In incognito. Toccata e fuga. Nessuno lo ha visto. Ed è già ripartito. Arrivato a Milano per un summit di lavoro, pare che non abbia nemmeno visto Marco Fassone (ma probabilmente lo ha sentito). 

Mi riferisco a Yonghong Li, il presidente del Milan arrivato a Milano per portare avanti la questione del rifinanziamento del debito. I bene informati, come dei bravi investigatori privati alla Ryo Saeba, lo hanno saputo e dicono che sia stato a Milano, ed è stato bravo a non farlo sapere a nessuno per quasi tutto il tempo del suo soggiorno milanese. 

È rimasto in Italia per 4 giorni e si è occupato principalmente del rifinanziamento del debito della holding che controlla il Milan, la Rossoneri Lux. Come ormai sappiamo, è la holding il vero problema per la questione rifinanziamento che fa capo a Yonghong Li e che un debito di 180 mln più gli interessi con il fondo Elliott (gli altri 120 mln sono in carico al Milan ma al 7,7 % interessi, mentre quelli in carico alla Holding sono all'11%.)

Ma non solo questo. Yonghong Li pare abbia incontrato dei potenziali partners pronti a diventare soci e ad affiancarlo nell'azionariato del club.

In 4 giorni è difficile capire bene cosa possa aver fatto. E perché questa volta è venuto a Milano, mentre l'altra volta per la questione rifinanziamento si è recato a Londra. Ha altre proposte sul tavolo, che adesso sottoporrà a chi ha la proprietà del club? Perché venire in Italia, a Milano, senza incontrare Fassone? E se fossero proposte 'italiane'? 

Le proposte che Fassone gli aveva sottoposto per il rifinanziamento, Li le aveva già esaminate. E non le aveva trovate convenienti. Ma perché recarsi a Milano?

Tuttavia c'è un fatto molto positivo che potrebbe rappresentare una svolta, ovvero una tranche di 10 mln deliberato per l'aumento di capitale, sono arrivati da Shanghai, Cina. Questo può rappresentare un principio di svolta. Vuol dire che qualcosa si è sbloccato in Cina.

A parte la prima caparra, riconducibile a China Huarong, da 100 mln, arrivata per l'acquisto del club, che era arrivata dalla Cina, il resto delle caparre e per quello che riguarda tutte le altre spese, tutti i soldi erano arrivati da Hong Kong (che è Cina ma non sottosta' alle.regole del governo cinese) e da paradisi fiscali.

Come sappiamo possono uscire capitali dalla Cina per l'estero, solo se autorizzati dal governo cinese. E se da Shanghai sono in arrivo questi soldi vuol dire che potrebbero esserci a breve delle novità.

Poco tempo fa era uscita la news relativa alle indagini sulle caparre di Huarong versate per l'acquisto del Milan da parte delle autorità cinesi, notizia riportata dal Financial times, che non ha portato a situazioni critiche.

La sensazione è che si sia arrivati ad una situazione da dentro o fuori. Questa caparra cinese può davvero dire molto per il futuro del Milan.

Per quanto riguarda il mercato, il Milan non ha intenzione di privarsi di Alessio Romagnoli e Leonardo Bonucci. Il primo in particolar modo piace al Real Madrid e alla Juventus, tuttavia il Milan ha bisogno di fare plusvalenze più importanti se dovrà fare delle cessioni. Romagnoli fu pagato 25,5 mln più bonus alla Roma che ha il 10% sulla futura rivendita. 

Il Milan tuttavia può sacrificare Suso e cedere Bacca e Jack Bonaventura e da queste tre cessioni può incassare 78,5 mln senza contare  Gustavo Gomez, che può portare 8 mln. Quasi 90 mln di entrate. 

Il Milan dovrà essere bravo a non investire più di 60 mln. Gattuso ha dichiarato di voler tenere André Silva e Kalinic. Il mondiale porterà consiglio. Al posto di Suso, la prima scelta è Depay, che costa 40 mln. In alternativa Callejon, che costa la metà. 

Piace Falcao, ma il problema è l'ingaggio di 10 mln di euro netti a stagione. Lo scambio di prestiti con Andre' Silva sarebbe una operazione intelligente, ma bisogna trovare la quadra sull'ingaggio del colombiano.

Per quanto riguarda il centrocampo piace molto il francese del Lipsia Dayot Upamecano, difensore centrale può giocare anche mediano e che costa 15 mln. Su Milan Baldelj è piombato forte il Napoli ma il Milan è ancora in corsa. Il club rossonero guarda molto ai parametri zero e ha offerto 4,5 mln per 3 anni a Fellaini. Se accetta questo ingaggio, sarà rossonero. Sempre in auge la pista che porta a Duncan.

Mirabelli ha incontrato il ct della Colombia Pekerman. La nazionale colombiana si sta allenando a Milanello in vista del Mondiale. Non è escluso che possa aver chiesto notizie su Falcao. Bacca vuole assolutamente restare al Villareal e non vuole tornare al Milan. I club sono al lavoro per trovare una soluzione. Al Milan, in passato sono stati accostati profili di calciatori colombiani come James Rodriguez, Cuadrado, Muriel e Frank Fabra. Escludendo il primo, difficile il secondo, non è escluso che Muriel possa tornare in auge. E occhio al profilo di Wilmar Barrios, classe 1993 del Boca Juniors. Costa 8 mln e può essere una alternativa per il centrocampo per un colpo a costi contenuti. Non è escluso che dal Mondiale possa uscire qualche profilo interessante per il Milan. E occhio al mondiale dei rossoneri. Qualche profilo potrebbe rivalutarsi come André Silva, Kalinic e Ricardo Rodriguez, che Gattuso vuole tenere.