Arrivati al giro di boa del nostro campionato è ora di tirare qualche somma. Analizzeremo l’intera rosa giallorossa dando una valutazione ad ogni singolo componente partendo dall’allenatore.

Fonseca 6
Viste le premesse e la qualità degli organici delle dirette concorrenti il terzo posto raggiunto con 37 punti (+2 rispetto allo scorso anno) e un girone di Europa League vinto in scioltezza dovrebbero conferire una valutazione più geneorosa all’operato del tecnico Portoghese. Purtroppo a questi livelli ad un allenatore non si richiede solo un lavoro puramente tecnico-tattico ma anche una forte capacità di leadership. Sotto questo punto di vista Fonseca non è stato impeccabile. La situazione Dzeko è una macchia tropo grave che non può essere ignorata. Allo stesso modo l’errore commesso contro lo spezia in coppa Italia è una mancanza imperdonabile, per non parlare della prestazione. La sufficienza può essere una giusta via di mezzo per valutare il lavoro di Fonseca.

Mirante 5,5
Non il Mirante a cui eravamo abituati. Le incertezze viste a Napoli e a Bergamo sono costate care, tanto da rilegarlo di nuova a seconda scelta. Purtroppo il fattore età ha il suo peso. Non che il sostituto sia di livello superiore, però se si spera in una futura cessione è necessario mostrare i propri prodotti in vetrina.

Pau Lopez 5.5
In leggero miglioramento rispetto all’anno scorso. Il portiere spagnolo ha sfoggiato anche qualche prestazione di alto livello (Genoa, Inter e Derby su tutte) ma non ci si riesce ancora a fidare completamente di lui. Incerto sulle uscite e qualche movimento goffo di troppo non riescono a infondere sicurezza alla squadra.

Karsdorp 7
Dopo un inizio titubante caratterizzato da uno dei suoi soliti infortuni il terzino ex-Feyenord ha conquistato la fiducia di Fonseca e di tutto il popolo Romanista. Corsa, disciplina tattica in fase di copertura e spirito d’iniziativa in fase di spinta hanno contraddistinto il girone d’andata di Karsdorp. Sicuramente una delle sorprese più piacevoli di questa Roma.

Bruno Peres 6.5
Anche lui in netto miglioramento. Il 3-4-3 di Fonseca lo esalta. Non dovendo ripiegare in difesa così tanto, Peres gioca con più serenità. La sua versatilità e spirito di adattamento gli hanno permesso di essere una soluzione, molto presa in considerazione dal mister, anche per la fascia sinistra.

Mancini 6.5
Sicuramente il migliore del reparto arretrato. Il non stato di forma dei compagni ovviamente influenza anche le sue prestazioni, ma non quanto gli altri. Mancini è uno dei leader silenziosi di questa Roma nonostante la giovane età. Difensore Solido dal piede abbastanza educato che riesce sempre a emanare quella sicurezza necessaria in un ruolo così delicato.

Smalling 5
Probabilmente una delle delusioni più grandi di questa prima parte di stagione. La condizione fisica dell’anno scorso non è mai stata ritrovata. Il centrale Inglese spesso e volentieri si fa cogliere impreparato e distratto. La velocità non è mai stata una sua arma ma il senso della posizione e l’anticipo visti l’anno scorso,in grado di compensare le sue lacune, quest’anno sembrano svaniti nel nulla. Speriamo ci sia un’inversione di marcia al più presto.

Ibanez 5.5
Fino al derby si era rivelato una delle migliori intuizioni di Petrachi. Dopo il black out del Derby il giocatore sembra contratto da un perenne stato di tensione che sfoga con interventi irruenti privi di alcuna prudenza. Prima che sul lato tecnico, che è evidente ci sia. Il giocatore va recuperato sul piano psicologico.

Kumbulla 6
L’albanese adottivo di peschiera del Garda non ha avuto molte possibilità per mettersi in mostra. Le sue prestazioni sono state altalenanti. Ci sono state ottime prove ma anche qualche piccolo errore di concentrazione. Certo è un giocatore di talento, grintoso e vista la giovane età con ampi margini di miglioramento. La partita di San Siro contro il Milan è il disegno perfetto della stagione. Un errore di distrazione sul primo goal di Ibrahimovic ha permesso il vantaggio rossonero, ma dopo la fame e la cattiveria di attaccare l’area di rigore con i tempi giusti hanno regalato alla Roma un punto prezioso.

