Tornare a Milano con tre punti e magari con una prestazione convincente: è questo l'obiettivo dell'Inter in vista della trasferta di Parma dove bisognerà riscattare il passo falso di mercoledì contro il Sassuolo per ridare slancio al finale di stagione, dove oltre a provare a rosicchiare qualche punto al duo di testa, bisognerà anche guardarsi le spalle visti i recenti risultati dell'Atalanta e della Roma che rischiano di rimettere in discussione il piazzamento Champions, che ormai era quasi assodato per i nerazzurri, in caso di ulteriori risultati negativi da parte della squadra di Conte.

La sfida con il Parma non sarà di certo una passeggiata, vista anche la caratura della squadra di D'Aversa che già nel match d'andata stoppò i nerazzurri sul 2-2 grazie ai veloci contropiedi del trio offensivo e visti i recenti disastri contro il Sassuolo per i difensori di Conte si prospetta un'altra serataccia in caso di poca attenzione e abnegazione nella fase difensiva. Già nella passata stagione i nerazzurri soffrirono oltremodo la squadra emiliana, una delle poche che ancora si affida all'arma del contropiede (anche per merito della velocità di Gervinho e da quest'anno di Kulusevski) grazie anche ad una fase difensiva compatta ed ad un centrocampo molto fisico, perdendo a San Siro per uno a zero (nonostante la partita dominata e persa per via dell'eurogol di Dimarco) e vincendo con lo stesso risultato al Tardini (vittoria sofferta nel nome di Lautaro nel momento dello scoppio del caso Icardi).
Come arginare quindi le armi tattiche del Parma? Tra infortuni e squalifiche Conte sarà costretto ad affidarsi ai restanti calciatori della rosa cercando magari di sfruttare meglio la possibilità delle cinque sostituzioni che al momento tra scelte poco chiare ed una panchina non sempre al livello dei titolari non sta pagando il tecnico salentino. Ecco quindi che davanti ad Handanovic agiranno Godin (prima partita dopo la pausa dovrà dimostrare di gestire la difesa meglio di Ranocchia), De Vrij (al rientro dal primo minuto dopo la panchina con il Sassuolo) e Bastoni (sempre presente anche per mancanza di alternative valide sulla zona mancina del campo). In mezzo affianco al recuperato Barella (che sembrerebbe essere ancora non al meglio) spazio a Borja Valero (uno dei pochi a salvarsi nella partita di mercoledì): a loro il compito di gestire il pallone in mezzo al campo dando magari più vivacità rispetto al Sassuolo. Sugli esterni, invece, tornano dal primo minuto Candreva (uno dei più positivi) e Young (che dovrà riscattare l'ingresso horror dell'ultima partita). Davanti spazio ad Eriksen, a lui il compito di illuminare la fase offensiva, alle spalle del duo Lukaku-Lautaro ai quali si chiede una sola cosa: gol e concretezza. In panchina, invece, si dovrebbe rivedere Brozovic che potrebbe anticipare i tempi sul rientro in caso di necessità.
Il Parma, dal canto suo, è in piena corsa per un posto in Europa League e sicuramente proverà a mettere i bastoni tra le ruote ai nerazzurri. La squadra di D'Aversa (quattro punti nelle ultime due partite), reduce dall'ampia vittoria sul Genoa, dovrebbe schierarsi con il consueto 4-3-3 con Sepe tra i pali,Laurini,Dermaku,Bruno Alves e Gagliolo a comporre la fase difensiva,Kucka,Hernani e Barillà in mezzo al campo ed il trio Kulusevski,Cornelius,Gervinho in avanti.
Una delle chiavi tattiche della partita potrebbe essere proprio Gervinho che dal suo lato del campo se la dovrà vedere con Godin non certo un calciatore che fa della velocità la sua arma migliore. Ecco perchè, oltre a prevedere il grosso sacrificio in fase difensiva di Candreva, Conte potrebbe optare per D'Ambrosio in luogo del difensore uruguaiano. In questo modo si potrebbe arginare la velocità dell'ivoriano con un terzino come D'Ambrosio utilizzato da centrale di destra nella difesa a tre (ruolo già occupato dall'ex Torino durante la stagione e anche in alcuni momenti delle scorse con Spalletti in panchina).

Parma-Inter sarà anche l'occasione per parlare di mercato, visti gli ottimi rapporti e gli affari portati avanti dalle due società nelle ultime stagioni: se Kulusevski è ormai sfumato visto il passaggio alla Juventus, è diverso il discorso di Darmian che a settembre potrebbe fare parte della squadra di Conte vista anche  la sua duttilità tattica: l'ex Torino e Manchester United può giocare sia su entrambe le fasce, sia nella difesa a tre, in più il passato comune in Nazionale potrebbe favorire il suo approdo in nerazzurro. Sempre per il mercato è notizia di ieri l'acquisto (manca ancora l'ufficialità) di Hakimi esterno destro del Borussia Dortmund (ma di proprietà del Real Madrid) per una cifra di 40 milioni. L'acquisto del marocchino è la chiara dimostrazione della voglia di Suning di investire nell'Inter e di dare a Conte i giusti giocatori per il suo modo di intendere il calcio (malgrado le voci che vorrebbero il tecnico salentino fuori dai progetti della proprietà cinese).