ATALANTA- MILAN 1-1 (29' Malinovskiy (Ata), 68' Bennacer (Mil) )

FORMAZIONE MILAN: 4/2/3/1: Maignan, Calabria (39' st Florenzi), Kalulu, Tomori, Theo Hernandez, Tonali, Bennacer, Messias (21'st Saelemaekers), Brahim Diaz (13' st De Ketelaere), Leao (21'st Origi), Rebic (13'st Giroud). Coach: Pioli

COMMENTO DELLA PARTITA 
Un pareggio che sta stretto. Un pareggio di cui bisogna prendere atto ma che non è stato accolto bene. È come se fosse una sconfitta. E questo può essere visto anche in maniera positiva perché dimostra che l'asticella delle pretese e della aspettative si è alzata notevolmente. Al Milan bisogna sempre vincere. Qui si festeggiano solo trofei e vittorie. Eppure nel periodo dell'ultimo Berlusconi un pareggio contro una ottima squadra come l'Atalanta sarebbe stato accolto bene. Ora non è più così. Ormai il Milan è entrato in una dimensione che gli è più congeniale e più si confà a quello che è il blasone del club, ragion per cui bisognava vincere. Così non è stato e il Milan torna a casa con un misero punto.

Se si vuole spezzare una lancia a favore degli uomini di Pioli, si può constatare che siamo ancora ad agosto, siamo ancora alla seconda giornata di campionato, le squadre non sono né al completo, e né completate. Non possono essere al 100% fisicamente e mentalmente ma soprattutto c'è ancora il mercato aperto che può dare una svolta alle ambizioni di un club se gli ultimi giorni si dovessero chiudere con dei botti di calciomercato in entrata.
Proprio perché il Milan è campione d'Italia, dai rossoneri ci si aspetta di più. È tra le favorite alla vittoria del tricolore e se si vede la formazione si notano elementi di fama mondiale, tra i migliori al mondo nel loro ruolo come Maignan e Theo Hernandez, e poi lì largo sulla destra titolare del Milan si trova a destreggiare Junior Messias. E inevitabilmente questo stona.
La cosa che dà fastidio da tifoso è vedere l'indisponenza di alcuni elementi che si sentono già arrivati o comunque è come se fossero con la pancia piena. Sazi per lo scudetto precedente. Questo è il rischio che si può correre con una squadra giovane sul quale in pochissimi credevano e che sono riusciti a soprendere tutti laureandosi campione d'Italia. Invece devono mettere da parte quel trionfo e ritrovare quella fame perduta per la voglia di vittorie. Di vincere trofei. Non bisogna crogiolarsi sugli allori.

Il Milan si è messo a specchio contro l'Atalanta e il 3-4-2-1 di Gasperini. Leao è stato irritante. Si sentiva chiaramente Pioli chiedergli di andare a mezzo e lui non lo ha fatto. La sua indisponenza è stata negativa per il Milan. Questi atteggiamenti da prima donna, da 'io sono io e voi non siete un cazzo' è davvero fastidioso. Leao lo si vede ciondolare in campo, non rientra, non ascolta le indicazioni del Mr. Con questi atteggiamenti non professionali non si diventa top player anche se madre natura ti ha donato classe e tecnica. Tutto questo va allenato e messo in pratica.
Il Milan ha creato di più dell'Atalanta, però anche se subisce poco in queste prime giornate non è sembrato il fortino inespugnabile della seconda parte di stagione dell'anno scorso, coincisa con l'avvento di Kalulu titolare a fianco di Tomori con conseguente relegamento in panchina di Alessio Romagnoli.
Il Milan ha 4 uomini sopra la linea della palla. E se non si fa filtro, se gli esterni non coprono, idem i centrocampisti non fanno una efficace fase di interdizione, la difesa può andare in difficoltà. Quindi le colpe dei gol subiti non sono esclusivamente dei difensori rossoneri. Non è che Kalulu e Tomori così come Maignan e gli altri sono diventati scarsi all'improvviso,  ma la colpa è da attribuire alla fase difensiva. Non solo alla difesa. Ed è questo l'errore che stanno facendo in molti. Maignan, Tomori e Kalulu così come Theo e Calabria sono assolutamente elementi affidabili. Ovviamente hanno bisogno del supporto degli altri che non devono essere lasciati 'nella bocca della tigre'.
Il supporto difensivo ma anche offensivo è mancato soprattutto da Messias e Leao. Non solo non rientravano ma non sono stati nemmeno efficaci sotto porta avversaria. Messias ha letteralmente divorato un gol che grida vendetta. Tra l'altro c'era in mezzo liberissimo Tonali. E il brasiliano non lo ha servito ma ha preferito tirare fuori nemmeno inquadrando lo specchio della porta avversaria. 
In difesa ogni tanto ci sono delle distrazioni. Dimostrazione che non siamo ancora al 100%  come anche gli avversari. Infatti il gol dell'Atalanta arriva da un tiro da poco fuori area e nessuno era sull'uomo. E questo non è la prima volta che accade. Oltre a soffrire in difesa i calci di fermo, oltre a non essere nemmeno efficaci in fase offensiva per quanto riguarda i calci d'angolo soprattutto, il Milan dimentica sempre o spesso l'uomo fuori area che è sempre senza marcature liberissimo di calciare.

