Mentre in questi giorni si intensificano le voci, le indicazioni e i dettagli di un trasferimento di CR7 alla Juventus dato ormai per fatto, nelle menti dei tifosi non solo juventini comincia a prendere forma un interrogativo: il prossimo anno chi giocherà tra tutti i giocatori offensivi che la Juve può vantare?

A questa domanda se ne aggiunge subito un'altra, legata intrinsecamente ai problemi di formazione. Siccome, come è ovvio, tutti gli attaccanti non potranno giocare contemporaneamente, di necessità ci sarà qualche esclusione eccellente. E visto l'affollamento del reparto questa esclusione dalla squadra si traduce in esclusione dal Club. Ovvero, cessione.

Cosa facilmente prevedibile, dato il nutrito numero di attaccanti. D'altro canto, si ipotizzi che sia dato per certo l'arrivo di Cristiano Ronaldo dal Real Madrid e il ritorno (temporaneo o meno non importa, è gia avvenuto) di Pjaca dal prestito allo Shalke 04.
In questo momento l'attacco della Juventus sarebbe composto da: CR7, Dybala, Higuain, Mandzukic, Douglas Costa, Bernardeschi, Cuadrado, Pjaca. Ben 8 giocatori, senza considerare il giovane Kean il cui futuro è in bilico tra un ritorno in prima squadra e un'altra esperienza in prestito. Otto giocatori, potenzialmente tutti titolari (a parte Pjaca) sono decisamente troppi, pure per una squadra impegnata in tutte le competizioni come la Juventus. Ergo, sarà necessario operare uno sfoltimento della rosa degli attaccanti.

Il maggior indiziato alla partenza (data quasi per certa, analogamente all'arrivo di CR7) è il Pipita Gonzalo Higuain. Per lui le motivazioni sono molteplici, in primis quella legata all'operazione Ronaldo. Degli oltre 100 milioni di esborso previsti per il portoghese, almeno 60/65 sarebbero coperti dalla cessione dell'argentino al Chelsea di Maurizio Sarri.
Questa è inoltre l'ultima stagione possibile per la Juventus per incamerare una grossa cifra dal trasferimento del Pipita, che a dicembre di quest'anno spegnerà 32 candeline sulla sua torta di compleanno.
Altra considerazione economica è quella legata all'ingaggio: Gonzalo percepisce insieme a Dybala lo stipendio più alto della rosa, circa 7,5 milioni a stagione, per un peso complessivo di circa 15 milioni/annui per le casse della società. Si tratterebbe di un risparmio notevole anche e proprio nell'ottica dell'ingaggio monstre di Cristiano. Infine, oltre alle considerazioni economiche, predominanti nel caso del Pipita, ci sono anche delle considerazioni di natura tecnica: Higuain ha convinto sì la dirigenza con le sue prestazioni, con i suoi gol (oltre 60 in due stagioni alla Juve), ma non al 100%, a causa sia della sua incostanza sia della sua emotività che spesso ha influito nelle sue prestazioni anche solamente nell'arco di una partita. Per questi motivi un adìos dell'argentino è quantificabile, in percentuale, in un 80/90%.

Al posto di Higuain potrebbe giocare Dybala prima punta (e si tratterebbe di uno spostamento dalla sua posizione attuale che però consentirebbe di risolvere un equivoco tattico e pertanto il passaggio al classico 4-3-3 congeniale a CR7) oppure Mandzukic, che così facendo ritornerebbe nella sua posizione originaria.
In ogni caso questi due giocatori sembrano essere sicuri di restare: Dybala perché è semplicemente al centro del progetto di crescita della società, la quale dovesse pure prendere il considerazione l'ipotesi di venderlo, non lo cederebbe quest'anno, poiché incasserebbe molto meno di quanto potrebbe se lo rivendesse tra un anno o due; Mandzukic perché è gradito tanto alla società per l'estrema professionalità, tanto ai tifosi per l'ardore che mette in campo, tanto ad Allegri che lo ritiene imprescindibile per le sue qualità. Inoltre nei piani alti della società sono perfettamente consapevoli che non sarebbe saggio privarsi dell'unica prima punta di ruolo, considerato l'addio del Pipita. Diverso sarebbe il discorso se dovesse arrivare Morata in uno scambio con Higuain, ma al momento questo scenario pare essere assai improbabile, con la Juve che intende monetizzare dalla cessione dell'argentino, e non operare il classico ''scambio di figurine''.

Sicuri di restare sono anche Bernardeschi e Douglas Costa, non solo perché appena acquistati, ma anche perché ritenuti incedibili da società e allenatore che confidano nelle loro elevate capacità e caratteristiche (Douglas Costa oltre che un ottimo giocatore è considerato dalla società un valido promoter della Juventus in Brasile, così come Bernardeschi è un'iniezione di talento italiano in una squadra che in attacco si è ultimamente affidata a giocatori stranieri).

Diverso il discorso per Cuadrado, al pari di Mandzukic vero e proprio pallino di Allegri che però la società cederebbe volentieri, vuoi per la possibilità di effettuare una plusvalenza su un giocatore che come Higuain comincia ad avere ''una certa età'', vuoi perché in rosa sono presenti delle alternative (anzi dei titolari) di livello, dalla carta d'identità più verde e dal futuro più roseo: i sopracitati ex-Fiorentina ed ex-Bayern Monaco.

Infine Pjaca. Il giocatore è stato assai sfortunato dal suo arrivo alla Juventus nel 2016, ma ora ha recuperato dagli infortuni ed è intenzionato a mostrare tutto ciò di cui è capace. Se lo farà alla Juventus o in qualche altra realtà (ad esempio la Fiorentina, da tempo interessata all'ex Dinamo Zagabria) al momento non è dato saperlo; molto dipenderà dai movimenti in casa Juve e soprattutto dal futuro di Cuadrado. Dovesse partire il colombiano le possibilità per il croato di vestire bianconero la prossima stagione aumenterebbero infatti notevolmente.

In questa analisi non è tenuta di conto la famosa, imprevedibile, variabile allegriana: se il mister deciderà di stupire tutti ancora una volta magari facendo giocare Dybala nella posizione di regista basso (in parte già ci gioca) spostando Bernardeschi mezz'ala (soluzione interessante) o Cuadrado terzino (ci ha già provato! Ma ora è più difficile perché la società si è cautelata comprando Cancelo) allora anche gli equilibri del mercato potrebbero cambiare, e chi ad ora sembra in procinto di partire magari potrebbe restare.

Ad ogni modo, che arrivi o meno Cristiano Ronaldo, continua il valzer delle punte della Juve e con esso il valzer dei pensieri e delle ipotesi dei tifosi Juventini e non, ovviamente chi in preda alla pura euforia e chi ad un misto di sincera ammirazione, naturale invidia e genuina scaramanzia.Il mercato della Juventus non è mai stato tanto elettrizzante, tanto scatenato come quest'anno.