Il calcio molto spesso dimostra una forza tale da superare ogni ostacolo che la vita ci pone davanti ogni giorno, ed è in grado di trasformare in atleti anche giovani con gravi  disabilità psicomotorie. Se il calcio a 5 per non vedenti e ipovedenti rappresenta una bella e consolidata realtà che nel corso degli anni ha assunto una certa popolarità, in Italia è da poco sbarcato un nuovo modo di intendere questo meraviglioso sport : il Powerchair Football.

Questa variante del calcio "classico", viene giocata con l'ausilio di carrozzine elettriche su un normale campo da basket delimitato da dei nastri e le regole di questa disciplina olimpica (la cui federazione internazionale principale è nata nel 2006  con il nome di FIFPA), sono del tutto simili alle regole del calcio che noi tutti amiamo, eccezion fatta per tre regole:
non esiste il fuorigioco, ogni squadra deve mantenere nella propria area 2 giocatori, pena l'assegnazione di un calcio di punizione alla squadra avversaria (regola dei tre in area ), ed è consentito solamente a 2  giocatori, uno per squadra di poter stare a tre metri dal pallone (regola del 2  contro 1 ).

Pioniere di questo sport è stato mister Diego D'Artagnan, che è stato già contattato da diverse regioni italiane (Sicilia, Marche, Lazio, Lombardia e Toscana ), al fine di poter creare diverse squadre e istituire un vero e proprio campionato nazionale e anche una selezione di atleti che ci rappresenti nelle varie competizioni internazionali di questo sport.


Da ragazzo costretto in sedia a rotelle e appassionato di calcio in ogni sua sfaccettatura, sono molto entusiasta della creazione di tale disciplina e mi auguro che possa presto diffondersi nella totalità delle regioni italiane.