Ivan Gazids vs fake news. L'amministratore delegato rossonero ha fatto chiarezza sulla situazione rossonera e sul futuro del club in una intervista rilasciata a "La Gazzetta dello Sport". 

L'Ad del Milan tra le varie cose ha dichiarato: 

  • C'è unità d'intenti con Maldini e Boban. Non ci sono due anime nel Milan. Tutti sono coesi e prendono le decisioni migliori per il bene del club rossonero
  • Avere un Milan moderno
  • Lo stadio di proprietà é fondamentale
  • Far crescere la squadra, investire, ma sempre restando in linea con i parametri del financial fair play (FFP)
  • I top player verranno tenuti. Chi verrà ceduto, ovviamente verrà rimpiazzato con qualcuno di pari livello, ma i giovani che diventano top non verranno ceduti per fare  plusvalenza ma c'è l'intenzione di tenerli.
  • Elliott non ha intenzione di svalutare il Milan e ha un progetto a medio lungo termine.
  • C'è intenzione di riportare il Milan ad alti livelli, con un percorso virtuoso. Forse prima del previsto e i tifosi devono avere fiducia e un pò di pazienza
  • Il Milan é di tutti i suoi tifosi. E' una istituzione sociale, culturale e pubblica, non una impresa finanziaria. Elliott lo sa. E il miglior business che si può fare é riportare il Milan al vertice
  • Non c'è nessun accordo con Ragnick
  • Fiducia a Pioli. A fine anno si faranno le valutazione del caso.

 

Queste sono parole chiare che contengono parole chiave: FFP, Stadio di proprietà, Coesione. Gazidis ha detto che il Milan avrà giovani di valore uniti ad elementi esperti che possano fungere loro da guida e da punto di riferimento per la loro crescita e valorizzazione. E che quando il Milan verrà ceduto, ha accennato anche a questo, chi lo comprerà rileverà un club che sarà solidissimo e top in tutti i suoi settori. Sulla guida tecnica per l'anno prossimo non si é sbilanciato più di tanto ma continuano principalmente ad accostare al Milan i nomi di Allegri e Ragnick.

Elliott ha ereditato al Milan una situazione, non solo economica, molto difficoltosa. Il Milan si era fermato. Il club rossonero non aveva neanche una app ufficiale. E non c'era un progetto stadio. Ora queste cose sono realtà. E il Milan è un club che non é più fermo ma sta camminando verso il futuro e verso una modernizzazione. 

Il FFP è un bastone fra le ruote di tutti i club che devono rinascere. Ma è un problema che può essere affrontato e superato con l'ingegno, l'intuizione, il riuscire a prendere il top poco prima che si affermi ad altissimi livelli, vedi lo stesso Milan con Theo Hernandez o il Borussia Dortmund con Haaland. 

Ivan Gazidis deve comprendere secondo me che in Italia la comunicazione alla stampa e quindi ai tifosi che vogliono essere messi al corrente di quelli che sono gli obbiettivi e di quello che accade nel proprio club del cuore, deve essere più costante e presente. Non devono esserci lunghi periodi di silenzio. In Italia il calcio lo si vive giorno per giorno, non solo quando ci sono le partite. Ci sono diversi quotidiani sportivi e trasmissioni televisive che si occupano di calcio 24 h su 24, idem siti calcistici, ed escono continuamente notizie, indiscrezioni, alcune vere e altre fake news, che si espandono e alcune possono essere deleterie per il club stesso, fomentate dai vari haters presenti un po' ovunque. Ed è quindi molto importante fare costante comunicazione, almeno due volte al mese, anche semplicemente ribadendo gli stessi concetti e commentando gli eventi più recenti, ma il tifoso ha bisogno di sentire elementi della società che li informano costantemente sul loro club, pur ovviamente rimanendo abbottonati su argomenti sensibili come possono essere i nuovi acquisti.

Detto questo, Ivan Gazidis ha gettato un po' di acqua sul fuoco che si era creato attorno al Milan. E' stato chiaro, efficace e comprensibile. Ma deve farlo più spesso, con più costanza.
I tifosi del Milan, specie in questo momento storico, con le fake news che girano, con le notizie destabilizzanti che si propinano e moltiplicano sul Milan, hanno bisogno di una società che parli più spesso con loro attraverso la stampa, informandoli passo dopo passo sulla crescita della loro squadra del cuore e sulla vita di esso.
Sappiamo chi siamo, dobbiamo sapere dove andremo e che ne sarà di noi. Se il Milan è di tutti i tifosi, allora essi meritano di sapere che succede in società, cosa si sta programmando, nel presente e per il futuro.
E ogni tanto essere tranquillizzati sulle notizie destabilizzanti che escono, con schiettezza e sincerità, non vendendo sogni ma solide realtà. Parola di Roberto Carlino (perdonatemi, non ho resistito nello scriverlo).