tanta emozione.