Milan-Tottenham 1-0 - 7' Brahim Diaz 
Formazione Milan: (3-4-3): Tatarusanu, Kalulu, Kjaer, Thiaw; Saelemaekers (dal 32’ st Messias) Krunic, Tonali (dal 40’ st Pobega), Theo, Brahim Diaz (dal 32’ st De Ketelaere), Giroud, Leao (dal 44’ st Rebic). Coach: Pioli

COMMENTO DELLA PARTITA 
È stata una serata da Milan quella che ha visto gli uomini di Stefano Pioli battere il Tottenham di Antonio Conte a San Siro per 1 a 0. Un Milan non ancora guarito del tutto, ma senza dubbio in miglioramento rispetto all'uscita in campionato contro il Torino, che ha visto il diavolo rossonero vincere anche qui per 1 a 0.
Ancora una volta Pioli mette la difesa a 3. E come contro il Torino in campionato il Milan chiude la partita con il clean sheet, senza subire reti. Da notare che in entrambi i casi c'era Thiaw, costato solo 6 mln al Milan. Il diavolo rossonero lo ha prelevato dallo Schalke 04 che militava nella Serie B tedesca.
Il difensore tedesco al suo esordio in Champions ha mostrato una personalità da veterano contro un top player come Kane da tenere a bada. E lo ha fatto egregiamente. 
È vero che Pioli li vede tutti i giorni ed è vero che un giovane allenandosi tutti i giorni con dei top player o gente più affermata non può che migliorare ma Thiaw sembra davvero preparato bene di base e mi chiedo perché Pioli lo abbia tenuto per tutto questo tempo in naftalina. Il tedesco, alto 1.94 cm per 89 kg  merita più spazio.

La difesa a tre sta funzionando. Così pare. Ovviamente siamo ancora agli albori del 3-4-3 ma è un qualcosa che va messo agli atti. E va constatato. Ovviamente una rondine non fa primavera. Neanche due rondini la fanno, per cui il Milan deve comunque continuare su questa squadra, incanalare una serie di vittorie per poter arrivare a conquistarsi la sua benedetta primavera.
Bisogna essere onesti e fare i complimenti a Pioli. La difesa a tre non mi convince particolarmente ma se analizziamo il momento e la partita con il Tottenham, essa sta dando i suoi buoni frutti.
In particolare nel primo tempo è stato un buon Milan, se non discreto. Leao è sembrato in palla, voglioso di giocare ed è  stato un demone per la retroguardia del Tottenham. È stato pimpante, dava sprint alla manovra quando accellerava palla al piede e soprattutto nel primo tempo è stata una spina nel fianco per gli uomini di Antonio Conte.

Nel secondo tempo il Tottenham è stato più pericoloso. Da notare l'ottima applicazione del fuorigioco da parte della difesa del Milan. I tre difensori hanno avuto sincronicità e si alzavano sempre bene mandando spesso in fuorigioco gli avversari. Bene anche Tatarusanu ma la difesa è stata concentrata, tranquilla ed efficace. Non si è mai avuta la sensazione che questa partita non la si portasse a casa.
Nonostante il Tottenham non sia la migliore delle inglesi, è sempre un avversario ostico da affrontare. In Europa e in Champions League, specie in una andata di un ottavo di finale, non ti regala niente nessuno e il Milan ha dimostrato di essere degno di questa competizione, che è casa sua.
Ancora una volta va notato questo fatto, ovvero che il Milan vince come quasi sempre accade facendo meno possesso palla degli avversari. In questo match il Milan ha fatto il 47% di possesso palla contro il 53% del Tottenham. Questo avviene perché il Milan fa un gioco di transizione. Un gioco dinamico, non ha palleggiatori, per cui quando ha la palla imposta con l'intento immediato di andare dritto al sodo, subito nella porta avversaria cercando di concludere l'azione.
Quando non riesce questo, rallenta il suo gioco facendo un giro palla sterile nella speranza di trovare varchi per lanciare qualcuno nella porta avversaria, ma spesso è un giro palla non efficace perché lento. E il Milan ha un gioco dinamico. Non avendo palleggiatori non riesce a essere decisivo mantenendo il possesso palla per molto tempo.

