Inter-Milan 1-0 - 74' Lautaro Martinez 
Formazione Milan: 4-2-3-1: Maignan; Calabria, Thiaw (63' Kalulu), Tomori, Theo Hernandez; Krunic, Tonali; Messias (78' Saelemaekers), Brahim Diaz (78' Origi), Leao; Giroud. Coach: Pioli 

COMMENTO DELLA PARTITA
Onore
all'Inter. È un Milan che doveva e poteva fare di più, specialmente come atteggiamento e approccio ma che non va oltre la semifinale di Champions League. L'Inter vince 1 a 0 e va in finale.

C'è amarezza e sconforto ma anche consapevolezza che non è stato espresso tutto il potenziale di questa squadra che comunque va migliorata, ma soprattutto c'è la consapevolezza che c'è bisogno di un cambiamento. Il tempo di Stefano Pioli al Milan è giunto al termine.
Il problema non è l'errore, perché quello è umano e lo fanno tutti, non c'è un allenatore o dirigente che non faccia un errore, come è normale che durante un annata, specie con il calcio di oggi dove gli impegni e i match da disputare sono aumentati nel corso degli anni in maniera importante, ebbene, è più che normale che durante una annata un allenatore e una dirigenza facciano degli errori e che si possa avere un calo di rendimento e di risultati. Quello che non è normale è il persistere negli errori, il continuare con gli stessi sbagli senza lavorare per arginare le criticità che si sono evidenziate. È un segno che non si è lavorato bene perché i problemi, una volta venuti alla luce, bisogna che ci si adoperi per risolverli. E se non si sono risolti e si persiste sempre nel fare gli stessi errori vuol dire che non si sta lavorando bene.
È stato un Milan contro l'Inter che è partito bene, bello aggressivo ma che poi nell'ultimo passaggio era pasticcione e confusionario. Poco concreto. Non c'è una idea di gioco. È come se non sapevano mai cosa fare con la palla tra i piedi. A un certo si vede Tomori e Maignan passarsi la palla di continuo perché Tomori, uscendo dal basso, non aveva la minima idea di cosa fare, di come inziare una manovra. Sembravano dei morti viventi, degli zombie. È un Milan che si svuota sempre più e che sta esautorando le ultime energie rimaste.

A questo Milan manca fisicità e occorre anche una guida più carismatica e prestigiosa. Un tecnico più affermato e che abbia una mentalità vincente.
Contro l'Inter il Milan ha fatto il 57% di possesso palla contro il 43% dell'Inter. 15 tiri totali da parte dell'Inter contro i 5 totali del Milan di cui 4 nella porta di Maignan da parte dell'Inter, con il portiere francese strepitoso in tutte e 4 le occasioni, e 1 tiro in porta da parte del Milan con Brahim Diaz su assist di Tonali dove lo spagnolo spreca una occasione d'oro tirando di piatto rasoterra che rende la vita facile ad Onana, un rigore in movimento e sarebbe stato il caso che lo spagnolo avesse optato per l'opzione di potenza. 3 calci d'angolo da parte del Milan contro i 5 dell'Inter.
Il Milan è stato troppo impreciso nei cross, specialmente con Messias, non si è mai pericolosi da calcio d'angolo, e si tenta poco il tiro da fuori. Pioli dovrebbe spiegare perché Saelemaekers solo al 78esimo minuto e perché Thiaw non è titolare.
Con lui il Milan non aveva subito gol. E ha annullato chiunque passasse dalle sue parti, da Dzeko a Lautaro. Si è fatto male ed è entrato Kalulu che ha fatto un errore da matita rossa che poi come conseguenza il gol di Lautaro Martinez. Pierre Kalulu va spostato terzino destro, suo ruolo naturale, e centrale difensivo va messo titolare Thiaw. Uno che all'esordio in Champions annullò un certo Kane contro il Tottenham e che ogni volta che viene chiamato in causa, troppo poco da Pioli, fa sempre bene.

