Il mese di Gennaio 2021 vede il Milan in grande difficoltà tattica ed atletica. Con Atalanta, Spezia e Inter infatti è stato l'impianto di gioco ad andare in crisi. Il modulo che ha portato il Milan in testa alla classifica del 2020 è oggi non efficace anche perchè gli interpreti principali non riescono più a supportarlo adeguatamente. Sono evidenti la stanchezza di Kessie, che in un centrocampo a due non riesce più ad essere il collante tra fase di attacco e difesa, la solitudine di Ibrahimovic che non ha più supporto dalle fasce, i limiti di Romagnoli in balia degli attaccanti perchè non riesce mai a chiudere i buchi lasciati dalla salita di Theo in fase di attacco.

Questa involuzione può essere spiegata dalla condizione atletica, visto che il modulo attuale richiede grande intensità di pressing alto, e continui ripiegamenti dei centrocampisti e terzini per accorciare la squadra nella fase difensiva. Ricordiamo che il Milan ha iniziato a giocare nei preliminari, ha fatto una preparazione ridotta, ha corso come nessuna squadra fino ad oggi. Da gennaio 2021 la squadra non riesce più a garantire l'intensità necessaria al modulo di Pioli.

Qui arriva il problema. La duttilità tattica del nostro tecnico, l'intelligenza di capire che è oggi necessario un'alternativa per fare rifiatare la squadra, coprire meglio il campo e non perdere punti in ottica champions.
Il Milan rischia la Champions se Pioli non schiera la migliore formazione possibile. Se Pioli non cambia modulo in funzione della forma fisica della squadra. Perché non provare a giocare con un centrocampo a tre, con Tonali vertice basso come a Brescia coperto da Kessie e Bennancer/Meitè. Perché non affiancare una seconda punta a Ibrahimovic per capitalizzare il suo lavoro di vertice d'attacco?

Tutto porta ad un cambio di modulo, un 4-3-1-2 con Canaloglu/Leao a supporto della coppia d'attacco.