Il Milan ha tenuto bene il campo. Un campo, quello di San Siro davvero pessimo. Un motivo in più, qualora ce ne fosse bisogno, per velocizzare la pratica del nuovo stadio da fare a Sesto San Giovanni o a Rozzano. Va bene tutto,  basta che si faccia.
Finalmente non si è vista una squadra troppo lunga ma è stata compatta tra i reparti. Il migliore della difesa è stato Thiaw senza dubbio. Davvero monumentale.
Il gol del vantaggio del Milan arriva da una incursione di Theo Hernandez dalla sua zona, il francese mette un ottimo pallone in mezzo per Brahim Diaz che è nel posto giusto al momento giusto nell'area del Tottenham. Lo spagnolo tira deciso in porta, il portiere del Tottenham riesce con fatica a respingere la palla, ma Brahim Diaz è ancora lì e come un falco si piomba sulla palla e di testa ribadisce in rete. Una rete arrivata in una situazione concitata ma è stato frutto di determinazione.
Ancora una volta è entrato bene De Ketelaere che per poco non segnava il gol del 2 a 0 con un colpo di testa salvato quasi sulla linea di porta da un difensore del Tottenham. Peccato. Meritava migliore sorte.
Se vogliamo trovare il pelo nell'uovo, bisogna concretizzare meglio le azioni. Il Milan ha avuto anche un' altra palla gol e poteva vincere anche 2 0 3 a zero. In questo bisogna ancora migliorare. Si segna poco. La sterilità offensiva è un qualcosa che va risolto e curato nel migliore dei modi.

Questo Milan ha perso delle occasioni. Pioli inspiegabilmente ha insistito con il 4-2-3-1 incanalando una serie di sconfitte e facendo perdere punti preziosi al Milan. Il Napoli sicuramente ha meritato lo scudetto perché ha avuto una continuità di risultati impressionante, ma il Milan gli ha sicuramente reso la vita più facile. Tuttavia adesso Pioli pare stia lavorando nella direzione giusta. La difesa a tre è stata una intuizione rischiosa e coraggiosa ma fino ad oggi efficace e vincente.
Contro il Tottenham da sottolineare le prove di Tatarusanu, Thiaw, Theo Hernandez, Leao e Brahim Diaz. Thiaw ottimo, gli altri discreti. Più che sufficienti tutti gli altri. Non ci sono elementi da bocciare. È stato un Milan unito, è entrato in campo con il giusto spirito, la giusta concentrazione e il giusto approccio.
Va notato che il tutto è coinciso, oltre che con il cambio di modulo, con il ritorno di Ibrahimovic in pianta stabile con la squadra. Lo svedese si sta allenando regolarmente con i compagni a Milanello e il livello delle sessioni si è alzato notevolmente. Theo Hernandez ha detto che Ibrahimovic è un secondo allenatore per loro. Motiva, consiglia, tiene tutti sull'attenti e pretende qualità e che non si lasci niente al caso. Lo si vede anche dalla panchina quando dà indicazioni alla squadra.
Non voglio sembrare irrispettoso e grandi meriti di questa vittoria ovviamente sono anche di Pioli ma non ci si nasconda dietro un dito. Ho sempre detto che Ibrahimovic è una sorta di allenatore in incognito del Milan. Le dichiarazioni di Theo Hernandez confermano tutto questo. Questo va a vantaggio anche di Pioli. Uno con il carisma di Ibra ha un impatto importante sulla squadra. Li obbliga a migliorare,  a dare tutto. Stefano Pioli può solo trarre giovamento dell'aiuto di Ibrahimovic, che farà migliorare anche lui come allenatore.  
Ibrahimovic è abituato alle grandi pressioni. Al Milan bisogna vincere. Pioli sta crescendo con il Milan. Non ha lo stesso pedigree che può avere il campione svedese ma sicuramente ha compreso cosa vuole dire allenare il Milan. Sta migliorando molto. Con umiltà se imparerà a gestire la pressione e ad avere lucidità nei momenti difficili, anche la sua carriera ne trarrà beneficio.

Migliori in campo: Thiaw, Brahim Diaz, Theo Hernandez 
Peggiori in campo: non pervenuti 
Voto alla prestazione della squadra: 6.5