MILAN-SASSUOLO 0-0

FORMAZIONE MILAN
4-3-3: G. DONNARUMMA, CONTI, MUSACCHIO, ROMAGNOLI, T. HERNANDEZ, KESSIE, BENNACER, BONAVENTURA, SUSO, PIATEK, CALHANOGLU. Coach: Pioli. Nel secondo tempo sono entrati Paquetà per Kessié, Leao per Piatek, e nel finale Castillejo per Suso. 

Il Milan non riesce a portare a casa i tre punti. Contro il Sassuolo finisce 0-0 nel giorno in cui i rossoneri festeggiano i 120 anni della loro storia. In realtà ufficialmente la data di compleanno del Milan è il 16 dicembre, ma non ci sono documentazioni certe in tal senso. La storia narra che il Milan nacque per via di una iniziativa di un gruppo di inglesi e italiani. Essi si riunirono all'hotel Du Nord e des Anglais, e tra i presenti c'era anche il primo presidente della storia del club rossonero, l'inglese Alfred Edwards, il vice presidente e capitano della squadra di Cricket del Milan, Edward Nathan Berra, il segretario Samuel Richard Davies e i soci fondatori David Allison, il primo capitano della storia del Milan, Daniele Angeloni, Giannino Camperio, Antonio Dubini, Guido Valerio e lui, Herbert Kilpin, che coniò la frase di presentazione del club: "Saremo una squadra di diavoli. I nostri colori saranno il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari". La data di nascita del Milan viene considerata il 16 dicembre del 1899.

Dopo questa menzione doverosa di storia del diavolo rossonero, torniamo all'attualità, al presente e alla partita contro il Sassuolo. E' stato un Milan impreciso, ormai relegato al classico crea ma non concretizza. In molti parlano di sfortuna, l'arbitraggio non è stato dei migliori, ma non bisogna cercare alibi, pur dovendo dire le cose come stanno. L'arbitro è stato pessimo. Per ammonire i giocatori del Milan basta un minimo intervendo, anche leggero, e si applica la massima severità. Quando sono gli avversari a fare i falli, contro il Milan, l'arbitro è sempre più clemente. Poco cambia. Ribadisco, non si devono cercare alibi. Al Milan è stato annullato un gol di Theo Hernandez, dopo la  consultazione della moviola in campo, per un tocco di braccio di Kessié precedentemente. Un po' fiscale ma ci può stare. Il Milan ha preso una traversa e un palo con Leao, che per pochissimo non segnava. Inoltre Bennacer ha sprecato un gol clamoroso, dopo aver saltato il portiere del Sassuolo, Pegolo, durante un contropiede. Il franco-algerino ha fatto tutto bene, tranne la cosa più importante, il tiro, respinto da Berardi, che era rientrato in ripiegamento difensivo. Due legni e un gol annullato. Non parliamo di sfortuna. Colpire un palo o una traversa,  è semplicemente un tiro sbagliato. Di poco, ma è sempre un tiro sbagliato, come dice spesso il grande tifoso del Milan e giornalista rossonero Tiziano Crudeli.

Il Milan crea ma non concretizza. Quante volte è stato detto di questo Milan. La squadra rossonera è poco cinica sotto porta. Dopo due vittorie di fila, arriva il pareggio contro il Sassuolo dello scomparso patron Squinzi, che era un sostenitore del diavolo rossonero e che ha creato e poi fatto diventare realtà, la favola Sassuolo, ormai una importante realtà del nostro calcio. Il Sassuolo è sempre stata una squadra rognosa, ostica, per il Milan. In panchina c'è un ex calciatore del Milan, prodotto del vivaio rossonero, Roberto De Zerbi, considerato un maestro di calcio. Berardi, spesso bestia nera contro il Milan, questa volta non ha segnato contro il diavolo rossonero, ma ha salvato un gol impedendo a Bennacer di realizzare la sua prima marcatura con la maglia del Milan. Bennacer che insieme a Kessié è stato artefice di una prestazione insufficiente. Solo Jack Bonaventura, tra i rossoneri, è stato sufficiente, per quello che concerne il centrocampo, e ha provato ad essere pericoloso. Anche Paquetà, subentrato al posto di uno spento Kessié, ha messo in difficoltà Pegolo costringendolo ad una parata difficile. 

