Napoli-Milan 1-1 - 43' Leao (Mil), Osimhen (Nap)
Formazione Milan: ​​4-2-3-1: Maignan; Calabria, Kjaer, Tomori, Theo Hernandez; Krunic, Tonali; Brahim Diaz (59'Messias), Bennacer, Leao (84' Saelemaekers); Giroud (68'Origi). Coach: Pioli 

COMMENTO DELLA PARTITA 
Il Milan va in semifinale di Champions League dopo 16 anni. Contro il Napoli finisce 1 a 1. I rossoneri in virtù dell'1 a 0 dell'andata entrano tra i magnifici quattro d'Europa.È
un Milan che sa soffrire, che sta accumulando esperienza e che sta crescendo in mentalità, in particolare i più giovani che sono alla prima esperienza in certe manifestazioni e in certi big match, e quindi anche a livello di pressione, a livello emozionale, nel saper reggere tutto questo, nel saper armonizzare e controllare tutto ciò è un qualcosa di nuovo per loro che adesso è fieno in cascina. È esperienza accumulata. E questo fa la differenza in uno step di crescita di una squadra giovane e fresca quale è il Milan.

È la vittoria dell'umiltà contro la superbia. Del rispetto contro la strafottenza.
È il trionfo dello stile rossonero e della classe innata del diavolo.
La superbia andò a cavallo e tornò a piedi. Ed è questo ciò che è successo al Napoli. Gli sfottò, il folclore, anche il tifo caldo, la passione, il linguaggio colorito negli stadi durante il sostegno alla propria squadra e contro gli avversari ci sta tutto ed è il sale del tifo, senza andare oltre determinati limiti, come augurare morte ai figli e quant'altro di indecente, ma il rispetto per gli avversari in campo e fuori non deve mai mancare. Bisogna battere gli avversari sul campo lealmente dimostrando di essere migliori permettendo ad entrambi di affrontarsi nel massimo delle proprie forze. 
Il fatto che alcuni supporter del Napoli siano andati a fare caos sotto l'albergo dei calciatori del Milan per non farli riposare, cosa che a Milano all'andata nei confronti dei calciatori napoletani non è successo, dà un quadro chiaro della diversità di stile e di tifo dei due club. Tra l'altro le camere del Milan erano insonorizzate, quindi tanto rumore per nulla. E tra l'altro, sarebbe disturbo della quiete pubblica, ma molti poliziotti erano impegnati a riprendere con dei video questi facinorosi, che non a intervenire per arrestare tutto ciò. E noi paghiamo le tasse per tutto questo. Per cui abbiamo diritto di lamentarci quando chi prende lo stipendio grazie alle nostre tasse non fa il proprio lavoro e dovere al meglio.
Zdenek Zeman disse: "Non è vero che non mi piace vincere. Mi piace vincere rispettando le regole". Questo è un concetto fondamentale. È il caposaldo della lealtà sportiva.

Fischiare una icona del calcio mondiale come Paolo Maldini è una chiara mancanza di rispetto, ma da chi ha idolatrato un fenomeno assoluto del calcio, un mito di questo sport, una leggenda senza dubbio, ma esaltato anche per un gol di mano, che è tutti gli effetti una slealtà sportiva, difficile aspettarsi di meglio. Si esaltano gli uomini, anche di calcio, per la loro bravura e le loro qualità, per il loro spessore umano, di certo non vanno esaltati per le loro slealtà, le loro storture e i comportamenti negativi.
Senza mai generalizzare e fare di tutta l'erba un fascio, non tutti i supporter del Napoli sono così, ma in certi contesti bisogna starci con le dovute maniere e farsi rappresentare in un certo modo, con uno stile più elegante ed educato. Nel calcio d'élite ci si sta con classe ed eleganza. In maniera disciplinata e rispettosa. 

Il Napoli è una squadra forte. Lo ha dimostrato e ha dato filo da torcere al Milan. Che ci sarebbe stato da soffrire era in preventivo e lo si sapeva.
Pioli ha letto benissimo la partita. Calabria, ottima prova la sua, era come un francobollo attaccato a Kvara. Il georgiano veniva costantemente raddoppiato. Bennacer era appiccicato a Lobotka ed è stata fatta una gabbia ad Osimhen ed erano sempre in due su di lui.
Il Milan ha fatto il suo classico gioco di transizione. Quando recuperava palla specie con Leao e Theo Hernandez era un fulmine nelle ripartenze. E metteva in crisi i partenopei.
Il gioco e le azioni più pericolose di entrambe le squadre si svolgevano sulle fasce. Ed è lì che si è decisa la partita. Centralmente entrambe le squadre avevano difficoltà a sfondare. Leao è stato determinante. Si è prima procurato il rigore poi sbagliato da Giroud che Meret ha neutralizzato alla sua sinistra e poi lo stesso portoghese è stato decisivo con una progressione palla al piede che ha ricordato una azione simile fatta da Gullit anni fa durante sempre una partita tra Milan e Napoli con lo stesso Gullit che fece l'assist per il gol di Van Basten.
Qui Leao progredisce palla al piede in velocità con un cambio di passo incredibile saltando tre uomini di cui l'ultimo bruciando in allungo grazie alle sue lunghe leve e serve a Giroud un pallone rasoterra meraviglioso in mezzo all'area che il francese deve solo depositare in rete. Un cioccolatino da scartare e gustare per il bomber 