Messias e Brahim Diaz, la strana coppia che inspiegabilmente Pioli continua ad ostinarsi a mettere insieme titolari nonostante non rientrano, per cui il Milan è sempre sbilanciato, tant'è che non c'è compattezza tra i reparti quando ci sono loro due in campo, e i due, Tonali e Krunic, visto che Bennacer putroppo si è infortunato e ne avrà per 6 mesi, e al quale faccio un in bocca al lupo, ebbene, i due di centrocampo si ritrovano spesso in difficoltà nell'affrontare i rovesciamenti di fronte avversari perché non ricevono il giusto supporto in fase di ripiegamento da loro due sulla trequarti, ovvero da Messias e Brahim Diaz.
Vi riporto i seguenti dati che supportano la tesi relativa al disagio che il Milan ha in campo con Messias e Brahim Diaz insieme: 

Con Messias e Brahim Diaz insieme in campo nei match con le squadre in alta classifica il Milan ha ottenuto i seguenti risultati:

  • Atalanta 1-1 Milan 
  • Lazio 4-0 Milan
  • Milan 0-3 Inter
  • Milan 2-0 Atalanta (difesa a 3)

Senza Messias e Brahim Diaz il Milan ha ottenuto i seguenti risultati:

  • Milan 2-0 Juve
  • Milan 3-2 Inter
  • Milan 2-0 Lazio
  • Napoli 0-4 Milan

Alla luce di tutto questo viene da chiedersi perché Pioli si è intestardito con certe scelte nonostante siano controproducenti. Credo che il Milan abbia bisogno di un cambiamento. Di un profilo più affermato, ma anche di un sergente di ferro e Antonio Conte potrebbe, a mio parere, essere un uomo che può fare al caso del Milan.

Antonio Conte fa over performare la squadra ed è uno che in un paio di anni massimo ti fa vincere la seconda stella. Con Conte fai un progetto più a breve termine, fai un Istant Team per vincere lo scudetto entro due anni massimo. Con profili tipo Roberto De Zerbi puoi ragionare più su lungo termine, anche 5 anni.
Antonio Conte ha pretese sul mercato in generale ma il tutto deve essere contestualizzato alla squadra che allena. Il Milan ha già una buona base da cui ripartire e penso a Maignan, Thiaw, Theo Hernandez, Tonali, Leao, al quale aggiungere Giroud come jolly d'attacco, Krunic, Bennacer, Kalulu, Tomori, lo stesso Calabria, e De Ketelaere che con Conte può migliorare. 
Antonio Conte chiede calciatori italiani e questo collima con le esigenze del Milan che comunque ha un problema di liste che va risolto ma credo sia anche una questione psicologica. Solo l'idea di Antonio Conte al Milan può mettere paura e stress agli avversari. E l'ambiente potrebbe ritrovare morale e galvanizzarsi. È un upgrade come profilo rispetto a Pioli.
De Zerbi, Nagelsmann, sono profili giovani ma già quotati, soprattutto Nagelsmann e affascinano. Anche Luis Enrique è un nome importante e più affermato ma Antonio Conte trasmette più sicurezza e manda un chiaro messaggio alle avversarie, ovvero che il Milan farà di tutto per tornare a vincere e che questo anno è stato solo un anno sabbatico.

Lo stesso Paolo Maldini per l'ennesima volta ha ribadito che questa squadra va rinforzata. La rosa va potenziata nelle alternative e occorre un centrocampista centrale, un esterno destro e una punta titolare, e bisogna fare diverse epurazioni come Messias, Rebic, Bakayoko, Origi, Tatarusanu, forse Gabbia, Brahim Diaz. Basta mezzi giocatori. Antonio Conte è capace di valorizzare al massimo ogni elemento che ha a disposizione e può essere l'uomo che fa al caso del Milan.
Poi sarà quel che sarà ma il tempo di Pioli al Milan è ormai terminato

  • Migliori in campo: Maignan, Tonali, Thiaw 
  • Peggiori in campo: tutti gli altri, compreso Pioli e il suo staff e anche Maldini e tutta la dirigenza 
  • Voto alla prestazione della squadra: 4