Lazio-Milan 4-0 - 4' Milinkovic Savic, 38' Zaccagni, 67' Luis Alberto, 75' Felipe Anderson

Formazione Milan: 4-2-3-1: Tatarusanu, Calabria, Kalulu, Tomori (23' Kjaer), Dest, Bennacer, Tonali, Messias (13' Saelemaekers), Brahim Diaz (14' st De Ketelaere), Leao (34' Rebic), Giroud (14' st Origi). Coach: Pioli

COMMENTO DELLA PARTITA 

Uno scempio. Sbagliare è umano ma perseverare è diabolico. Stefano Pioli continua a fare gli stessi errori. Albert Einstein diceva: "Follia è fare la stessa cosa aspettandosi risultati diversi". Ed è quello che sta facendo Pioli. Sta commettendo delle follie persistendo negli stessi errori.

Da tifoso mi sento preso in giro perché se tu allenatore vai in conferenza stampa e dici che si sono individuati i problemi e che ti stai adoperando per risolverli e poi fai sempre le stesse cose commettendo gli stessi sbagli, e la squadra ha sempre lo stesso atteggiamento sbagliato, allora dici una bugia o hai perso la bussola perché non si è risolto un bel nulla. E i fatti, ovvero i risultati sportivi ne sono una dimostrazione lampante ed evidente. Pioli è in difficoltà. La squadra è a disagio nel giocare con il 4-2-3-1 ed è nervosa. Particolare nervosismo in questo match lo ha mostrato Bennacer, facendosi anche ammonire per aver sbraitato contro l'arbitro e aver tirato con stizza la palla fuori mentre il gioco era fermo mentre l'arbitro annotava la sua ammonizione sul suo taccuino.

La prima cosa è la testa. Questa squadra è depressa. È giù di corda. E questa cosa può derivare anche del fatto che non si sentono a proprio agio a giocare in questo modo, non riescono ad esprimersi al meglio e questo porta la squadra a giocare male. Sono tutte concause che si collegano l'una all'altra. Facendo così la squadra può anche perdere fiducia nel suo condottiero perché non dimostra capacità da leader, non trasmette tranquillità e non ha la situazione sotto controllo. Tutto si collega. È un problema di testa, di atteggiamento sbagliato, dove la squadra non è sicura in campo e ha come causa inziale il modulo sbagliato. Questa squadra non può giocare con il 4-2-3-1. I calciatori ne sono perfettamente consapevoli, lo si evince dalla squadra che è troppo nervosa e non riesce ad esprimersi come meglio può perché non è messa nelle condizioni di farlo. Siamo sempre qui, ogni match, a commentare sempre gli stessi errori e a notare le stesse criticità:

  • Modulo sbagliato. Il 4-2-3-1 deve essere accantonato a favore di un 4-3-3. A centrocampo si è troppo scoperti, si è sempre in inferiorità, la squadra è troppo alta, e ad ogni rovesciamento di fronte ci si trova sempre scoperti e la squadra avversaria in contropiede con 3-4 passaggi arriva con una facilità disarmante dentro l'area rossonera.
  • Pioli non trasmette sicurezza alla squadra. È in difficoltà, si intestardisce con un modulo inapplicabile per questa squadra ed è anche fissato con gente come Messias e Brahim che in un 4-2-3-1 non avendo fisicità, robustezza fisica e non rientrando, tendono a lasciare la squadra troppo scoperta. Questa squadra non ha equilibrio 
  • La sterilità offensiva . Questa squadra, tanto per non farsi mancare nulla, non solo prende gol di continuo, negli ultimi due match ne ha presi 7, ma segna con il contagocce. Segna poco e subisce tanto.
  • Difesa allo sbando. Non c'è sintonia e serenità tra i difensori e Tatarusanu.
  • Eccessivo nervosismo. La squadra mostra un palese nervosismo in campo e questo si ripercuote sulla prestazione sportiva individuale e collettiva. Non è a proprio agio a giocare con il 4-2-3-1, e probabilmente non sta avendo fiducia in Pioli, che sembra essere in confusione ed essersi in qualche modo innamorato delle sue convinzioni sbagliate che lo stanno portando a sprofondare come ad essere entrato in una specie di processo autodistruttivo.

Ricordate quando Gaperini allenò l'Inter? Fu esonerato perché si intestardì con la difesa a tre nonostante quell'Inter non avesse gli uomini per farla. Pioli rischia di fare lo stesso errore insistendo sul 4-2-3-1. Un modulo che è evidente che non fa rendere bene la squadra. Pioli ad ogni modo non verrà esonerato. Paolo Maldini gli ha confermato la fiducia nel post match. Ovviamente si spera che Pioli possa in qualche modo ritrovare la retta via, tuttavia qualora dovesse continuare a fare male e a mettere in pericolo la qualificazione Champions, in quel caso ovviamente bisognerà valutare l'ipotesi di un traghettatore o magari di iniziare subito un nuovo percorso con un nuovo allenatore. I nomi possibili realisticamente parlando, escludendo gente come Zidane e Tuchel che hanno ingaggi non proponibili per il Milan e per la Serie A, sono Roberto Donadoni e Luis Enrique. Questi sono i primi due che mi vengono in mente. Però stiamo fantasticando. Ora la realtà delle cose è che il Milan va avanti con Pioli che ora deve dimostrare maturità, ovvero mettere il suo ego da parte, anteponendo ad esso il bene della collettività, in questo caso del Milan e avere il coraggio di fare cambiamenti riconoscendo i suoi errori. Il 4-3-3 può essere una soluzione perché darebbe più compattezza a questa squadra.

