Durante l'ultima conferenza stampa da lui tenuta, prima che cominciasse la sessione estiva di calciomercato, Walter Sabatini si rese protagonista di qualche dichiarazione molto decisa. Dopo aver dato del "menestrello" al procuratore di Benatia ed asserito di avere totalmente in pugno l'affaire Iturbe, il DS giallorosso ha anche svelato quella che è tuttora la strategia di mercato della Roma: avere, per ogni ruolo, due (se non tre) giocatori in grado di poter ruotare senza che la squadra ne risenta. Premesso che, per le qualità del blocco dei titolari che Garcia ha definito per la stagione ormai passata, questa strategia potrebbe dare più di qualche grattacapo, va comunque detto che Sabatini si stia decisamente muovendo coerentemente. Stanno prendendo vita, dunque, due Roma. L'una, sostanzialmente, è quella con cui Rudi Garcia ha infilato l'incredibile striscia delle dieci vittorie iniziali; l'altra, invece, è quella composta da tutte le seconde linee già agli ordini del tecnico francese, più qualche innesto. Ma schieriamole, queste due formazioni. Per quanto riguarda la "Roma A", come detto, il lineup è praticamente scontato: con De Sanctis tra i pali; Maicon, Benatia, Castan e Cole (al posto di Balzaretti), la difesa continua a presentarsi come un blocco solido ed esperto, il reparto che ha fatto davvero la differenza lo scorso anno e che, si spera, continuerà su questa strada. A centrocampo, il trio che i tifosi romanisti hanno imparato ad amare: De Rossi, Strootman, Pjanic. Con l'olandese ancora ai box, ma già ben avviato ad un recupero in tempi serrati, la linea mediana è quanto di meglio Garcia potesse chiedere: qualità e quantità, classe e fisico, tecnica e grinta. In attacco, invece, insieme all'eterno Capitan Totti e quel Gervinho che ha fatto impazzire la Curva Sud e l'Olimpico tutto, ecco Juan Manuel Iturbe, il fiore all'occhiello della campagna acquisti giallorossa, il secondo giocatore più pagato nella storia della società capitolina, l'attaccante mancino che Garcia tanto desiderava e che si è ritrovato a Trigoria, pronto per essere investito di quel ruolo da protagonista che il suo talento merita. Una squadra, questa, che, date anche le difficoltà della Juventus, si candida seriamente a prima pretendente per lo scudetto. Alle spalle di questa formazione, però, eccone un'altra. Un mix interessante di gioventù ed esperienza, con una sola casella ancora da riempire. Schieriamo anche questa: in porta, il talentuoso e promettente polacco Skorupski, sul quale sembra si punti molto, dalle parti di Trigoria. In difesa, da destra, Torosidis, Romagnoli, Emanuelson. Difesa a 3? No. Semplicemente, la Roma è ancora a caccia di un altro centrale (anche in attesa che si definisca la telenovela Benatia). Molti i nomi: l'olandese Vlaar, il colombiano Balanta, il montenegrino Basa, il brasiliano Toloi. Uno qualunque di questi sarebbe una buona alternativa alla coppia titolare (sempre ammesso che il marocchino resti), nonchè un'ottima spalla per il classe '95 proveniente dal vivaio giallorosso. A centrocampo, sostanza, esperienza e talento: Nainggolan, Keita, Uçan (che già impressiona chi lo vede quotidianamente in allenamento) formano una mediana più che all'altezza dell'attuale livello della Serie A. In attacco, infine, un tridente di Under23 niente male: Florenzi e Ljajic (di cui si paventa la cessione, considerato il rendimento altalenante nello scorso campionato e lo scarso impiego che Garcia ne ha fatto per un periodo prolungato; ma del quale è impossibile mettere in dubbio le qualità tecniche) alle spalle di Destro, vanno a concludere la "Roma B". Se per ciò che concerne la "Roma A" non si hanno dubbi, per quanto riguarda proprio quest'ultima formazione, va detto che qualche incognita comunque non manca: da Emanuelson a Uçan, per finire a Ljajic, ci sono situazioni ancora da inquadrare e definire. A questo penserà il mago Garcia. Al mercato, il drago Sabatini. Al resto, toccherà ai giocatori dimostrare quanto valgono. Per essere confermati ma, soprattutto, per lottare ed arrivare, magari, a contendere qualche maglia da titolare. E' solo luglio, ma la Roma sembra già pronta. E scalpita, desiderosa di andare a prendersi la rivincita.