La Roma pare essere vicina a cedere Alisson Becker al Real Madrid, per la ''modica'' cifra di 70 milioni di euro. Fosse davvero così, fosse davvero pervenuta in sede alla società capitolina un'offerta del genere da parte del club madrileno essa sarebbe allora da cogliere al volo: Monchi, vero re Mida delle plusvalenze, porterebbe il portiere brasiliano sulle sue spalle fino a Madrid se fosse necessario. 70 milioni per un portiere sono manna dal cielo e Monchi sa benissimo che offerte del genere vanno accettate subito, poiché più degli altri giocatori il rendimento dei portieri può subire incredibili variazioni da una stagione all'altra. Il Milan con Donnarumma ne sa qualcosa. Allisson ha disputato una stagione forse irripetibile, per la Roma è il momento perfetto per venderlo, per lui di fare un salto tra le più grandi e forti squadre europee. Gli antichi romani parlavano a proposito di carpe diem: chissà se portiere e società giallorossa sapranno cogliere l'attimo.

Sulla tempistica della vendita di Allisson nulla da dire a Monchi. Il mondiale è un'ottima vetrina dove lasciar brillare i propri articoli più preziosi. Tuttavia il ds giallorosso ha commesso (a mio modesto parere) un errore.
Se già si pensava di vendere Allisson Becker, perché la Roma non si è cautelata bloccando o acquistando già un altro portiere? Sto pensando naturalmente a Perin, fresco giocatore della Juventus per la modica (questa volta per davvero) cifra di 12 milioni di euro più bonus. L'ex capitano del Genoa avrebbe rappresentato il profilo adatto a raccogliere l'eredità del brasiliano. Giovane, forte tecnicamente, con grande personalità, italiano e soprattutto dal cuore giallorosso. Pensate che se la Roma si fosse fatta avanti insieme alla Juventus, Perin avrebbe scelto a mani basse Torino? Avrebbe probabilmente scelto la Roma, avendo la sicurezza di giocare titolare, sentendosi al centro di un solido progetto di crescita da parte della società e soprattutto potendo giocare nella squadra per cui tiene. La verità è che la Roma non s'è fatta avanti e Perin è volato a Torino. Un'occasione persa.

Anche perché non ci sono molti altri portieri equiparabili per qualità/prezzo all'ex genoano. La ricerca della Roma si concentra ora su Sirigu del Torino, il quale potrebbe approdare alla Lupa per una decina di milioni: aiuterebbe Monchi il buon rapporto intessuto col Torino, con cui il ds giallorosso sta anche trattando il ritorno di Bruno Peres, dato per partente dalla Roma. Un altro profilo seguito è quello di Alphonse Areola del Psg, che con l'arrivo di Buffon sarebbe probabilmente relegato in panchina, così come il tedesco Trapp. Tuttavia la situazione è molto più complicata rispetto al portiere del Torino, sia per il costo maggiore del cartellino del portiere franco-filippino (oltre 20 milioni di euro) sia per la volontà del club parigino di puntare per il futuro su di lui. Più probabile una sua cessione in prestito, o magari con diritto di recompra, ipotesi però mal gradite da Monchi. Trapp invece, pur avendo un costo ridotto, non convince.

Ad ogni modo Alisson deve essere ceduto. È meglio per lui, è meglio per la Roma, è il momento giusto. La fortuna, dicevano ancora i latini, è come una donna dai capelli lunghi e per essi va afferrata quando ti passa vicino: devi essere pronto e rapido di mano, perché poi raramente torna.
Monchi, se ci sei batti un colpo.