Il migliore del Milan è stato Theo Hernandez. Quando avanza per una sortita offensiva, è sempre pericoloso. Se il Milan avesse vinto con il gol di Hernandez sarebbe stata una gran festa e un segno del destino per il ritorno del Milan ad alti livelli. Il Milan per tornare ad essere se stesso, ad essere un club che lotta per vincere, ha bisogno di avere tanti Theo Hernandez. Il terzino francese é uno dei pochi che potrebbe fare parte di un grande Milan che ha vinto. Forse nel Milan di Sacchi non sarebbe stato un titolare, ma poteva starci nella rosa. Nel Milan di Zaccheroni, che giocava con la difesa a tre, e che vinse uno scudetto, forse poteva essere un titolare, magari a centrocampo, come esterno a sinistra. Nei Milan di Capello e Ancelotti come riserva ci sarebbe stato tranquillamente. Nel Milan di Allegri sarebbe stato un titolare come terzino sinistro al posto di Luca Antonini. Nel Milan di Montella che vinse la Supercoppa italiana del 2016 sarebbe stato titolarissimo, al posto di De Sciglio. 

Contro il Sassuolo l'attacco è tornato ad essere sterile. Piatek ha sprecato una occasione con un colpo di testa flebile respinto da un difensore neroverde. Molto meglio Leao quando è entrato. Suso e Calhanoglu sono stati dei flop. Il Milan ha calciato ben 9 volte nello specchio della porta del Sassuolo, compresi due legni colpiti e un gol annullato. Il Sassuolo solo 6 volte. E ha usufruito di ben 8 calci d'angolo contro i 3 del Sassuolo. Le occasioni le creiamo. Manca il colpo del ko. Manca bucare la rete. I benedetti gol. Questo manca. Questo Milan in avanti necessita delle migliorie.

Per i 120 anni di storia, per il Milan sarebbe stato bello festeggiare con una vittoria, magari con il gol di uno degli elementi di maggior spessore della rosa, Theo Hernandez. Per colpa di un braccio di Kessié e del Var questo non si é realizzato. Torneranno tempi migliori, quelli in cui il Milan tornerà ad essere sè stesso, grande e vincente. Il Milan compie 120 anni. Tanti auguri Amato Ac Milan. Uno dei più grandi club della storia del calcio. Buon compleanno Ac Milan e 120 NON di questi giorni, ma che si possano realizzarsi in chiave moderna giorni alla, Liedholm, alla Sacchi, alla Capello, alla Ancelotti. Che il Milan torni grande come lo era con questi allenatori in panchina. Happy Birthday Ac Milan. 120 anni di gloria assoluta.

                                       120 MILAN

In 120 anni il Milan nella sua gloriosa storia ha vinto: 

  • 18 SCUDETTI
  • 2 CAMPIONATI DI SERIE B
  • 5 COPPE ITALIA
  • 7 SUPERCOPPE ITALIANE
  • 7 CHAMPIONS LEAGUE
  • 2 COPPE DELLE COPPE
  • 5 SUPERCOPPE EUROPEE
  • 3 COPPE INTERCONTINENTALI
  • 1 COPPA DEL MONDO PER CLUB
  • 1 COPPA MITROPA
  • 2 COPPE LATINE                                                                                                                                              ​​​​​

In molti si cimentano a fare una formazione migliore di tutti i tempi del Milan, con quelli che sono i calciatori più forti e preferiti della storia del club. E' impossibile. Il Milan ha avuto davvero tantissimi fenomeni e top player in ogni ruolo. Scegliere un undici titolare è una impresa e si lascerebbero fuori giocatori che non sono solo la storia del Milan ma anche del calcio mondiale. Qualunque formazione si faccia, sarà comunque impopolare per tantissimi e non potrà piacere a tutti. Ma come puoi non mettere tra gli undici quello o quell'altro. Perché metti Tizio e non Caio o Sempronio. Questo si direbbe e commenterebbe nella maggior parte dei casi. Tuttavia mi voglio cimentare in questo gioco impopolare. Dico subito che ci sono degli esclusi che gridano vendetta, ma ci vorrebbero 10/100/1000 formazioni per mettere i migliori. Anzi, di più, molti di più. Ho scelto i miei undici titolari preferiti. Non i più forti in assoluto, ma quelli che mi piacciono di più e avrei voluto vedere tutti insieme. Dico subito che merito degli insulti, e che ci sono tra i tantissimi esclusi da questo undici titolare, il magico trio olandese Rijkaard, Gullit e Van Basten. E c'è anche Rivera con Pirlo tra gli esclusi.

IL MIO UNDICI ROSSONERO DEI 120 ANNI. AC MILAN BY CUORE ROSSONERO BY ANGELO

MODULO: 4-2-3-1: DIDA, CAFU, NESTA, F. BARESI, P. MALDINI, GATTUSO, BECKHAM, R. BAGGIO, KAKA, RONALDINHO, SHEVCHENKO. COACH: CARLO ANCELOTTI