Spinazzola 7
Uno dei migliori se non il migliore per larghi tratti di questa prima metà di campionato. Corsa, tecnica cristallina, fantasia e un’intelligenza tattica che non deve invidiare nulla a molti centrocampisti. Anche lui,come tutti, si è un po’ perso nella fase finale del girone.

Cristante 6.5
Nonostante le numerose critiche il numero 4 giallorosso è stato un giocatore fondamentale. Una professionalità e una disponibilità impeccabili. Sia da titolare, che subentrando dalla panchina spesso ha fatto la differenza. Ricordiamo sempre che lui è stato comprato come incursore, il suo ruolo non dovrebbe essere sulla mediana figuriamoci in difesa…

Veretout 6
Dopo un inizio da favola il motore perpetuo del francese si è un po’ raffreddato. L’ultima parte di stagione non ha giocato male ma non ha fatto quel che ci si aspetta da uno con le sue potenzialità. A sua difesa bisogna anche ricordare che ha giocato quasi tutte le partite senza la possibilità di rifiatare. Un calo di lucidità può essere concesso anche a lui.

Villar 7
In punta di piedi e col sorriso stampato in volto il giovane spagnolo a Roma si è conquistato l’affetto di tutti. Oltre alla titolarità. Intraprendenza e capacità di lettura del gioco sono le migliori armi a disposizione del repertorio del 14. Sa come e quando verticalizzare ed è in grado di gestire quando il gioco lo richiede. Il futuro non può che promettere bene.

Pellegrini 7.5
Voglio premiare il Capitano per il carattere dimostrato. Voglio lasciar stare il discorso tecnico. Lorenzo la Roma la sente dentro e si è visto. Roma dopo un periodo così buio non poteva far altro che ripartire da se stessa, dal suo stesso sangue, da un suo figlio. Maturato nel recupero del pallone, Lorenzo sembra aver raggiunto quella cattiveria agonistica necessaria per fare il salto di qualità.

Carles Perez 5
Nonostante le belle speranze, la concorrenza e la sfiducia in se stesso lo hanno abbattuto quasi del tutto. Sembra non avere i ritmi adeguati per sostenere il peso del campionato Italiano. Qualche guizzo interessante, un gran goal contro il Benevento, ma nulla più. Che peccato.

Pedro 6
Dopo un inizio scoppiettante dopo la disfatta di Napoli non si è più ritrovato. L’espulsione contro il Sassuolo ha contribuito al suo declino. Resta un giocatore fondamentale per questa Roma. Il suo curriculum e la sua mentalità saranno un aiuto prezioso per conquistare gli obiettivi prefissati.

Mhkitaryan 8
Senza dubbio la stella più luminosa di questa Roma. L’armeno fa il bello e il cattivo tempo. Imposta a centrocampo, cuce sulla trequarti e finalizza in attacco. Una buona condizione fisica e un modulo che lo esaltano ci hanno mostrato il vero Mhkitaryan.

Borja Mayoral 6.5
Forse avrebbe meritato un mezzo voto in più ma gli errori commessi in coppa Italia pesano come un macigno. Nonostante ciò, i numeri sono dalla sua parte e la Roma sembra veramente aver trovato un vice Dzeko o forse un sostituto…

Dzeko 4
Anche qui voglio lasciar da parte il campo, anche se avrei da discutere qualcosa anche su quel fattore…
Liti, ammutinamenti, frecciatine a Roma non sono ammessi. Se sei il capitano poi, dovresti anteporre il bene della squadra al tornaconto personale. Da Verona a Verona ci ritroviamo con un Edin Dzeko svogliato con il muso lungo. Forse è ora di finirla qui questa splendida ma travagliata avventura…

Il mercato potrebbe puntellare questa rosa che ha grandi potenzialità. Speriamo che il lavoro Thiago Pinto e di tutta la squadra possano portarci grandi soddisfazioni!