Moncada merita degli elogi così come Maldini e Massara per come hanno operato sul mercato senza spendere cifre iperboliche. Gran merito del forte organico messo a disposizione di Pioli è del Fondo Elliott che ovviamente stanzia il budget attraverso l'amministratore delegato Gazidis, primo referente tra proprietà e chi opera sul mercato, e di Maldini e del suo staff, quindi anche Massara e Moncada che hanno avuto l'indubbia capacità di avere le intuizioni giuste prelevando giovani estremamente promettenti e interessanti senza spendere troppo.  In principio fu Theo Hernandez e Bennacer, due francesi, il secondo naturalizzato algerino, per poi proseguire con Leao, Saelemaekers fino ad arrivare ai vari Hauge, Kalulu, Brahim Diaz, Tonali, Dalot e così via. Tutti molto promettenti. Il Milan ha speso per questo calciomercato ad oggi, escludendo i vari riscatti che comunque non impatteranno subito sul bilancio 14,5 mln, ovvero 10 mln per il prestito di Tonali e 4,5 mln per Hauge.
Tanto di cappello alla M3 (Maldini, Massara e Moncada).
Ma non solo la prima squadra. Anche per la primavera sono stati presi elementi di cui si dice un gran bene, e penso a Lukas Bjorklund e Emil Roback, due svedesi di ruolo trequartista il primo e seconda punta Roback, ma anche Coli Saco, centrocampista francese alto 1.97 cm preso dal Sochaux che va a rimpolpare la colonia francese del Milan già composta da Theo Hernandez, Ismael Bennacer, Pierre Kalulu, Riad Tahar, Leroy Abanda e appunto Coli Saco, forte fisicamente che in molti paragonano a Bakayoko come modo di giocare. Altri addirittura a Paul Pogba. Il Milan che comunque ha guardato anche al mercato italiano e infatti ha preso Giuseppe Filì e Filippo Tolomello, due calciatori molto promettenti prelevati dal Trapani che andranno a rinforzare la primavera rossonera, entrambi classe 2002. Filì difensore centrale mentre Tolomello è un centrocampista centrale. E' un modo molto organizzato, sobrio, e intrigante quello che sta operando il Milan in sede di calciomercato. Ci sono elementi molto intriganti che magari nel giro di poco tempo possono diventare rinforzi per la prima squadra se sapranno imporsi in primavera. E penso a Bjorklund, lo stesso Roback ma anche ai già presenti Mionic, centrocampista croato e Riccardo Tonin, attaccante italiano classe 2001 noto per il fatto di festeggiare i gol facendo il saluto degli alpini. Un calciatore che voglio e consiglio di seguire e che mi intriga è Coli Saco, un centrocampista che deve irrobustirsi e mettere un po' di muscoli ma che fisicamente può diventare un portento. Classe 2002, è un mediano o centrocampista centrale francese nato il 15 maggio dotato di lunghe leve che ricorda Bakayoko e con ampi margini di miglioramento. Tuttavia a Moncada sono piovute anche delle critiche. Il giornalista Franco Ordine ha asserito che Moncada guarda molto in Francia ed eccessivamente in quella direzione.
Ma è così? Essendo Geoffrey Moncada francese può avere la peculiarità nel guardare un campionato che ovviamente può conoscere meglio essendo quello della sua patria natia. Questo modo di operare sul mercato lo vediamo anche nelle figure dei manager all'inglese. Rafa Benitez quando allenava in Europa e aveva la gestione del mercato prendeva spesso suoi connazionali spagnoli. Lo abbiamo visto per esempio nel Liverpool e nel Napoli e nelle rose che ha costruito. Lo stesso Arsene Wenger ex manager dell'Arsenal è famoso per aver riempito i gunners di calciatori francesi, oppure gli stessi Antonio Conte e Massimiliano Allegri, che hanno le peculiarità quando gestiscono loro il mercato di prendere molti calciatori italiani. Moncada è il capo scouting del Milan. Ha 13 scout che lavorano per lui, 10 per la prima squadra e 3 per le giovanili. 9 sono osservatori in movimento tra estero e Italia, e sono fissi tra Nord ed est Europa e 1 è fisso in Sudamerica. Quindi come si può constatare, il modo in cui è organizzato il lavoro di Moncada non è propedeutico solo al mercato francese, che tra l'altro è un mercato ricco di talenti per cui ci sta ed è positivo guardare in quella direzione ma sia il modo in cui opera Moncada con i suoi scout e sia il mercato fatto con Maldini e Massara per la prima squadra e sia quello fatto per la primavera indicano che questa critica è erronea a mio modo di vedere. Casomai si può notare, complice probabilmente anche i costi esosi, il poco apporto che arriva dal Sudamerica, dove comunque vengono presi pochi innesti. C'è Leo Duarte in prima squadra e c'è Luan Capanni, che però è stato preso dalla Lazio a parametro zero. Entrambi brasiliani.

Per il resto mi preme fare comunque i complimenti per come sta operando sul mercato la M3. Nonostante il budget che, anche per via di questa situazione storica che influisce anche nel calcio, che è quella del pandemia del Covid 19,  non è stato propriamente corposo, stanno riuscendo comunque a rendere il Milan passo dopo passo sempre più competitivo.
Chapeau!