Caro Paulo,
ti scrivo a cuore aperto, senza paura di pentirmene in futuro. Sei importante per noi, forse sei il calciatore più blasonato che sia arrivato dal mercato negli ultimi 20 anni. Prima di te c’era stato un certo Batistuta, un tuo connazionale. L’accoglienza e il supporto sono stati da brividi, come lo saranno per te.
Paulo, da oggi cambia tutto per te e per noi. Non rappresenti un semplice giocatore dalle meravigliose qualità tecniche. Sei molto di più.
Paulo tu sei un segnale. Sei molto più di un acquisto, tu sei un messaggio. Un messaggio mandato a tutti per dire che la Roma c’è. È cambiata e fa sul serio. Sei chi decide di andarsene dal potere per poterlo assaltare. Ma la cosa più importante non è il messaggio che mandiamo agli altri ma ciò che comunichiamo a noi stessi. Se sei entrato in famiglia è perché ci siamo sentiti pronti ad accoglierti. Qualcosa è cambiato in noi. Adesso siamo ambiziosi, affamati e anche un pizzico spavaldi. Siamo pronti a combattere per te ma soprattutto con te.

Paulo è giusto che tu sappia che non sarà facile. Le cose cambieranno Paulo.
Sarà tutto dannatamente più difficile: certi falli non verranno più fischiati, determinati contrasti ruvidi saranno accettati con molta più facilità. Ogni assist, ogni magia, ogni goal verrà ricontrollata con la cura e con l’ossessione di chi non vuole che tu fiorisca. Vedrai come cambierà anche l’atteggiamento della stampa nei tuoi confronti. Ogni errore verrà ingigantito, analizzato e criticato con ferocia. Ogni cosa ben fatta verrà sminuita e quasi oscurata.
Paulo non dovrai mollare.
Ma io lo so che tu non sai proprio cosa voglia dire la parola “mollare”. Hai vissuto ben di peggio in questa vita che è stata generosa con te ma anche crudelmente spietata. Forse l’unica volta in cui hai pensato di mollare è stata proprio quando quel maledetto tumore ti ha strappato via tuo papà a soli 15 anni. Il mondo sembrava così ingiusto e trovare un senso a quel maledetto pallone che vi univa così tanto sembrava impossibile. Eppure, hai trovato riscontro nell’affetto di tua mamma che insistito credendo in te come forse non eri riuscito a fare neanche tu stesso.
Ovviamente la situazione non è paragonabile, ma in questi ultimi anni la sfortuna si è accanita su di te colpendoti sul piano fisico più volte fino a tarparti le ali. Chi avrebbe dovuto coccolarti, sostenerti e amarti ha deciso di voltarti le spalle e ha smesso di credere in te. Forse la Roma non è il top club che hai sempre immaginato ma ti assicuro che qui l’affetto non ti mancherà. Chiedi a Nicolò se vuoi una conferma.
Questa piazza forse non è il Real Madrid e neanche il Manchester City, ma ti assicuro che può regalarti qualcosa che non ha prezzo: l’amore. Qui l’amore è incondizionato e infatti 36.000 abbonamenti sono arrivati prima del tuo arrivo e non dopo. Sono arrivati dopo un sesto posto. Sono arrivati dopo un trofeo sminuito da tutti ma al quale siamo stati noi conferirgli un valore immenso.
Lo stesso trattamento spetta a te, anche se non ne hai bisogno, siamo pronti a ricordarti chi sei. Prenditi il mondo Paulo, guadagnati quella maglia albiceleste che tanto ami a suon di goal, prenditi l’Italia che ti ha rinnegato e l’Europa che ti aspetta.
E se tutto questo ti spaventa e ti mette pressione non preoccuparti. In panchina c’è uno psicologo che si traveste da allenatore. Josè è pronto a fornirti ogni strumento per ritrovare ogni singola cellula di te stesso.

Si dice che a volte l’unico modo per ritrovarsi è perdersi, ma stai tranquillo Paulo, perché anche quando il mondo fa paura e tutto sembra in salita e la strada giusta sembra impossibile da trovare, ricorda una cosa: tutte le strade portano a Roma.