E' un Milan che non si fa prendere dalla fretta quello che sta operando per la costruzione della nuova rosa. E' un Milan guardingo, analitico, ma con le idee chiarissime e con una parola d'ordine che la fa da padrona sia per il mercato che per il gioco di Marco Giampaolo e del suo 4/3/1/2. La parola d'ordine è funzionale.

Maldini ha dichiarato, durante la presentazione dei neo acquisti Krunic e Theo Hernandez, che verranno presi elementi forti, funzionali, giovani ma anche di esperienza e staranno attenti a cogliere tutte le occasioni importanti che capiteranno in sede di mercato. Modric sarebbe perfetto ha dichiarato il plenipotenziario rossonero, ma ha anche asserito che non è stato trattato. I tifosi rossoneri sono liberi di sognare ma devono essere consapevoli che è una operazione quasi impossibile. 

Ricky Massara, neo ds rossonero, ha anche bacchettato la stampa italiana asserendo che hanno molta fantasia accostando al Milan nomi che non sono mai stati presi in considerazione. Quasi tutti i nomi che escono sul Milan spesso si rivelano fake news. Il Milan opera in maniera molto discreta e il nome esce solo quando la trattativa è in chiusura. Tuttavia i dirigenti rossoneri hanno più volte ribadito che hanno le idee chiare, che si confrontano tutti i giorni con mister Giampaolo. Molta tattica non solo durante gli allenamenti di Giampaolo ma anche nelle dichiarazioni sul calciomercato rossonero.

Krunic, Theo Hernandez e Bennacer, quest'ultimo vincitore con l'Algeria della Coppa d'Africa 2019 e miglior assist man della competizione insieme a Kessié. Questo è l'iniziale tris di colpi del Milan 2019/2020. E' un Milan che ha visto due sue calciatori rivalutarsi e valorizzarsi ancora di più nella medesima competizione, la coppa d'Africa. Giampaolo vuole tenere Kessié. Chi partirà tra i tanti in uscita è certamente Suso poichè non é funzionale al gioco e al modo di interpretare il gioco e il possesso palla di Giampaolo.

Suso è un anarchico. Gioca nel 4/3/3. Ha un ottimo piede, ha molta tecnica, ma tende a tenere troppo la palla e a fare sempre lo stesso movimento per saltare l'uomo e andare al tiro o servire i compagni. E' un esterno d'attacco, non compatibile con il 4/3/1/2 di Giampaolo che non utilizza esterni d'attacco. Inoltre Giampaolo gioca a 1/2 tocchi, il giro palla deve essere veloce, i calciatori devono molto muoversi senza palla, e il portatore di palla deve essere veloce e avere subito delle soluzioni a cui scaricare la palla. Suso deve essere snaturato per essere adattabile al gioco di Giampaolo. E non solo per una questione di ruolo. Potrebbe essere adattato come trequartista oppure mezz'ala, cosa che lo spagnolo potrebbe anche fare, è il modo in cui gioca che lo rende incompatibile con il gioco di Giampaolo. Lui tiene molto la palla. Giampaolo vuole uno massimo due tocchi, movimenti senza palla e il portatore di palla deve subito avere una, due, tre soluzioni a cui poter scaricare la palla. 

Suso può andare alla Roma fortemente interessata all'esterno spagnolo. Piace molto a Paulo Fonseca, neo allenatore giallorosso che gioca con il 4/3/3. Suso è perfetto e molto competitivo in questo modulo. Il Milan ha rifiutato come contropartite sia Defrel che Pastore  con 10 mln di conguaglio. La clausola di 38 mln valida solo per l'estero è scaduta il 5 luglio. Il Milan valuta Suso sui 30 mln e può venderlo cash oppure inserirlo in uno scambio con Schick, sempre con la stessa Roma, o per Zaniolo, con conguaglio a favore della società giallorossa. Roma che era anche data sulle tracce di Borini, altro elemento in uscita dal Milan.

Il Milan ha bisogno di due seconde punte due prime punte. Piatek, Cutrone e André Silva sono tre prime punte. Piatek è incedibile, Cutrone e André Silva potrebbero partire. Il primo ha rifiutato il Wolverhampton e potrebbe restare come vice Piatek, André Silva sembra diretto verso il  Monaco. Al Milan è stato accostato Angel Correa, seconda punta argentina classe 1995 dell'Atletico Madrid. Costa 55 mln. Così come è stato accostato anche Joaquin Correa, argentino della Lazio, classe 1994. Di nomi ne escono tantissimi e molti sono boutade. Pochi sono quelli giusti. 

Calma e sangue freddo. Non bisogna farsi prendere dalla fretta. Il Milan è in mani sicure con Elliott come proprietario, che ha le idee molto chiare sul rilancio del club, la dimostrazione è anche il nuovo stadio di proprietà insieme all'Inter che il colosso americano insieme al gruppo Suning vuole pronto entro il 2023. Uno stadio pazzesco che costerà 1 mld e 200 milioni e avrà cinema, centri commerciali, parcheggi, negozi, ristoranti, bar, etc, e attività di contorno che lo renderanno vivibile 7 giorni su 7, e in particolare con Maldini e Boban, che sanno bene cosa devono fare. I cavalli si giudicano alla fine della corsa.