Non è stato il Milan del primo tempo contro la Juventus per quello che concerne l'intensità e la qualità di gioco, ma è stato un Milan concreto ed efficace. E va benissimo così. In questo momento al Milan, a questo Milan, in questa stagione, interessa il risultato e non la forma. Concretezza e non estetica di gioco.
Contro la Lazio, in casa, in quel di San Siro, il Milan vince per 1 a 0 con gol di Kessié su calcio di rigore per un fallo netto concesso ai danni di Musacchio, che viene spintonato in area. Kessié è freddo e glaciale nel realizzare il gol su calcio di rigore al 79esimo.

Gattuso schiera un Milan che muta a gara in corso. Inizialmente viene schierato con un 4/3/3 con Reina, Calabria, Musacchio, Romagnoli, Rodriguez, Kessié, Bakayoko, Calhanoglu, Suso, Piatek e Borini. Tra i migliori in campo del Milan Bakayoko. Un leone. Prestazione da 7 la sua. Uomo ovunque. In difficoltà Suso, tra i peggiori del Milan. Si é fatto notare per un tiro a giro che Strakosha ha deviato. A fine match viene spintonato da dietro da Luiz Felipe. Poteva anche esserci il rosso per il calciatore della Lazio. Da questo episodio si scatena un piccolo parapiglia finale. Al Milan viene negato un rigore per fallo di mano di Acerbi dopo consultazione del Var. Decisione giusta perché il braccio é attaccato al corpo e la palla gli sbatte sul braccio. Rigore negato anche a Milinkovic Savic per fallo di Rodriguez. L'arbitro non concede il penalty. Decisione giusta perché Milinkovic Savic tocca la palla con il braccio e poi è lui stesso per primo a fare fallo su Rodriguez.

Si temeva l'arbitraggio in questo match per quello che concerne noi supporter rossoneri. E' stato designato Rocchi, ed ha arbitrato piuttosto bene. Personalmente non mi informo mai su chi é l'arbitro prima del match. Non sono informato su questo o quell'arbitro, se è bravo oppure no e così via, tuttavia molti rossoneri temevano questa designazione. Possiamo dire che l'arbitro ha fornito una prestazione buona.

Tornando alla partita, Reina, voto 7, è stato bravissimo su Immobile e ha deviato un suo tiro ravvicinato. Bravo anche Rodriguez nel finale a stoppare un tiro di Milinkovic Savic, apparso un pò sottotono. Della Lazio va sottolineata la prova di Correa. Giocatore che mi piace molto, sarà la prossima "gallina dalle uova d'oro" di Lotito con la quale la Lazio farà cassa dopo che avrà ceduto Milinkovic Savic. 

Piatek ha sfiorato il gol con un colpo di testa nel primo tempo dopo un cross ottimo di Calabria che salta in dribbling netto il suo diretto avversario e mette un cross delizioso e morbido per Piatek che di testa colpisce benissimo ma la palla va di pochissimo a lato, sovrastando il suo marcatore diretto.

Oltre a Bakayoko, ottime le prove, sempre da 7 da parte di Kessié e Romagnoli. Piatek  nonostante non abbia segnato, ha fatto reparto da solo e tenuto in apprensione la difesa laziale. Prestazione da 6,5 la sua. Così come quella di Borini, diligente e grintoso. Il resto della squadra è stato sufficiente, a parte Suso.

Come ho scritto in precedenza, è stato un Milan mutevole. Durante la gara Gattuso ha cambiato modulo, passando dal 4/3/3 al 3/4/2/1. Questo fatto non è stato molto sottolineato da tutti ma merita un elogio. Chi scrive non ama la difesa a 3, ma ama le squadre che sanno mutare, essere camaleontiche anche durante il match. Il Milan è stato a suo agio anche cambiando modulo. E questo fatto è un'arma in più. Laxalt è entrato al posto di Calabria e Zapata al posto di Romagnoli, entrambi al 23esimo del secondo tempo. Così la difesa è passata a 3 dietro con Zapata, Musacchio e Ricardo Rodriguez. Centrocampo con Borini, Kessié, Bakayoko e Laxalt e Suso e Calhanoglu dietro Piatek, che al 37esimo del secondo tempo è stato sostituito da Cutrone.

Non solo è importante avere giocatori duttili, capaci di giocare in più ruoli, ma avere una squadra capace di interpretare più moduli, anche a gara in corso, può essere un vantaggio perché rende la squadra più imprevedibile e difficile da affrontare. 

A fine match ci sono state polemiche per uno sfottò di Bakayoko e Kessié, che con la maglia di Acerbi, che Bakayoko ha scambiato con il difensore della Lazio ex Milan tra l'altro, sono andati a festeggiare sventolando la maglia del difensore della Lazio davanti ai supporter del Milan, come ad essere una specie di "trofeo di guerra".
Il tutto è iniziato da Acerbi che lanciava il suo guanto di sfida al Milan in un suo post su twitter, in cui Bakayoko gli ha risposto dandogli appuntamento sul campo per la partita. Non credo che un gesto del genere, da parte di Kessié e Bakayoko, fomenti odio e sia segno di debolezza, come ha affermato lo stesso Acerbi. Chi di spada ferisce, di spada perisce. Il tutto è iniziato da un suo post su twitter che sfidava in un certo senso il Milan. Ad ogni azione corrisponde una reazione. Causa ed effetto. Guai se non fosse così. Se non avesse fatto quel post su twitter Acerbi, non ci sarebbe stato questo sfottò da parte di Bakayoko e Kessié. Polemiche eccessive a mio parere. E inutili. Alla fine Bakayoko si è scusato con Acerbi poiché non aveva minimamente intenzione di offenderlo.

Detto questo, il Milan vince 1 a 0 meritatamente contro un avversario di tutto rispetto. Concretezza, efficacia e praticità. E risultati positivi. Milan, è così Kessié (che si) va in Champions!