Milan-Inter 0-3 - 10' Di Marco, 21' Dzeko, 77' Lautaro Martinez 
Formazione Milan: 4-2-3-1: Tatarusanu, Calabria (79' Dest), Kjaer (65'st Kalulu), Tomori, Theo Hernandez, Bennacer, Tonali, Messias (65'st Origi), Brahim Diaz (65' st De Ketelaere), Leao, Giroud (79'st Rebic). Coach: Pioli

COMMENTO DELLA PARTITA 
Vergognoso
e imbarazzante. Sportivamente. È stato un qualcosa di umiliante perdere una finale di Supercoppa italiana in codesto modo.
Dopo 21 minuti dall'inizio della partita l'Inter era sul 2 a 0!

Questo Milan non può essere vero. Sembra di vivere un incubo calcistico.
Innanzitutto questa squadra, lo hanno capito quasi tutti tranne Pioli, per l'organico che ha è più adatta ad un 4-3-3 piuttosto che ad un 4-2-3-1. E questa insistenza di Pioli che si ostina a proporre continuamente il 4-2-3-1, nonostante non abbia più gli uomini per farlo, perché prima c'era Kessié che dava consistenza, fisicità e faceva un ottimo lavoro in fase di non possesso sia a centrocampo in uno schieramento a due e sia quando veniva impiega sulla trequarti; ebbene, il fatto che Stefano Pioli insista con un modulo che non è più applicabile per questo Milan è diabolico perché persiste nell'errore.
Contro
l'Inter in questa finale di Supercoppa Italiana il Milan è stato lungo tra reparti, squadra non compatta, troppo alta che prendeva facilmente delle imbucate. Ad ogni rovesciamento di fronte, l'Inter arrivava con pochi passaggi subito dentro la nostra area. Si era sempre scoperti poiché la squadra restava sempre troppo alta.

Oltre al fatto che questa squadra subisce troppi gol, non per colpa di Tatarusanu che non ha colpe sui tre gol subiti, anzi ha evitato anche che il Milan prendesse altri gol, specie con un intervento prodigio su Dzeko, questa squadra è sterile in fase offensiva.
A parte il fatto che non si verticalizza quasi mai per vie centrali, e quando lo si fa, esso viene fatto in maniera pessima e prevedibile, ma manca palesemente un esterno destro di un certo tipo. Questa squadra fa sempre la stessa cosa, ovvero cercare Leao a sinistra che fa spesso due cose, le solite: o punta l'avversario e cerca di entrare dentro l'area nemica per fare gol, oppure rallenta, si allarga e cerca il cross in mezzo per la testa o il piede di qualcuno. Il gioco è tutto a sinistra. A destra Messias non viene cercato, ma soprattutto il brasiliano raramente va sul fondo o cerca di mettere palloni buoni dentro l'area. Non crossa mai. Basta bloccare il gioco a sinistra e il Milan non riesce a trovare altre soluzioni.
A questa squadra occorre un esterno destro che possa essere un simil Leao e che possa garantire sprint, che abbia un cambio di passo, velocità, verve, e che sappia saltare l'uomo e creare pericolo anche da destra mettendo dei buoni palloni in mezzo o magari riuscire a incunearsi dentro l'area avversaria.
Saelemaekers garantisce equilibrio alla squadra e se giochi a due è utile perché a due questa squadra non ha equilibrio, tuttavia non è un calciatore alla Leao, che ti può spaccare la partita in due o comunque dare quello sprint, quelle accelerazioni che possono creare superiorità numerica e occasioni da gol.
Messias è un semi-titolare sulla fascia destra del Milan. Viene alternato a Saelemaekers ma non è nè carne e nè pesce. Non ti garantisce quella superiorità numerica, non ha quelle accelerazioni che ha Leao, e non garantisce la copertura che garantisce Saelemaekers.

Faccio una riflessione su Messias perché non può essere lui la prima riserva a destra del Milan. È un buon giocatore per squadre medie di A al massimo. Lui dopo aver fatto le giovanili nel Cruzeiro dal 2008 al 2011, è tornato a giocare a calcio nel 2015-2016 nel Casale in eccellenza. Nel 2016-2017 nel Chieri in D. Poi l'anno dopo Gozzano in D. E nel 2018-2019 gioca per la prima volta nei professionisti nel Gozzano in C. L'anno dopo Crotone in B, poi nel 2020-2021 Crotone in A. Poi l'anno scorso Milan in A. E questo anno Milan in A. È del 1991 e ha solo quasi 3 anni di Serie A. E 5 di professionisti se contiamo la C e la B. Ma può essere lui la prima riserva a destra del Milan? Una carriera modesta fatta tutta in Italia. 
C'è un problema sulla catena di destra, quella offensiva. Inoltre si ha la brutta sensazione che la squadra non segua più Pioli, non lo vede più come leader. È come se avesse perso le redini dello spogliatoio. Bisogna ricompattarsi.
I tempi di Pioli is on fire sono finiti. Il fatto che molti calciatori abbiano la pancia piena per lo scudetto vinto è un qualcosa che sta trovando riscontro nella realtà e lo si evince dall'atteggiamento, dallo spirito, e dalle prestazioni che la squadra sta offrendo.
La squadra appare anche nervosa, in particolare Tomori che si fa scavalcare in maniera sciocca e perde Lautaro Martinez per il terzo gol dei nerazzurri. 

