"Bandiera", "colonna", "icona" e chi più ne ha, più ne metta.
Si possono utilizzare diverse espressioni per sottolineare l'importanza di un giocatore all'interno di una squadra, verosimilmente quando ci riferisce ad un giocatore che per varie ragioni, calcistiche e non, rappresenta un punto di riferimento per una società.
Ripensiamo ai vari Zanetti, Del Piero, Maldini, giocatori appartenenti ad un altro tipo di calcio, cresciuti e formatisi con dei valori che hanno permesso loro di legare il proprio nome ad una squadra, combattendo e sudando sul campo e declinando gentilmente proposte contrattuali da capogiro.

Nel panorama calcistico attuale ci sono pochi casi come i sopracitati, uno dei quali, per legame con la città e con i tifosi, può essere quello di Lorenzo Insigne, capitano del Napoli ed erede legittimo di un'altra icona partenopea, Diego Armando Maradona.
Insigne ha legato la propria carriera alla sua terra natia, laddove ha mosso i primi passi calcistici, per poi affinare le proprie abilità sotto la sapiente guida di Zeman nelle esperienze a Foggia e Pescara ed infine tornare laddove tutto ebbe inizio, la sua Napoli. La medesima squadra che gli ha offerto il grande palcoscenico, la possibilità di giocare con grandi campioni e l'occasione di difendere i colori della propria nazionale ma sopratutto indossare la fascia di capitano, divenendo un simbolo indiscusso per gli azzurri.
Per ogni storia importante che si rispetti, non sono mancate però tensioni e colpi di scena in questi dieci anni, l'ultimo dei quali vedrebbe Lorenzo abbandonare la serie A e l'Europa per sposare la causa del Toronto, franchigia del calcio americano che ha annoverato in passato anche un altro grande talento nostrano, Sebastian Giovinco.
Una scelta che, qualora fosse confermata, permetterebbe ad Insigne di percepire un lauto stipendio ed un ruolo da protagonista, con la (quasi) certezza di indebolire per sempre il legame con la città che lo ha visto crescere, come uomo e come calciatore.
Forse è proprio l'enorme rispetto ed amore per i colori azzurri sono alla base di questa decisione, per non ferire il cuore di un tifoso che ha sempre associato al nome di Lorenzo Insigne quella di bandiera.