In questa straziante telenovela quale è diventata la cessione del Milan spunta un nome nuovo, quello di Dymitrij Rybolovlev. Imprenditore russo classe 1966, proprietario della Uralkali, società produttrice di potassio. Secondo Forbes il suo patrimonio ammonta a 9,1 mld di  $ circa. 

È proprietario del 66% del Monaco. La notizia è stata rilanciata da Luca Serafini e poi confermata da Carlo Festa. È davvero lui il Mr X russo con il quale Yonghong Li ha chiuso la cessione del Milan a Londra? E soprattutto, non ci sarebbero problemi tra l'avere la proprietà del Monaco e l'avere la proprietà del Milan? Secondo alcune fonti la proprietà del Monaco sarebbe in realtà della figlia di Rybolovlev. 

Luca Serafini rilanciando questa notizia ha fatto notare il precedente della Red Bull, proprietario del Lipsia e del Salisburgo oppure dei Pozzo, proprietari dell'Udinese e del Watford.

Se davvero fosse tutto vero, è davvero Yonghong Li si presentasse lunedì con la chiusura della cessione al Milan a Rybolovlev, il fondo Elliott, che è patricamente il nuovo patron del Milan per quale motivo dovrebbe rifiutare l'offerta visto che il suo interesse è recuperare solo i soldi che ha prestato con i relativi interessi?

Se davvero tutto questo fosse vero, secondo me Elliott accetterebbe l'offerta e recupererebbe i 415 mln al netto degli interessi che deve ricevere da Mr Li a fronte dei prestiti che gli ha concesso.

Non vedo per quale motivo Elliott non dovrebbe accettare l'offerta. Gli unici motivi per la quale non dovrebbe accettare sono che l'offerta non esiste, che la stessa Elliott ha già venduto a un suo acquirente che più lo aggrada e che magari gli dà di più, anche se la somma che guadagna di più rispetto a quello che deve recuperare da Li, verrà girato allo stesso uomo d'affari cinese e magnate del fosforo, oppure, ma è quasi fantascienza, e che Elliott vuole tenere il Milan e fare calcio.

La certezza è che il Milan non è più di Yonghong Li. A breve si avrà finalmente una nuova proprietà e che questa sarà sicuramente meglio dell'ultimo periodo Berlusconiano e di questa definiamola 'zoppicante' proprietà cinese.

In corsa, e interessati all'acquisizione del Milan ci sarebbero ancora Rocco Commisso, la famiglia Ricketts e Stephen Ross. Altre fonti danni Al Falasi, ricchissimo arabo anch'esso interessato al Milan.

Questa situazione è stata snervante e ha innervosito e non poco la tifoseria rossonera. Affranta e rattristata da tutto questo caos societario. Si è rimasti delusi da chi diceva che avrebbe lasciato il Milan in buone mani e in mani che ne garantiranno un futuro da protagonista. Certo, la gratitudine resta per gli anni imperiali che ci ha permesso di vivere e per l'aver portato il Milan a livelli epici, ma il rammarico per tutta questa situazione per forza di cose offusca il glorioso passato.

In questa storia nessuno è vincitore. Nessuno ci ha capito niente. Nessuno ha ragione. La ragione è dei fessi dice un vecchio proverbio, ma qui nessuno è fesso. Ci troviamo di fronte ad una situazione strana, incomprensibile, ricca di misteri. Ognuno può pensare quello che vuole. Può pensare che i cinesi non esistono, può pensare che i cinesi esistono e che dietro Li ci siano stati dei colossi economici che si sono tirati indietro per qualche motivo, può pensare a una 'lavatrice' o può pensare semplicemente che il Milan è stato venduto ad un 'giocatore d'azzardo'. Un broker che ha cercato di fare una operazione speculativa ma che non gli è riuscita. Nessuno sa la verita'. Solo i diretti interessati la possono sapere. Il  tifoso milanista si sente preso in giro da questa situazione, ma è anche importanti imparare a vedere la luce in fondo al tunnel. Il Milan è destinato a cambiare proprietà. I soggetti interessati sono soggetti economicamente solidi e non misteriosi. Avremo comunque la certezza che questo periodo di transizione, dove si soffre ma non si muore, sta per terminare. Vedremo se passeremo dal magnate del fosforo a quello del potassio, ma se non altro, con la nuova proprietà potremmo finalmente tornare a parlare e a vivere il Milan solo per il calcio. Quello che noi supporter rossoneri vogliamo. In fondo non chiediamo molto.