Il momento della catarsi, ovvero il rito magico della purificazione inteso a mondare il corpo e l'anima da ogni contaminazione, è vicino. Questo passaggio è fondamentale perchè permette di rimuovere le scorie del passato per affrontare il futuro finalmente liberi da condizionamenti.

Per il nostro amato Milan, significa essenzialmente voltare pagina, eliminare dalla società tutte le scorie della fallimentare gestione della premiata ditta Fassone - Mirabelli, ripulire la squadra da errori ed equivoci tattici, non rinnovare contratti insostenibili per finalmente abbracciare la Nouvelle Vague di Elliott basata sulla sostenibilità finanziaria.

Come in ogni catarsi che si rispetti, il rito di purificazione deve innescarsi da un evento o una scelta particolarmente impattante per l'organismo, nel nostro caso il trittico di partite Juventus - Torino - Cagliari, alla fine del quale sarà possibile elaborare il lutto della mancata qualificazione alla Champions League.

Le conseguenze sono facilmente immaginabili. I fratelli Donnarumma, Calhanologlu, Romagnoli, Mandzukic non rinnovano i rispettivi contratti. Il rientro di Conti, Caldara, Laxalt, Pobega, Colombo, Plizzarri da prestiti senza obbligo di riscatto. Le cessioni di Krunic, Castillejo per manifesta inferiorità tecnica accompagnati dai fine prestito di Dalot, Meitè, Brahim Diaz, tutti rispediti al mittente per prestazioni troppo altalenanti, non convincenti ed indegne della storia presente e futura del Milan. Insomma una vera rivoluzione della Rosa 2020/2021 che non riesce nemmeno a garantire un tesoretto per il mercato estivo.

Risultato, una nuova partenza, con un budget risicato dovuto essenzialmente al mancato introito della Champions League, ma con una rosa di giovani dal costo contenuto in cui innestare alcuni giovatori affermati (non mi spingo a desiderare top players ndr) nelle zone nevralgiche del gioco sulla scia di quanto fatto con Ibrahimovic e Kjaer. Ben vengano quindi gli acquisti a parametro zero di Thauvin e Lucas Vasquez per la fascia destra, Scamacca o Vlahovic come punta centrale, Maignan in porta.

Dimenticavo un tassello fondamentale, il cambio dell'allenatore. Forse è arrivato il momento di riprendere un vero milanista, Rino Gattuso come prima scelta, in secondo ordine Sheva. Il Milan ai Milanisti.

Ad Majora semper.