MILAN-TORINO 4-2: 12' BONAVENTURA (MI), 34' BREMER (TO), 71' BREMER (TO), 90' CALHANOGLU (MI), 106' CALHANOGLU (MI), 108' IBRAHIMOVIC (MI)

FORMAZIONE MILAN: 4-4-2: G. DONNARUMMA, CONTI, KJAER, ROMAGNOLI, THEO HERNANDEZ, CASTILLEJO, KRUNIC, BENNACER, BONAVENTURA, REBIC, PIATEK. Coach: Pioli. Nel secondo tempo sono entrati Ibrahimovic per Piatek, Leao per Bonaventura, Calhanoglu per Krunic, e nei tempi supplementari Kessié per Rebic.

Il Milan vola in semifinale di Coppa Italia onorando così al meglio la memoria di Kobe Bryant, stella dell'Nba e dei Los Angeles Lakers, uno dei più forti giocatori di basket di tutti i tempi, tragicamente scomparso in un incidente in elicottero a Calabasas. Con lui, tra gli altri, c'era anche la sua piccola figlia Gianna, anche lei promessa del basket di 13 anni. Un totale di nove vittime, Una tragedia immane che ha sconvolto il mondo dello sport e non solo. Kobe Bryant era figlio di Joe Bryant, ed era cresciuto in Italia dove il padre aveva giocato a Basket, dai 6 ai 13 anni. Era nato a Filadelfia il 23 agosto del 1978. In Italia il padre aveva giocato a Rieti, Reggio Calabria, Pistoia e Reggio Emilia, rispettivamente nell'AMG Sebastiani Rieti, nei Viola R. Calabria, Olimpia Pistoia e Reggiana. Kobe Bryant parlava perfettamente l'italiano, ed era un cuore rossonero, un grande supporter del Milan. Adorava Marco Van Basten, Gullit, Rijkaard, Paolo Maldini e Franco Baresi. Nel suo spogliatoio portava sempre con sé una sciarpa e una maglia del Milan. In Italia guardava molto in tv anche Fantozzi, interpretato dal grande Paolo Villaggio. In tutta la sua carriera ha militato nei Los Angeles Lakers vincendo 5 campionati NBA, 2 ori alle Olimpiadi con la Nazionale statunitense, e un oro ai campionati americani nel 2007. James LeBron lo aveva appena scavalcato al terzo posto nella classifica dei marcatori all time della Nba, e Kobe Bryant si era congratulato con lui. Kobe Bryant è stato anche capace di vincere un premio oscar con un cortometraggio di animazione per Dear Basketball, insieme al regista Glen Keane, ispirato alla sua lettera d'addio al basket, avvenuto il primo luglio del 2016.

Il Milan ha deciso di rendere omaggio ad un suo grande fan e stella mondiale del basket. Immagini di Kobe Bryant sono apparse a San Siro, al minuto 24 il pubblico ha tributato un minuto di applauso in omaggio alla stella dell'Nba scomparsa tragicamente. Il 24 era il suo numero. E la partita Milan-Torino é finito 4-2. Un 24 capovolto. E' una curiosa coincidenza. E' come se Kobe Bryant avesse in un certo senso voluto mettere la sua firma su questo evento. E' come se avesse voluto ringraziare il Milan per l'omaggio che gli é stato fatto. Continuerà a tifare Milan dall'altra parte del velo, insieme a sportivi del calibro di Marco Pantani, ciclista grande tifoso del Milan, e di Marco Simoncelli, anche lui cuore rossonero.

Tornando alla partita, il Milan ha iniziato molto bene il primo tempo, in particolare in gran spolvero Rebic e Castilljeo. Nella ripresa c'è stato un calo importante, condito da due gol del Torino, mentre nei supplementari il Milan è tornato ad essere padrone del campo. Il Milan deve avere continuità durante la partita. In genere il Milan parte male nel primo tempo, per poi avere un risveglio nella ripresa. Questa volta è avvenuto il contrario. Ibra ha segnato su assist di Leao, ma ha sprecato anche due ghiotte occasioni. Resta tuttavia fondamentale per la crescita di questa squadra. Sono cinque le vittorie consecutive tra campionato e coppa italia. Da quando c'è Ibrahimovic il Milan non ha più perso.

Calhanoglu è stato artefice di una doppietta ed è stato man of the match. Anche Jack Bonaventura, oltre al gol, ha dato segni di risveglio. Da rivedere alcune disattenzioni difensive. Il Milan tende a concedere troppo agli avversari. Delude Piatek, apparso la brutta copia del bomber ammirato i primi sei mesi al Milan. Demotivato, probabilmente aspetta solo di essere ceduto per ritrovare le motivazioni perdute. Buona prova anche di Bennacer, in particolare in fase di interdizione e nelle ripartenze palla al piede. Qualche errore in disimpegno, ma il franco-algerino migliora partita dopo partita dimostrando una crescita costante. La squadra ha tuttavia dimostrato una prova più che sufficiente, condita da un brutto secondo tempo. Il Milan in semifinale troverà la Juventus in una doppia sfida che appassionerà i calciofili di tutto il mondo. Il Milan deve credere nella Coppa Italia. La Juventus è un ostacolo che sembra insormontabile, ma per crescere e migliorare bisogna confrontarsi con i più forti e i migliori. E batterli. La Coppa Italia deve essere un obbiettivo prioritario di questo Milan.