Lecce-Milan 2-2 - 3' pt Autorete di Theo Hernandez in favore del Lecce, 23' pt Baschirotto (Lec), 13 st Leao (Mil), 25' st Calabria (Mil)
Formazione Milan: 4-2-3-1: Tatarusanu, Calabria (41'st Kjaer), Kalulu,  Tomori, Theo Hernandez (1'st Dest), Bennacer, Pobega (41'st Vranckx), Saelemaekers (1'st Messias), Brahim Diaz (24'st Origi) Leao., Giroud. Coach: Pioli

COMMENTO DELLA PARTITA 
Seguire questo Milan, così come gioca, come approccia alla partita, come atteggiamento, senza la giusta fame, grinta e determinazione sta diventando noioso. Non è divertente, da tifoso non ti diverti e nè puoi essere orgoglioso di seguire una squadra che gioca in questo modo.

Durante la diretta di #MilanSpace after match Lecce vs Milan, prendetela con le pinze, ma un ex membro della fossa dei leoni che ha partecipato allo space audio su twitter, ha riportato che un membro della Sud ha saputo e gli ha riferito che Ibrahimovic non si sta allenando a Milanello e non è a Milanello da un po' con i compagni, ma si sta allenando a parte e non è con i compagni per recuperare dal suo infortunio, e da quando non c'è lui la squadra sembra non seguire Pioli. Si allenano male, come se non sentano Pioli come leader e fanno un po' come gli pare. E questo poi si riflette sulla prestazione in campo.
Prendetela come una favoletta questa cosa, è un racconto di fantasia, ma se per assurdo fosse vera questa favola, sicuramente spiegherebbe molte cose. Anche la teoria che asserisce che l'allenatore del Milan in incognito è Zlatan Ibrahimovic.

Lasciamo le favole e passiamo alla realtà. Una prestazione del genere è inaccettabile. Un pareggio che non serve a nulla. E la Supercoppa Italiana contro l'Inter diventa come una finale di Champions. È fondamentale vincerla per salvare la stagione e dare dignità allo scudetto vinto. I calciatori del Milan, Pioli e company, sanno che il 19esimo scudetto è il più bello e il più difficile della storia del Milan. Uno scudetto vinto nonostante torti arbitrali evidenti e notevoli, ed è proprio per rispetto loro, per amor proprio, per la loro dignità di uomini prima e di calciatori poi, che bisogna andare a giocarci questa Supercoppa Italiana dando tutto, sputando sangue per la maglia e fare qualsiasi cosa per vincerla. In Supercoppa italiana bisogna tornare a vedere il Milan che ha vinto lo scudetto numero 19 della sua storia.

Il Lecce nel primo tempo ha dominato il Milan. Se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno, nel secondo tempo c'è stata una reazione che ha permesso di pareggiare questa partita. La reazione doveva essere più rabbiosa e intensa, la squadra deve essere più affamata ed efficace sotto porta, oltre che più attenta in difesa, però almeno un punto è arrivato. Non basta, perché questa squadra per rispetto della maglia che porta deve fare di più. Dovevano vincere. Il pareggio non basta. Per cui il loro dovere non lo hanno fatto.
Il Milan arrivava sempre in ritardo sulle seconde palle, ad un certo punto Leao si è lamentato che non gli arrivavano palloni da giocare, Theo Hernandez in assoluta confusione è stato pessimo e ha coronato questa prestazione horror con un autogol, Kalulu impacciato e addirittura ha regalato la palla da cui è partita l'azione per l'1 a 0 della squadra pugliese di via del mare.

Nel secondo tempo, poco prima del gol di testa di Calabria su assist di testa di Giroud, Pioli ad un certo punto si è messo con il 4-2-4, e la reazione c'è stata ma non abbastanza è stato fatto per vincere. Il Milan ha un chiaro problema difensivo. L'anno scorso gli uomini di Pioli erano famosi per i clean sheet. Questo anno è come se fosse una tassa, uno o due gol li prendiamo sempre. Occorre un cambio di rotta.
Un mare calmo non ha mai fatto un marinaio esperto. Stefano Pioli da quando è al Milan di tempeste ne ha passate. Tempeste che portano in dote sofferenza ma che rafforzano la tempra caratteriale. E lasciano esperienze che saranno utili per affrontare meglio situazioni difficili future. Ebbene, Pioli, nonostante l'esperienza accumulata, partendo dal 5 a 0 subito con l'Atalanta per finire allo scudetto numero 19 vinto nonostante numerosi torti arbitrali, il coach rossonero caratterialmente non ha fatto quel salto di qualità. Non è un Antonio Conte, un Gennaro Gattuso, per intenderci. Non ha quella grinta, quella voglia rabbiosa di vincere, quella determinazione di chi non ci sta mai a perdere, ma è rimasto 'leggero' nel carattere. Non ha quella fame e quella determinazione che poi trasmetti alla squadra che così va in campo con quella fame da lupi di vittoria. Non gli vedo questo a Pioli ed è strano perché l'esperienze nelle tempeste gli avrebbe dovuto lasciare in dote una determinazione da vincente. Grinta e carattere da vendere. E invece nulla di tutti questo. Se Pioli avesse il carattere di Ibrahimovic forse il Milan non sarebbe in questa situazione.
I problemi difensivi possono derivare da una poca serenità tra Tatarusanu e la linea difensiva ma anche per l'assenza di Kessié che prima dava filtro a centrocampo e garantiva consistenza e interdizione alla metà campo rossonera. Tuttavia sarebbe difficile rinunciare in un centrocampo a due a uno tra Tonali e Bennacer per fare spazio a Kessié. E se la soluzione fosse un centrocampo a tre che garantirebbe più equilibrio, compattezza e copertura alla retroguardia rossonera? Ovviamente anche l'assenza di Maignan, che oltre ad essere un fenomeno tra i pali, è uno che ha i piedi da calciatore offensivo, gioca la palla velocemente e ti offre una soluzione in più per impostare dal basso e da dietro, è una assenza che pesa.