C'è da segnalare, e la cosa triste che probabilmente la società non si lamenterà per via televisiva o attraverso siti e giornali, di un fallo di Hateboer da rosso su Leao con il piede a martello. Dopo il Var l'arbitro Maresca ha deciso di non espellere il calciatore dell'Atalanta. È semplicemente assurdo.
Questo va sottolineato perché iniziare a subire torti arbitrali alla seconda giornata non è un bel biglietto di presentazione ma al tempo stesso non deve giustificare il deludente pareggio del Milan. Il gol di Bennacer con un tiro a giro a mezza altezza è una delizia ma se il Milan fa 18 tiri totali di cui 7 in porta contro gli 11 degli orobici di cui solo 2 in porta, e in trasferta hai il 60% di possesso palla, la partita il Milan la doveva vincere. 
I rossoneri sono stati meglio con l'ingresso di De Ketelaere soprattutto e di Saelemaekers oltre che di Florenzi. Il principe belga ha regalato un assist delizioso a Tonali messo davanti al portiere da una intuizione dell'ex Bruges sciupata in maniera davvero pessima dal centrocampista italiano. Da segnalare un intervento in recupero in scivolata di Theo Hernandez meraviglioso, sembrava di vedere Paolo Maldini.
Stupisce il fatto che alla seconda partita non trova nemmeno un minuto in campo Yacine Adli, che sta bene ed è stato artefice di un ottimo precampionato. Davvero strano.  Si può ipotizzare che Pioli stia lavorando su di lui per plasmarlo al meglio come centrocampista centrale nei due in mezzo a fianco a Tonali. Escluderei una bocciatura. Adli è un talento vero.
In difesa si salvano solo Maignan e Theo Hernandez. Il migliore è stato Bennacer insieme a De Ketelaere. Il resto della squadra tutta sottotono e deludente. Messias a certi livelli non è presentabile.  Non può essere l'esterno destro titolare. La rosa è corta e la società deve ingegnarsi. Il fatto che Pioli non abbia fatto cambi a centrocampo, anche perché è stato indisponibile Krunic, fa capire che non ci sono alternative sul quale fare affidamento. Ergo la società deve rinforzare la squadra con almeno 3 innesti. Un difensore centrale, un centrocampista centrale, un esterno destro e un terzino sinistro di riserva se esce Ballo-Touré

Per il resto non bisogna né esagerare e vedere tutto nero, ma nemmeno mettere la testa sotto la sabbia. Certe indisponenze in campo non sono accettabili. Il Milan deve sempre giocare per vincere, il livello è alto e c'è gente che non può essere titolare nel Milan. Siamo all'inizio, il Milan non è al 100% ma quel che è certo che si deve fare meglio in campo e bisogna provare a migliorarsi trovando i giusti rinforzi dal calciomercato.

MIGLIORI IN CAMPO: Theo Hernandez, Bennacer, De Ketelaere 
PEGGIORI IN CAMPO: Messias, Leao, Tonali. 
VOTO ALLA PRESTAZIONE DELLA SQUADRA: 5