Insistere con Messias e Brahim Diaz che non rientrano e che sono evanescenti e fumosi, e lasciano sempre Tonali e Bennacer soli a centrocampo costretti a fare gli straordinari in fase di copertura non fa il bene né di loro due, Bennacer e Tonali, e né di tutta la squadra. Il Milan ha fatto il 51% di possesso palla contro il 49% della Lazio. Inoltre gli uomini di Pioli hanno effettuato 10 tiri totali di cui 3 nello specchio della porta laziale mentre gli uomini di Sarri su 10 tiri totali, 5 sono andati diretti nella porta di Tatarusanu. E anche questa cosa si ripete, ovvero che il Milan spesso delle volte quanto fa maggiore possesso palla degli avversari non vince.

Ogni partita si fanno sempre gli stessi errori e siamo qui a doverci ripetere, perché i problemi principali sono quelli elencati sopra e che già si sono palesati in dei match precedenti. Ed è probabilmente un problema che ci portiamo da inizio anno, anche quando c'era Maignan in porta e mi spiego meglio. Probabilmente può sembrare un po' paradossale, a tratti anche provocatorio quello che sto per dire ma riflettendoci può anche essere stato un modo per mettere a fuoco e fare emergere tutte le criticità presenti in questa squadra. Premetto che Maignan è un fenomeno tra i pali, ti permette di impostare dal basso perché ha ottimi piedi, è stato artefice di parate clamorose che solo I fenomeni come lui possono compiere. Uno come Maignan guida la difesa, è un leader che sa condurre i propri uomini davanti a lui. Maignan ha tolto parecchie castagne dal fuoco al Milan con grandi parate in diversi match che hanno permesso al Milan di vincere e di non prendere gol. Parate, o meglio dire miracoli che portieri normali non fanno. Anche con Maignan arrivavano spesso davanti alla porta rossonera ma i suoi interventi permettevano di non subire gol e magari nascondevano le pecche difensive.

In qualche modo il suo infortunio ha tolto il velo a tutto questo rendendo ben chiari i problemi in fase difensiva del Milan. E questo può essere anche un bene, nel senso che ormai questo bug difensivo si è palesato e ora bisogna per forza porre rimedio a tutto ciò. Questo è un vantaggio anche quando ritornerà Maignan. Tutti sono chiamati alle proprie responsabilità. Bisogna ricompattarsi e con umiltà ognuno deve ammettere i propri errori, analizzarli e tutti insieme unirsi per risolvere il tutto. Alle dichiarazioni di mercato non faccio caso più di tanto perché è pregno di bugie bianche che in qualche modo sono una strategia comunicativa nel calciomercato.  Possono essere come dei bluff a poker per intenderci. Non dico che il mercato possa essere la soluzione a tutti i mali ma un aiuto lo è certamente. Viene da diversi infortuni al crociato, si è rotto già due volte, tuttavia è un giovane talento che se trova il giusto contesto e non incappa in altri infortuni gravi può diventare un top player. E a destra per me rappresenta un upgrade perché lo preferisco nettamente a Messias. Spero che Zaniolo venga al Milan perché sia se si passa al 4-3-3 come il buon senso vorrebbe, e sia se si dovesse proseguire con la follia di continuare con il 4-2-3-1, lui sarebbe il titolare sulla fascia destra offensiva.

Contro la Lazio abbiamo visto un Milan spento, veramente allo sbando. Kalulu ha commesso il fallo che poi ha regalato il rigore alla Lazio su Luis Alberto che poi ha anche realizzato il penalty. Tutta la squadra, compreso Tatarusanu sono stati oltremodo pessimi. Tutti, nessuno escluso. Non c'è una sufficienza. Non si può salvare nessuno, nemmeno Pioli e il suo staff tecnico e di preparatori atletici. Anche Calabria e Tomori sono usciti doloranti. Mi pare evidente che ci sia qualcosa di sbagliato anche nelle preparazione atletica. Bisogna che tutti facciano mea culpa. Noi tifosi possiamo solo piangere sul latte versato sperando che la squadra faccia quadrato attorno al Mister, sperando che lo seguano ancora e tutti uniti escano fuori da questo momento buio. Con l'aiuto della società e della dirigenza. Noi tifosi dobbiamo sempre sostenere la squadra e tutti i ragazzi sperando che ritrovino la giusta fame il giusto atteggiamento per riemergere in superficie e riprendere il proprio cammino. Bisogna rialzarsi.

Sarri ha dato una lezione di calcio a Pioli. Gli errori sono sempre gli stessi e ormai sono stati evidenziati. Ora bisogna concludere la stagione con dignità e onore. Siamo secondi e bisogna salvare il salvabile. Non si deve mollare nulla. Bisogna rialzare la china e rimettersi sulla retta via. Il Milan non è questo. La società faccia il suo dovere. Non chiediamo colpi da top team inglesi della premier league ma un po' di sforzo in più per raggiungere obiettivi alla nostra portata sfruttando le ghiotte occasioni che il mercato sempre concede, quello lo si può fare. Non è chiederà la luna. "O noi risorgiamo adesso, come collettivo, o saremo annientati individualmente". Al Pacino alias Tony D'Amato tratto dal film "Ogni maledetta domenica"

Migliori in campo: non pervenuti 

Peggiori in campo: Tutti i calciatori del Milan, compreso il suo allenatore e lo staff tecnico 

Voto alla prestazione della squadra: 3-