Ieri sera è andata in scena l'ennesima sconfitta della Roma, ma questa volta in Champions. La squadra giallorossa era già qualificata prima di giocare (grazie alla sconfitta del CSKA), ma le motivazioni e gli stimoli dovevano comunque esserci: giocano in casa, davanti a 65mila spettatori, giochi contro il Real Madrid, devi riscattarti dalla sconfitta contro l'Udinese in campionato, la vittoria vale il primato nel girone: niente, non è bastato.

La Roma nel primo tempo gioca bene, non concede nulla al Real, spreca un gol praticamente fatto con Under, ma nel secondo tempo si scioglie come un ghiacciolo al sole. Fazio regala il gol del vantaggio a Bale e dal quel momento la Roma scompare dal campo, agevolando così il raddoppio al Real con Lucas Vasquez. 

Nessuno pretendeva una vittoria contro il Real Madrid (seppur in crisi e non forte come gli ultimi anni) ma almeno un atteggiamento diverso, una squadra che credesse in quello che stava facendo e invece non è successo niente di tutto questo. 

È vero che le due rose messe a confronto (seppur decimate entrambe) non sono minimamente paragonabili (la Roma ha perso anche El Shaarawy dopo 20 minuti) ma se il primo Conte con la Juve ha vinto lo scudetto con Matri, Padoin, Isla, vuol dire che non sempre la colpa è della rosa non fortissima... basta saperla sfruttare. 

Una rosa "normale", diventa forte grazie all'allenatore. Conte e' libero... e ieri era anche all'Olimpico. 
Messaggio alla Roma o al Real?