Il Milan ormai ha avviato una politica impostata prevalentemente sui giovani. Ed è quindi una squadra che non può essere allenata da chi non ha coraggio e cerca solo delle comfort-zone e degli usati sicuri. Occorre quel pizzico di follia unita ad una quantità notevole di coraggio e fiducia e lanciare senza remore i giovani talenti nel grande calcio.
Il Milan in tal senso, negli ultimi anni lo ha cominciato a fare, ma in precedenza, se pensiamo alla fase finale della proprietà fininvest con Silvio Berlusconi e Adriano Galliani al timone, questo non veniva fatto. C'erano gli Abate, Montolivo, i Mati Fernàndez, gli Essien, gente che magari era a fine corsa ma comunque era esperta, e anche se modesti nel rendimento, si preferiva affidarsi sempre a chi aveva più esperienza mettendo da parte il merito. Quel Milan lì, era in una fase orribile negli ultimi anni di proprietà Fininvest, tirava a campare senza un progetto vero e proprio e senza uno scouting in grado di scovare talenti.

Adesso la musica è cambiata. Lo scouting c'è, il progetto c'è e i giovani da lanciare pure. E tanti ancora ce ne saranno. Pioli è stato artefice di un grande lavoro, ha lanciato tanti giovani ma con qualcuno ha avuto meno coraggio. Il primo a cui si può pensare è Yacine Adli, artefice di un buon precampionato, anzi direi anche un più che discreto precampionato, ma poi praticamente non utilizzato da Pioli se non con il contagocce, nonostante possa fare sia il centrocampista centrale, il trequartista, l'esterno d'attacco, se la cava con entrambi i piedi anche se predilige il destro, e quindi poteva essere sfruttato diversamente, anche a gara in corso. È un classe 2000 il francese ex Bordeaux e si parla di prestito secco per lui.
Ecco, il prestito sembra sempre la soluzione ai problemi per lo scarso minutaggio dei giovani. Penso che la cessione, che va fatta eventualmente in prestito secco, sia una arma a doppio taglio. Il prestito è una operazione di mercato difficile da fare. Va ponderata bene una uscita del genere di un tuo calciatore che vuoi mandare a giocare.
Innanzitutto bisogna trovare un club che abbia coraggio e punti sul giovane. Poi che si accontenti di un prestito secco e di valorizzare un calciatore altrui. Questo lo si ottiene se il club che deve prendere il calciatore in prestito secco ha poco budget e necessita di un innesto proprio in quel ruolo e poi nel mercato di gennaio è più facile cedere un calciatore in prestito secco che a giugno perché è un mercato che dura un mese. 
A giugno il mercato estivo rispetto a quello invernale dura di più, circa tre mesi, e comunque la società che prende il calciatore in prestito secco in genere o ottiene un riscatto e poi magari dà il controriscatto, o un premio valorizzazione o semplicemente ha ottimi rapporti con il club cedente dove ogni anno magari prende un giovane in prestito. A gennaio essendo un mercato particolare, più corto, per 6 mesi una società che ha bisogno in quel ruolo non fa tante storie e può prendere il calciatore in prestito secco. Accetta questa formula. Però c'è sempre da vedere se lo fanno giocare. Perché se così non fosse si rischia di fare sprecare 6 mesi o un anno nella crescita del ragazzo, in base alla durata del prestito. 
Sarebbe opportuno avere delle società satelliti dove mandare a giocare i giovani talentuosi per poi una volta cresciuti e dopo che hanno fatto bene e sono pronti, riportarli alla base.
È paradossale il fatto che Pioli abbia, anche perché costretto dalle circostanze, ma comunque ha avuto maggiore coraggio nel lanciare Kalulu, che è comunque un difensore, prima schierato come terzino destro ma poi plasmato come difensore centrale, lui che può giocare tranquillamente in entrambi i ruoli,  ebbene, ha avuto coraggio con un difensore, ruolo delicato dove se sbagli rischi di prendere gol, ma non ha coraggio, lo stesso, con gente come Vranckx o Lazetic, centrocampista e attaccante che quindi sono ruoli meno rischiosi.

Vranckx, classe 2002 belga, e Marko Lazetic, classe 2004 serbo, sono talenti che meriterebbero maggiore minutaggio e che auspico nella seconda parte di stagione Stefano Pioli sfrutti di più. 
Vranckx ha propiziato l'autogol vittoria contro la Fiorentina nell'ultima di campionato prima della sosta per i mondiali delle nazionali in Qatar ma poi ha dimostrato di essere duttile. Ha personalità, è sciolto nel giocare, è una specie di Nigel De Jong più tecnico se vogliamo. Lo si può mettere anche centrocampista avanzato come faceva Kessié lo scorso ma può essere tranquillamente utilizzato in un centrocampo a due o a tre nel ruolo di mezz'ala. Se vogliamo può anche ricordare Aouar, centrocampista francese classe 1998 in scadenza di contratto con il Lione che pare interessi molto al Milan per la prossima stagione.

E a proposito di francesi, il Milan per la prossima stagione pare abbia già un nuovo portiere. Si tratta di Noah Raveyre, francese classe 2005 che si svincola dal Saint-Etienne. Può darsi che farà il terzo portiere in prima squadra oppure andrà in primavera. Considerato anche che Tatarusanu e Mirante sono in scadenza, il Milan viene dato vicino a Sportiello, portiere classe 1992 italiano in forza all'Atalanta, anche lui in regime di svincolo.

Tornando ai giovani rossoneri che già ci sono in rosa, anche Thiaw ha dimostrato di essere un elemento interessante. È veloce, quindi giocando con un altro centrale veloce ti permette di mantenere la linea difensiva alta con entrambi, mentre il Gabbia e il Kjaer della situazione essendo più di posizione e non particolarmente veloci, è meglio che stiano bloccati dietro quando giocano. Thiaw merita maggiore fiducia. Stesso discorso anche per Lazetic, per il quale si parla di un prestito secco da fare per lui per mandarlo a giocare. Stesso discorso fatto per Adli. E poi c'è un altro discorso da fare su Lazetic. Io personalmente non lo manderei in prestito a meno che non arriva uno più pronto e in grado di giocare subito perché in avanti abbiamo Ibrahimovic che ha 41 anni, Giroud 36 anni, Origi che ne ha 27 di anni e poi ci sarebbe Rebic adattabile ma non è affidabile vista la sua discontinuità di rendimento. Si è avuto coraggio con Pierre Kalulu, che non aveva mai giocato nei professionisti, non vedo perché Pioli non ha lo stesso coraggio con Lazetic. Piano piano può cominciare a lanciarlo se non verrà mandato in prestito. Con la primavera del Milan sta dimostrato di avere grande lucidità e freddezza sotto porta. Un elemento molto interessante. Se hanno talento vanno provati e bisogna dargli fiducia. Specie se servono. Altrimenti sarà qualcun altro a farlo. E così diventeranno un rimpianto.

Quelli che aspettano... Milan e Pioli, i giovani vanno lanciati.
Sia quelli vecchi e sia i nuovi che arriveranno.