Sono deluso e amareggiato, nulla è ancora perduto e la svolta e il cambiamento positivo arriverà. Tuttavia bisogna correggere gli errori. Anche la moria di infortuni. Ogni anno sempre la stessa storia. Una volta per tutte si cerchi la soluzione a tutto questo e si risolva perché non può ripetersi ogni anno questa cosa degli infortuni.
Tatarusanu non ha colpe sui due gol ma su un cross di Gallo del Lecce ha fatto una uscita a vuoto terribile che per poco non ci costava il 3 a 2. Fortunatamente non è andata così.
Saelemaekers inguardabile. Non difende bene ed è nullo in fase offensiva.
Origi è rimasto al Liverpool. Questa è la brutta copia del calciatore divenuto un idolo della tifoseria della squadra inglese.
Giroud almeno ha fatto l'assist di testa a Calabria ma troppo poco. Penso che quando sarà possibile bisogna farlo rifiatare.
Bennacer e Dest sono quelli che hanno fatto meglio del Milan. Pessimi Theo, Saelemaekers, Kalulu e Origi. Male anche Tatarusanu. Gli altri sufficienti. Senza infamia e senza lode ma anche loro non possono comunque limitarsi a fare il compitino o la prestazione da 6. Ovviamente tra i peggiori c'è anche Pioli e il suo staff atletico tra cui i preparatori atletici che persistono nel fare sempre gli stessi errori. Il Milan ha fatto il 64% di possesso palla contro il 36% del Lecce. Il Lecce ha tirato 4 volte in porta con i tiri fuori mentre i rossoneri hanno tirato 5 volte in porta e 2 volte fuori.
Svolta e cambiamento devono esserci. Lo scudetto vinto va rispettato perché è arrivato dopo ingiustizie subite e tanta sofferenza sportiva. La maglia del Milan pesa, e va onorata e rispettata con il giusto atteggiamento e il giusto approccio alle partire. Se lo mettano bene in testa Pioli e i suoi ragazzi. Niente pance piene. Al Milan bisogna vincere. E i trofei vinti l'anno dopo vanno difesi. Sosteniamo sempre i ragazzi, Pioli e tutto il Milan ma di tutto questo ne devono essere consapevoli.

Forse il mercato di gennaio non sarà la panacea di tutti i mali, ma se arriva qualche rinforzo che può dare una mano, anche un talentino giovane sarebbe ben accetto. Si allenerebbe con Ibrahimovic per qualche mese. E sicuramente ne uscirebbe migliorato nella testa e nella tecnica. Avete presente la stanza dello spirito e del tempo di Dragon Ball, dove la concezione del tempo è diversa? Ebbene, per un giovane allenarsi con Ibra qualche mese equivale a qualche anno di esperienza in più. Tonali, contro il Lecce squalificato, ne è l'esempio lampante. In un anno ha fatto miglioramenti incredibili che raramente ho visto fare ad un calciatore in così poco tempo. Anche Leao con più tempo è migliorato molto. E sono certo che c'è tanto di Ibrahimovic in tutto questo per la mentalità che trasmette. Ibrahimovic è oro puro per i giovani che hanno la fortuna di potersi allenare con lui. Li fa migliorare.
Nulla è ancora perduto ma il Milan ritrovi subito se stesso. Per il rispetto di tutti e della maglia che si indossa e di ciò che rappresenta.

Migliori in campo: Bennacer, Dest, Calabria (a cui si può aggiungere Leao per il gol nato da una sua intuizione con un tiro da posizione angolata)
Peggiori in campo: Kalulu, Theo Hernandez, Saelemaekers
Voto alla prestazione della squadra: 4