Il Napoli ha avuto due infortuni durante la partita, quelli di Politano e Mario Rui. Con Kvara erano il fulcro perché anche i partenopei spingevano molto sulle fasce. Le zone centrali non permettevano sbocchi. 
Il Napoli è partito aggressivo come era preventivabile. Il Milan ha sofferto parecchio la prima mezz'ora di gioco circa. Il Napoli è partito forte e ha schiacciato i rossoneri dietro, tuttavia ha concesso poco al Milan. Ma quel poco è bastato perché quando si è acceso con quella falcata che poi ha portato all'assist di Giroud è stato decisivo. Il portoghese gioca meglio largo sulla fascia e se ti prende campo non lo fermi più.
Decisivi anche i portieri, non solo Meret, che ha parato il rigore a Giroud ma anche Maignan che ha parato il rigore di Kvara, anche tirato piuttosto bene alla destra del portiere francese. Maignan è un qualcosa di incredibile. È una impresa titanica fargli gol. Ma anche a livello psicologico è decisivo e fondamentale. Lui garantisce sicurezza alla retroguardia rossonera ma anche a tutta la squadra e in più crea stress agli avversari che fanno una fatica immane a segnare contro di lui. Inoltre garantisce sicurezza anche a noi tifosi. Personalmente quando sto teso per una partita, penso che c'è Maignan in porta e mi tranquillizzo. È il portiere più forte del mondo. Tra i primi tre sicuramente se penso a Courtois e Alisson. Se poi consideriamo la bravura con i piedi che lui ha nel calciare comparandola agli altri fenomeni del ruolo, allora non c'è n'è per nessuno. È il numero uno.
Il Milan, come ho scritto in precedenza ha fatto un gioco di transizione. La palla l'ha quasi sempre avuta il Napoli e il Milan è stato bravo a resistere all'assalto dei partenopei. Il Maradona era una vera bolgia ma queste sono le serate da Milan. Le serate del diavolo rossonero.

Se analizziamo i dati della partita notiamo che: 

  • Il Napoli ha avuto il 73.5% di possesso palla contro il 26.5% di possesso palla del Milan;
  • Gli uomini di Spalletti hanno fatto 4 tiri in porta come il Milan;
  • Sempre i partenopei hanno fatto 23 tiri totali contro i 6 dei casciavit rossoneri;
  • Gli stessi azzurri hanno avuto 6 calci d'angolo contro un solo calcio d'angolo per il Milan.

Il Milan ormai lo abbiamo capito, se fa meno possesso palla non perde. Questa ne è l'ennesima dimostrazione.
Nel finale, proprio allo scadere, è arrivato il gol dell'uno a uno di Osimhen ad un minuto dalla fine del match con un colpo di testa da dentro l'area del Milan. Ha avuto due occasioni Osimhen che è stato contenuti bene con la gabbia che gli è stata fatta da Kjaer e Tomori, e una volta è riuscito a fare centro.
Il Napoli si è dimostrata una squadra ostica. Ha una rosa molto competitiva. Ndombele non mi è dispiaciuto. Garantisce sostanza a centrocampo per il Napoli.
Ottima prova anche di Bennacer che è stato più alto rispetto a Krunic. Il franco algerino oltre ad occuparsi di Lobotka era anche quello che andava a raddoppiare ed era ovunque. 
Bene anche Tonali, come spesso accade. Mi è piaciuto molto Saelemaekers quando è entrato. Ha approcciato alla partita molto bene. Aveva gamba, frizzantezza, vivacità.
Buona prova difensiva di Origi. Proprio così. L'attaccante rossonero ex Liverpool è stato utilissimo ed efficiente in difesa ma in attacco non si è visto. Tra l'altro prima dell'ingresso di Saelemaekers ha giocato largo a sinistra con Leao che era andato centrale, poi il portoghese è uscito stremato, al suo posto è entrato Saelemaekers e Origi è tornato al centro dell'attacco.
Va sottolineata la prova di Giroud. Ha giocato acciaccato per quasi tutto il tempo in cui è rimasto in campo ma è stato eroico. E comunque nonostante il rigore sbagliato ha comunque segnato il gol che alla fine ha portato il Milan in semifinale di Champions, anche se gran merito è di Leao.
Se vogliamo trovare il pelo nell'uovo, proprio per il fatto che centralmente si aveva difficoltà a sfondare, Brahim Diaz non è stato illuminante come il suo solito. Stava largo ma è stato poco incisivo. Il Milan con Theo e Leao è stato molto più pungente a sinistra che a destra.
Il Milan ha comunque meritato questa semifinale dopo 16 anni. Buona prova della squadra, capace di soffrire come è sempre stato storicamente.
È stata una serata magica. Da mille e una notte.
Una serata da Milan. Una notte da diavolo.
Il sogno continua.

Migliori in campo: ​​ Leao, Maignan, Bennacer 
Peggiori in campo: ​Tomori, Brahim Diaz 

Su Tomori mi soffermo un attimo: lui è stato leggermente sottotono solo per il rigore causato dal Napoli. Lui è in scivolata e su cross basso di Politano mentre è in scivolata, da terra tocca la palla con la mano. Il rigore ci sta ma non è volontario. Sul fallo di mano bisogna fare chiarezza. Perché conta se c'è la volontarietà di intercettare la palla con la mano. E in questi casi non vi è certezza di questo. Occorre in questi casi coinvolgere un esperto di movimento che deve semplicemente analizzare quelli che sono i movimenti congrui delle braccia, quelli che il corpo fa inconsciamente per l'equilibrio. Ed è quindi un qualche cosa che va analizzato meglio. Ma anche sul rigore di Giroud, che andava ripetuto perché mentre il francese sta calciando alcuni calciatori del Napoli sono con il piede dentro l'area, ma è una regola che io eliminerei così come eliminerei il fatto che se il portiere prende la palla con le mani su un retropassaggio di un suo compagno, questo viene considerato fallo. Trovo questa regola assurda.

Voto alla prestazione della squadra: 7.5