La squadra ha deluso in massa. Tranne Tatarusanu che non ha colpe, tutti gli altri sono stati pessimi, ad eccezione di Tonali e Bennacer. Brahim Diaz sulla trequarti è stato abulico, fumoso, inconsistente e poco concreto. Il problema di questa squadra, uno dei problemi più evidenti, è che si è spenta la luce e che sta giocando in un modo che non gli è più congeniale. Mi pare evidente e palese. Il 4-2-3-1 va accantonato.
Con il 4-3-3 si potrebbe valorizzare meglio molti elementi del centrocampo che come mezze ale possono rendere di più come Vranckx, Pobega, lo stesso Krunic affiancati a Bennacer e Tonali. In avanti a tre si può provare De Ketelaere a destra e Origi punta centrale con i due calciatori del Belgio che si interscambiano posizione poiché entrambi possono giocare esterni d'attacco e punte centrali. Lo stesso Adli potrebbe essere usato mezz'ala in un centrocampo a tre. Il suo essere relegato ai margini resta un mistero perché il francese in amichevoli ha fatto vedere buone cose e ha talento.
Voglio sentire ora dopo questo scempio se la società ha il coraggio di dire che siamo apposto così e che a gennaio non si farà nulla. E voglio vedere Pioli se ha il coraggio di insistere con il 4-2-3-1. Sarebbe una mossa suicida a livello sportivo. 

Giroud è cotto. Non può giocare sempre lui al centro dell'attacco. Passare al 4-3-3 e puntare su Origi e De Ketelaere punte centrali può essere una soluzione felice. Ma a questo punto si provi anche Lazetic. Tuttavia la proprietà non se ne lavi le mani come se questo scempio non fosse minimamente una sua responsabilità. È anche responsabilità di Red Bird, di Gerry Cardinale, e di Paolo Maldini, Ricky Massara, Geoffrey Moncada, il presidente Paolo Scaroni e tutta la dirigenza rossonera. Tutti sono responsabili di questo periodo nero. E per uscirne ognuno deve fare la sua parte. E credo che un esterno destro, che possa garantire una soluzione in più a destra per provare a dare, anche a gara in corso, quando sarà necessario, una maggiore imprevedibilità alla manovra offensiva rossonera, debba essere preso in questo calciomercato di gennaio 2023. Ovviamente anche la questione infortuni va risolta, perché è stato detto tante volte, e lo si ribadisce: persistere negli errori è un esercizio diabolico.
Ad oggi due obbiettivi su quattro sono andati. A volte i miracoli accadono nella vita e possono accadere anche nello sport. Per dare un senso a questa stagione, finché la matematica non ci condanna, bisogna giocare per vincere sempre tutte le partite rimaste di Serie A e di Champions League. Sulla carta è una missione impossibile, ma la palla è rotonda e non si sa mai.

Tuttavia da tifoso c'è profondo rammarico e grandissima delusione per come il Milan ha perso malamente questa Supercoppa Italiana. Atteggiamento irritante, squadra senza luce, senza determinazione, messa male in campo, con poca compattezza, poiché idee e pure confuse. Si fa acqua in difesa e si è nulli nell'ultimo passaggio. Occorre dignità e amor proprio. Ricompattarsi perché la maglia del Milan merita rispetto e dignità. Questo non può essere il Milan.
Il ciclo Pioli è finito? Lo vedremo a fine stagione. Se vogliamo volare con la fantasia un profilo adatto a questo Milan potrebbe essere Roberto De Zerbi, un passato da calciatore del vivaio del Milan, nella primavera rossonera soprattutto, che tanto sta facendo bene al Brighton in Inghilterra e che difficilmente la squadra inglese libererebbe. Se Red Bird decidesse di investire e allargare i cordoni della borsa, ci sarebbero Zidane e Tuchel, profili top da ingaggiare come coach, in particolare Zidane, francese, che troverebbe proprio una colonia francese al Milan. Potrebbe essere perfetto come club anche per lui. Ma questi sono discorsi di fantasia. Molto probabilmente a fine anno il Milan avrà il pareggio di bilancio. L'obbiettivo primario, ed è importantissimo per il futuro del Milan, di questa proprietà è lo stadio di proprietà che a quanto pare sarà a Sesto San Giovanni. Poi viene il campo. Tuttavia qualcosa di buono senza svenarsi sul calciomercato si può ancora fare in questo gennaio. Io da tifoso ci spero. Pur sapendo che non è la soluzione a tutti i mali del Milan, ma un aiuto può esserlo certamente. 

Migliori in campo: Tatarusanu ( tra i memo peggio si possono mettere anche Tonali e Bennacer, che però predicavano inascoltati nel deserto)
Peggiori in campo: tutti gli altri calciatori, Pioli e il suo staff e anche proprietà e dirigenti. Tutti si assumano le proprie responsabilità per una disfatta come questa. Nessuno escluso.
Voto alla prestazione della squadra: 3