A volte ritornano. È proprio il caso di dirlo. Per il Pescara è anche una abitudine richiamare allenatori che hanno già un trascorso con i biancazzurri. È successo con Galeone, è successo con Zeman, con Oddo, e con altri, ed è successo con Luciano Zauri che prende il posto dell'esonero Gaetano Auteri, che paga la sconfitta contro la Lucchese per 2 a 1.

Auteri era sulla graticola già da un po'. Anche pochi mesi fa si mormorava di un suo esonero, ma a sorpresa era stato. confermato sulla panchina del delfino. Il Pescara è in piena lotta per i play off. Un cambio adesso è sempre discutibile. Auteri era da esonerare qualche mese fa, adesso un po' meno. Il Pescara ha avuto un rendimento altalenante. A inizio anno era tra le favorite per salire in Serie B.
È un po' un déjà vu il cambio Zauri al posto di Auteri perché questo cambio alla guida tecnica ricorda un po' l'avvicinamento di Massimo Oddo che subentra all'esonerato Marco Baroni il 16 maggio del 2015. Massimo Oddo all'epoca  non aveva ancora allenato nessuna esperienza in prima squadra ed era tecnico della primavera del Pescara dopo essere stato tecnico degli Allievi Regionali B del Genoa.

Luciano Zauri come profilo ricorda Massimo Oddo nel 2015, anche se Zauri una piccola esperienza da allenatore della prima squadra l'ha già avuta, proprio con il Pescara nel 2019/2020. Zauri che da calciatore è stato compagno di Massimo Oddo nella Lazio ed entrambi sono stati capitani della squadra biancoceleste. È stato anche collaboratore tecnico di Oddo per tre anni nel Pescara.
La prima esperienza da tecnico di prima squadra di Zauri non fu proprio entusiasmante. Raccolse in Serie B 27 punti in 20 partite. Il suo incarico da coach del delfino iniziò il 5 giugno del 2019 e si concluse il 20 gennaio 2020 con le sue dimissioni.

Zauri è abruzzese, è nato a Pescina in provincia dell'Aquila. Ha chiuso la sua carriera da calciatore nel Pescara in B nel 2013/2014. E la sua carriera da allenatore si è svolta quasi totalmente nel Pescara. Nel 2014/2015 allena la Berretti del Pescara. Nel 2015 fino al 2017 è collaboratore tecnico del Pescara. Nel 2017/2018 è collaboratore tecnico dell'Udinese. Nel 2018/2019 è tecnico del Pescara primavera e vince il girone B del campionato primavera 2. Poi l'anno dopo passa ad allenare la prima squadra del delfino. Nel 2020/2021 allena la primavera del Bologna e arriviamo ai giorni nostri in cui prende il posto di Auteri in Lega pro alla guida della compagine biancazzurra.

Ma perché è stato scelto Zauri? Cominciamo con il dire che a poche giornate dal termine è difficile trovare un allenatore di esperienza, navigato, che entra a stagione in corso, specie se mancano poche giornate al termine. Era abbastanza prevedibile che si puntare su un tecnico che vuole lanciare la sua carriera fuori dal contesto delle giovanili. Zauri è abruzzese e conosce come le sue tasche la realtà biancazzurra avendola allenata in vari frangenti, quindi non ha bisogno di ambientarsi. Probabilmente se non certamente sono questi i motivi che hanno portato alla scelta di Zauri, che è una sfida, una scelta un po' rischiosa ma forse l'unica possibile.
Sicuramente la società Pescara punta sulla voglia di emergere di Zauri, di farsi notare da allenatore della prima squadra. Questa è sicuramente una forte motivazione presente in lui, che è un classe 1978, è nato il 20 gennaio, e quindi è un tecnico relativamente giovane.
Zauri in genere gioca con il 4/3/3. Auteri ha giocato con la difesa a tre. La svolta potrebbe esserci se Auteri era mal sopportato dalla piazza e dalla stessa squadra. Ma se la squadra era con lui invece la svolta sarà difficile, ma non impossibile. Dipende da come sarà l'approccio di Zauri con la squadra.

Zauri potrebbe anche cambiare modulo. Sicuramente è un tecnico abituato a lavorare con i giovani, e il Pescara, da Sorrentino a Veroli fino a Diambo passando per Rauti e così via, ne ha diversi che hanno margini di miglioramento. E può essere un tecnico adatto a lavorare con i giovani. Però da svolta a capovolta è un attimo perché c'è il rischio anche che Zauri possa bruciarsi.
Entrare a gara in corso non è mai semplice perché si ha poco tempo per lavorare e deve essere tutto immediato. A Zauri gli si chiede di fare subito risultati e di portare il delfino in Serie B. Il delfino può ambire ai play off per tornare in cadetteria. A Zauri è stata consegnata una panchina bollente. Zauri dovrà camminare sul fuoco cercando di non scottarsi e portare il Pescara ad evadere dall'inferno della Serie C per farla ritornare nel sui habitat naturale, ovvero la Serie B.